Papa Paolo VI: differenze tra le versioni

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*Per essere autentico l'[[amore]] deve essere totale, esclusivo, irrevocabile, irreversibile.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Testimone del tempo'', SEI, Torino, 1971, p. 83.</ref>
*{{NDR|Sul popolo di [[Uganda]]}} Questo popolo era già ben disposto a ricevere il Vangelo quando fu ad esso predicate per la prima volta nel 1879, a motivo del suo profondo sentimento religioso, del suo spirito di pietà, di preghiera, di saggezza. <ref name="uganda">Citato in [https://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/speeches/1969/july/documents/hf_p-vi_spe_19690731_presidente-obote.html Discorso di Paolo VI a Sua Eccellenza Milton Obote, presidente della Repubblica di Uganda, Kampala, 31 luglio 1969], ''L'Osservatore Romano'' 2 agosto 1969, p.4, 5</ref>
*Questo simbolo sacro della vita umana che è il pane volle scegliere Cristo per farne simbolo, ancor più sacro, di sé. Lo ha transustanziato, ma non gli ha tolto il suo potere espressivo; anzi ha elevato questo potere espressivo a un significato nuovo, a un significato superiore, a un significato mistico, religioso, divino. Ne ha fatto scala per una ascensione che trascende il livello naturale. Come un suono diventa voce, e come la voce diventa parola, diventa pensiero, diventa verità; così il segno del pane è passato, dall’umile e pio essere suo, a significare un mistero; è diventato sacramento, ha acquistato il potere di dimostrare presente il corpo di Cristo».<ref>Discorso tenuto dal card. Montini nella festa del Corpus Domini del 1959, citato da padre Raniero Cantalamessa, [https://it.zenit.org/articles/credo-cio-che-ha-detto-il-figlio-di-dio-riflessioni-sull-eucaristia/ ''“Credo ciò che ha detto il Figlio di Dio”: riflessioni sull’Eucaristia''], su ''zenit.org'', 10 dicmebredicembre 2004. URL archivato il [http://archive.is/wip/9CyTz 22 genaio 2020].</ref>
*Riferendosi alla situazione della Chiesa di oggi, il Santo Padre afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di [[Satana]] nel Tempio di Dio».<ref>{{citaCitato web | url =da [http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629.html/ | titolo = ''Radiotrasmissione del IX Anniversario dell'Incoronazione di Paolo VI'' | data= 29 giugno 1972}}] (Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo), ,Sito sudella ''vatican.va''Città .del URLVatoicano, archiviato29 ilgiugno [http://archive.is/4B6WZ/ 27 marzo 2015]1972.</ref>
*Secondo l'ordine morale oggettivo, le relazioni [[omosessualità|omosessuali]] sono atti privi della loro regola essenziale e indispensabile. Esse sono condannate nella Sacra Scrittura come gravi depravazioni e presentate, anzi, come la funesta conseguenza di un rifiuto di Dio. Questo giudizio della Scrittura non permette di concludere che tutti coloro, i quali soffrono di questa anomalia, ne siano personalmente responsabili, ma esso attesta che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati e che, in nessun caso, possono ricevere una qualche approvazione.<ref>Da ''Dichiarazioni su alcune questioni di etica sessuale''.</ref>
*Siamo soliti a guardare avanti, spesso trascurando le benemerenze di ieri; non siamo facili alla gratitudine, alla memoria, alla coerenza con il nostro passato, all'ossequio, alla fedeltà dovuta alla storia, alle azioni che si succedono da una generazione all'altra degli uomini. Spesso si rivela assai diffuso un senso di distacco dal tempo trascorso: e ciò è causa di inquietudine, trepidazione, instabilità. <br />Un popolo sano, un popolo cristiano è molto più aderente a quanti ci hanno preceduto; e mira alla logica delle vicende in cui deve formarsi la propria esperienza, mentre non esita di fronte al necessario tributo di riconoscimento e di giusta valutazione.<ref>Dall'omelia pronunciata durante la Messa celebrata a Roma, nella Basilica patriarcale di san Lorenzo al Verano del 2 novembre 1963; citato in ''Insegnamenti di Paolo VI'', Tipografia Poliglotta Vaticana, 1963, vol. I, p. 131.</ref>