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(incipit) |
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==''Bologna''==
Il territorio bolognese conserva numerose tracce della vita di antichissimi popoli, forse di razza mediterranea, riparati ''da le belve ne le disperse stazion lacustri'' e nelle grotte. A Rastellino, a Bazzano, a Pragatto, nella grotta del Farneto sulla destra del torrente Zena la terra ha gelosamente custodito, per secoli, modesti vasi di creta, rozzi utensili di pietra, selci di difesa e d'offesa, ossa lavorate di bruti.
===[[Incipit]]===
===Citazioni===
*{{NDR|[[Aristotele Fioravanti|Aristotile Fieravanti]]}} [...] architetto e ingegnere del Comune di Bologna, abilissimo nel regolare le acque e ideare nuove opere idrauliche, nel raddrizzare torri, nello spostare casamenti, buon ''facitore di machine'', come lo chiamò il Filarete<ref>Antonio di Pietro Averlino, o Averulino, detto il Filarete (1400 circa – 1469), scultore, architetto e teorico dell'architettura italiano.</ref>, e ''bene intendente di misure''. (pp. 82-83)
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