Francesco Malaguzzi Valeri: differenze tra le versioni

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'''Francesco Malaguzzi Valeri''' (1867 – 1928), storico dell'arte e numismatico italiano.
 
==''L'architettura a Bologna nel Rinascimento''==
==Citazioni di Francesco Malaguzzi Valeri==
*È noto, e ce lo assicura il Burselli<ref>Girolamo Albertucci de' Borselli (1432 – 1497), domenicano e storico italiano.</ref> ne' suoi ''annali bolognesi'', che Pagno<ref>Pagno di Lapi Portigiani (1408 – 1487 circa).</ref> fu l'architetto del più ricco palazzo di Bologna ed uno dei più vasti in Italia, il [[Palazzo Bentivoglio|''palatium regale'' dei Bentivoglio]].<br>[...]. A quanto assicurano i contemporanei, il palazzo era ciò che di più grandioso potesse sognare la fantasia di un ambizioso mecenate e del più ricco principe di quel secolo. Era provvisto di un vestibolo, di cortili, di dugentoquarantaquattro camere, e armerie, scuderie, giardini ornati di statue e di fontane e si estendeva fino al Borgo della Paglia in cui era la facciata posteriore, sicché i lati dell'edificio misuravano ciascuno quattrocento venti piedi.<ref>Da ''[https://archive.org/details/larchitetturaab00valgoog/page/n8/mode/2up/ L'architettura a Bologna nel Rinascimento]'', Licinio Cappelli editore, Rocca S. Casciano, 1899, (cap. II, p. 58.</ref>)
 
*Il palazzo {{NDR|Bentivoglio}} che, sebben costrutto in mattoni, vinceva in bellezza quello dei Medici di Firenze e quello dei Montefeltro in Urbino, parve a un contemporaneo, il Burzio<ref>Nicolò Burzio (1450 circa – 1528)</ref>, luogo degno d'imperatori e l'[[Leon Battista Alberti|Alberti]] aggiunse che era «''cosa molto meravigliosa e da ognuno fu stimato che questi edifici non fossero condotti a tal grado con meno di centocinquantamila ducati d'oro''» somma enorme per quei tempi. Ma di tanta ricchezza, a cui gli affreschi del Francia e del Costa che vi avevano svolto le storie di Oloferne e della guerra di Troia aggiungevano le grazie della pittura, per la vendetta dei nobili di parte avversa e per l'ignoranza della plebe ansiosa di nuova signoria, non rimase traccia e nel 1507 tutto fu preda delle fiamme divoratrici che, ricordano le cronache, illuminarono {{sic|tristamente}} la città per settimane intere.<ref>Da ''L'architettura a Bologna nel Rinascimento'', ''ibid''., (cap. II, p. 58.</ref>)
 
*Di una tal reggia {{NDR|il palazzo Bentivoglio}}, che se fosse tuttora in piedi trarrebbe in pellegrinaggio gli studiosi dell'arte dal mondo intero, non ci rimane nemmeno il piccolo conforto di conoscere il disegno esatto.<ref>Da ''[https://archive.org/details/larchitetturaab00valgoog/page/n8/mode/2up/ L'architettura a Bologna nel Rinascimento]'', Licinio Cappelli editore, Rocca S. Casciano, 1899, (cap. II, p. 58.</ref>)
 
==''La corte di Lodovico il Moro''==
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==Bibliografia==
*Francesco Malaguzzi Valeri, ''[https://archive.org/details/larchitetturaab00valgoog/page/n8/mode/2up/ L'architettura a Bologna nel Rinascimento]'', Licinio Cappelli editore, Rocca S. Casciano, 1899.
*Francesco Malaguzzi Valeri, ''La corte di Lodovico il Moro'', vol 1, ''[https://archive.org/details/lacortedilodovic01mala/page/n10/mode/1up/ La vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento]'', Ulrico Hoepli, Milano, 1913.
*Francesco Malaguzzi Valeri, ''La corte di Lodovico il Moro'', vol. 2, ''[https://archive.org/details/lacortedilodovic02mala/page/n10/mode/1up Bramante e Leonardo da Vinci]'', Ulrico Hoepli, Milano, 1915.