Winston Churchill: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Winston Churchill==
*A volte l'[[uomo]] inciampa nella [[Verità|verità]], ma nella maggior parte dei casi si rialzerà e continuerà per la sua strada.
:''Occasionally he stumbled over the truth, but hastily picked himself up and hurried on as if nothing had happened''.<ref>Su [[Stanley Baldwin]], citato in ''Churchill by Himself'', 2008, Ed. Langworth, PublicAffairs, p. 322. ISBN 1586486381. Citato anche da Kay Halle in ''[http://books.google.com/books?id=b0MTAQAAIAAJ&q=%22Occasionally+he+stumbled+over+the+truth+but+hastily+picked+himself+up+and+hurried+on+as+if+nothing+had+happened%22&pg=PA133#v=onepage Irrepressible Churchill: A Treasury of Winston Churchill's Wit]'', 1966.</ref>
*Alcuni vedono l'[[impresa]] privata come una tigre feroce, da abbattere subito. Altri la vedono come una mucca da cui mungere. Non abbastanza persone la vedono come un robusto cavallo che traina un solido carro.
:''Some people regard private enterprise as a predatory tiger to be shot. Others see it as a cow they can milk. Not enough people see it as a healthy horse, pulling a sturdy wagon.''<ref>{{en}} Citato in ''United States of America Congressional Record: Proceedings and Debates of the 105th Congress Second Session'', Government Printing Office, Vol. 144, Parte 4, [https://books.google.co.uk/books?id=nEI6WcjH8ykC&pg=PA5738 p. 5738].</ref>
*Anche se ampi territori d'Europa e molti antichi e famosi stati sono caduti o stanno per cadere nelle grinfie della Gestapo e sotto le odiose norme dell'apparato nazista, noi non demorderemo né verremo meno. Noi procederemo fino alla fine. Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria. Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo. Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai; e anche se, cosa che io al momento non credo {{NDR|si avveri}}, quest'Isola o una gran parte di essa venisse sottomessa ed affamata, allora il nostro Impero d'oltremare, armato e difeso dalla Flotta Britannica, continuerà la battaglia finché, quando Dio vorrà, il Nuovo Mondo, con tutta la sua potenza e la sua forza, verrà a soccorrere ed a liberare il Vecchio. (dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'', dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque) <ref name=Dunk>Citato in ''The second World War'', 3° volume: ''The Fall of France'', cap. 5°, ''The Deliverance of Dunkirk'', Ed. Cassel, London</ref>
*Colui che non riesce a [[Pianificazione|pianificare]] sta progettando di fallire.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro del business'', traduzione di Martina Dominici e Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 210. ISBN 9788858016589</ref>
*Da Stettino nel Baltico a Trieste nell'Adriatico una [[cortina di ferro]] è discesa attraverso il continente. (da<ref>Da un discorso tenuto all'università di Fulton, Missouri, il 5 marzo 1946, riferendosi all'instaurarsi del blocco sovietico e all'inizio della [[guerra fredda]]) .</ref>
*Diciamolo: le [[parola|parole]] brevi sono le migliori. E le parole vecchie, quando brevi, sono le migliori in assoluto.<ref name=linkiesta/>
*È impossibile ottenere una condanna per sodomia da una giuria inglese. Metà dei giudici non crede che possa essere fisicamente compiuta, e l'altra metà la sta facendo. (citato<ref>Citato in Julian L'Estrangel, ''The Big Book of Sex Quotes'', Cassel, Londra).</ref>
*Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni. (dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'' dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque) <ref name=Dunk/>
*Essere accondiscendenti per debolezza e per paura è... fatale. Esserlo da una posizione di forza è magnanimo. (da<ref>Da una lettera indirizzata a [[Dwight D. Eisenhower]] nel dicembre 1950)<ref>. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 80.</ref>
*È impossibile ottenere una condanna per sodomia da una giuria inglese. Metà dei giudici non crede che possa essere fisicamente compiuta, e l'altra metà la sta facendo. (citato in Julian L'Estrangel, ''The Big Book of Sex Quotes'', Cassel, Londra)
*È stato detto che la [[democrazia]] è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora. (dal<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del novembre 1947).</ref>
*Essere accondiscendenti per debolezza e per paura è... fatale. Esserlo da una posizione di forza è magnanimo. (da una lettera indirizzata a [[Dwight D. Eisenhower]] nel dicembre 1950)<ref>John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 80</ref>
*È stato detto che la [[democrazia]] è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora. (dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del novembre 1947)
*{{NDR|Su [[Guglielmo II di Germania]]}} Gli bastava muoversi impettito e mettersi in posa facendo tintinnare la sciabola nel fodero. Desiderava solo sentirsi come Napoleone senza combattere battaglie. [...] Ma sotto tutte quelle pose e orpelli vi era un uomo molto comune, vanesio ma nel complesso benevolo, che coltivava la speranza di passare per un secondo Federico il Grande.<ref>Citato in Henry Kissinger, ''L'arte della diplomazia''.</ref>
*Gli [[Italia|italiani]] perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.<ref>Citato in Mario Sechi, ''[http://www.ilfoglio.it/cultura/2016/08/11/rio-2016-quanto-ci-piace-la-guerra-finta___1-v-145856-rubriche_c292.htm Ma quanto ci piace la guerra finta]'', ''IlFoglio.it'', 11 agosto 2016.</ref><ref name=linkiesta/>
*Ho tratto più io dall'alcol di quanto l'alcol abbia tratto da me.
*I [[dittatura|dittatori]] cavalcano avanti e indietro su [[tigre|tigri]] dalle quali non osano scendere. E le tigri diventano sempre più affamate. (da<ref>Da ''While England Slept'').</ref>
*I panni dei servizi segreti si possono, anzi si devono lavare più spesso degli altri; ma, a differenza degli altri, non si possono mettere ad asciugare alla finestra. (riportata<ref>Riportata da [[Indro Montanelli]] su ''Il Giornale'' del 28 novembre 1975).</ref>
*I problemi della vittoria sono più piacevoli di quelli della disfatta, ma non sono meno ardui. (dal<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' dell'11 novembre 1942).</ref>
*I [[socialismo|socialisti]] sono come [[Cristoforo Colombo]]: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.<ref name="multi">Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano'', Arnoldo Mondadori Editore, 1997.</ref>
*I risparmi sono una cosa molto buona soprattutto se i tuoi genitori li hanno fatti per te.<ref name="multi" />
*{{NDR|Dopo la fucilazione di [[Gian Galeazzo Ciano]]}} I veri furfanti sono di un'altra stoffa.<ref name=Pav>Citato in Paolo Pavolini, 1943, la caduta del fascismo – 1, Fratelli Fabbri Editori, Milano 1973.</ref>
*Il fattore centrale della politica sovietica era la paura [...] Mosca temeva la nostra amicizia più della nostra inimicizia [...] La forza crescente dell'Occidente avrebbe rovesciato questo stato di cose, inducendoli a temere la nostra inimicizia più della nostra amicizia, e quindi a cercare la nostra amicizia. (<ref>1950; citato in [[John Lukacs]], ''Democrazia e populismo'', traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Longanesi, 2006, p. 186).</ref>
*Il vizio insito nel capitalismo è la ineguale distribuzione della ricchezza. La virtù insita nel socialismo è la uguale distribuzione della miseria.<ref>Citato in ''Focus'', n. 104 p. 188.</ref><ref name=linkiesta/>
*{{NDR|[[Ultime parole famose]]}} Io sono finito.
:''I'm finished''.<ref>Frase pronunciata nel 1915 a Lord Ridell, editore di ''News of the world'', dopo essere stato rimosso dalla carica di Primo Lord dell'Ammiragliato, a seguito del fallimento della spedizione nei Dardanelli, durante la [[prima guerra mondiale]]. {{en}} Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, ''The Experts Speak'', New York, Villard, 1998, p. 310. ISBN 0-679-77806-3</ref>
*Io sono sempre pronto ad imparare, sebbene non sempre gradisca che altri mi insegnino.
*In tempi di guerra la [[verità e bugia|verità]] è così preziosa che deve sempre essere protetta da una cortina di [[verità e bugia|bugie]].<ref name=linkiesta/>
:''Personally, I am always ready to learn, although I do not always like being taught''.<ref>Dibattito alla House of Commons, 4 novembre 1952.</ref>
:''In war time truth is so precious that she should always be attended by a bodyguard of lies.''<ref>{{en}} Da ''The second world war'', Volume X ''Assault from the Air'', capitolo IV, Cassel & Company LTD, Londra, 1964, p. 51.</ref>
*L'epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire sta giungendo alla fine. Ora stiamo entrando nell'epoca dove ogni azione causa conseguenze. (dal<ref>Dal discorso alla House of commons del 12 novembre 1936; citato anche in [[Al Gore]], ''Una scomoda verità'').</ref>
*L'oratore incarna le passioni della moltitudine. Per poter ispirare qualsiasi emozione, deve esserne lui stesso attraversato. Per suscitare indignazione, il suo cuore deve essere colmo di rabbia. Per muovere alle lacrime deve far fluire le proprie. Per convincere, deve credere. Le sue opinioni possono mutare man mano che le loro impressioni sbiadiscono, ma ogni oratore intende ciò che dice nell'istante in cui lo dice. Spesso potrà essere incoerente. Ma non sarà mai consapevolmente falso.<ref>Dal saggio ''Le strutture della retorica''.</ref><ref name=aldograsso>Citato in Aldo Grasso, ''[http://www.corriere.it/cultura/leparole/commenti/churchill_9f7cbfb6-b39f-11e1-a52e-4174479f1ca9.shtml The sinews of peace]'', ''Corriere.it'', 11 giugno 2012.</ref><ref name=linkiesta>Citato in ''[http://www.linkiesta.it/it/article/2014/11/30/churchill-prontuario-di-citazioni-per-far-bella-figura/23650/ Churchill, prontuario di citazioni per far bella figura]'', ''Linkiesta'', 30 novembre 2014.</ref>
*L'ottava armata avanza su [[Tripoli]], valanga di ferro, di fuoco e di speranza. (da<ref>Da Radio Londra).</ref><ref name=Pav />
*L'[[Ottimismo e pessimismo|ottimista]] vede [[opportunità]] in ogni [[pericolo]], il [[ottimismo e pessimismo|pessimista]] vede pericolo in ogni opportunità.<ref>Citato in Mario Grasso, ''Punti di vista: raccolta di pensieri profondi, gemme di saggezza, paradossi fulminanti e affermazioni apodittiche che possono aiutarci a riflettere sulla vita'', FrancoAngeli, Milano, 2001, [http://books.google.it/books?id=08Td-bVxbTwC&pg=PA15 p. 15].</ref>
*La [[democrazia]] è più vendicativa dei Gabinetti. Le guerre tra i popoli saranno più orribili di quelle tra i re. (da<ref>Da un discorso del 1901 al Parlamento inglese)<ref>. Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 13.</ref>
*La massima del popolo inglese è: ''Business as usual'' {{NDR|Affari come sempre}} (dal<ref>Dal ''discorso alla Guildhall'' del 9 novembre 1914).</ref>
*La [[responsabilità]] è il prezzo della grandezza.
*La [[Russia]] è stata ibernata in un inverno indefinito di subumana dottrina e di sovrumana tirannide. (da ''Dopoguerra'', a proposito dell'affermarsi della [[rivoluzione d'ottobre|rivoluzione bolscevica]] <ref>John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 120</ref>)
:''The price of greatness is responsibility''.<ref>Da un [https://www.winstonchurchill.org/resources/speeches/1941-1945-war-leader/the-price-of-greatness-is-responsibility discorso] all'università di Harvard, 6 settembre 1943.</ref>
*{{NDR|Al presidente americano [[Franklin Delano Roosevelt]]}} La sostituzione di [[Pietro Badoglio|Badoglio]] con questo gruppo di vecchi e famelici politicanti è, credo, un grande disastro; dal momento in cui, sfidando il nemico, Badoglio ci ha consegnata sana e salva la flotta, egli è stato per noi un utile strumento. Era inteso, credo, che egli sarebbe dovuto rimanere al suo posto... (citato in ''Corriere della sera'', 9 febbraio 2010)
*La [[Russia]] è stata ibernata in un inverno indefinito di subumana dottrina e di sovrumana tirannide. (da<ref>Da ''Dopoguerra'', a proposito dell'affermarsi della [[rivoluzione d'ottobre|rivoluzione bolscevica]]. Citato in <ref>John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 120.</ref>)
*Meglio fare le [[notizia|notizie]] che riceverle; meglio essere un attore che un critico. (da ''The Story of the Malakand Field Force'', 1898)
*{{NDR|Al presidente americano [[Franklin Delano Roosevelt]]}} La sostituzione di [[Pietro Badoglio|Badoglio]] con questo gruppo di vecchi e famelici politicanti è, credo, un grande disastro; dal momento in cui, sfidando il nemico, Badoglio ci ha consegnata sana e salva la flotta, egli è stato per noi un utile strumento. Era inteso, credo, che egli sarebbe dovuto rimanere al suo posto... (citato<ref>Citato in ''Corriere della sera'', 9 febbraio 2010) .</ref>
*La [[storia]] sarà gentile con me, poiché intendo scriverla.<ref>La traduzione è in parte errata, in quanto nell'originale è: {{en}} ''For my part, I consider that it will be found much better by all Parties to leave the past to history, especially as I propose to write that history myself'', dal discorso alla House of Commons del 23 gennaio 1948, citata in Fred R. Shapiro, ''The Yale Book of Quotations'', Yale University Press, 2006 p. 154. ISBN 0300107986</ref>
*Lo statista che si lascia prendere dalla guerra non è più un abile politico ma preda di inevitabili ed incontrollabili eventi.
:''The statesman who yields to war fever must realise that once the signal is given, he is no longer the master of policy but the slave of unforeseeable and uncontrollable events''.<ref name=forward>Da ''My Early Life: A Roving Commission'', 1930, cap. 18 "With Buller To The Cape", p. 246. Citato in Leonard Fein, ''[http://www.forward.com/articles/7759/ This Time It's Our War]'', "The Forward", 25 luglio 2003.</ref>
*Mai credere in una guerra corta e felice o che chiunque si imbarchi in uno strano viaggio possa prevedere le insidie e gli uragani che incontrerà.
:''Never, never, never believe any war will be smooth and easy, or that anyone who embarks on the strange voyage can measure the tides and hurricanes he will encounter''.<ref name=forward>
*Meglio fare le [[notizia|notizie]] che riceverle; meglio essere un attore che un critico. (da<ref>Da ''The Story of the Malakand Field Force'', 1898).</ref>
*Nessuna ora della vita è sprecata, se viene passata in sella.<ref name=linkiesta/>
*Noi dobbiamo costruire una specie di Stati Uniti d'Europa.<ref>Discorso a Zurigo, 19 settembre 1946.</ref><ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*Nessuno può garantire il successo in [[guerra]], può solo meritarlo. (da ''Storia della Seconda guerra mondiale'')
*Non c'è, per nessuna comunità, investimento migliore del mettere [[latte]] dentro i bambini.<ref>Dal discorso alla radio del 21 marzo 1943. Citato in ''[http://www.lastampa.it/2013/07/02/societa/mamme/bambini/0-1-anno/chi-allattato-al-seno-fa-pi-carriera-SzmVjTXg0HHYTuNUfYQ3ZM/pagina.html Chi è allattato al seno fa più carriera]'', ''LaStampa.it'', 2 luglio 2013.</ref><ref name=linkiesta/>
*Non è la fine. Non è neanche il principio della fine. Ma è, forse, la fine del principio. (dal<ref>Dal ''discorso alla Mansion House'' del 10 novembre 1942, a proposito della vittoria alleata in [[Egitto]]).</ref>
*Non ho altro da offrire che sangue, fatica, lacrime e sudore. (dal<ref>Dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del 13 maggio 1940, replicato alla BBC circa un mese dopo. <ref>Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume 3° ''The Fall of France'', 1° capitolo ''The National Coalition'', p. 22.</ref>)
*Non esisterà mai una [[guerra]] né piacevole, né veloce. (Winston Churchill, The Second World War, Houghton Mifflin, London, 1951)
*Non siamo un popolo giovane con un passato innocente e una piccola eredità. Ci siamo accaparrati [...] una quota assolutamente sproporzionata dei beni e dei traffici mondiali. Abbiamo tutti i territori che vogliamo, e la nostra pretesa di essere lasciati in pace a godere di possedimenti vasti e splendidi, acquisiti principalmente con la violenza, mantenuti in gran parte con la forza, in molti casi sembra agli altri più irragionevole che a noi. (da<ref>Da un discorso al parlamento, prima della [[prima guerra mondiale]]; citato in Chomsky 2004, p. 33).</ref>
*Non ho altro da offrire che sangue, fatica, lacrime e sudore. (dal ''discorso alla Camera dei Comuni'' del 13 maggio 1940, replicato alla BBC circa un mese dopo <ref>Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume 3° ''The Fall of France'', 1° capitolo ''The National Coalition'', p. 22</ref>)
*Non siamo un popolo giovane con un passato innocente e una piccola eredità. Ci siamo accaparrati [...] una quota assolutamente sproporzionata dei beni e dei traffici mondiali. Abbiamo tutti i territori che vogliamo, e la nostra pretesa di essere lasciati in pace a godere di possedimenti vasti e splendidi, acquisiti principalmente con la violenza, mantenuti in gran parte con la forza, in molti casi sembra agli altri più irragionevole che a noi. (da un discorso al parlamento, prima della [[prima guerra mondiale]]; citato in Chomsky 2004, p. 33)
*{{NDR|Parlando della possibilità di deportare milioni di tedeschi alla fine della [[Seconda guerra mondiale]]}} Non sono allarmato dalla prospettiva della separazione tra le popolazioni così come non sono allarmato dai trasferimenti su larga scala, che nelle moderne condizioni sono molto più agevoli di quanto siano mai stati nel passato.<ref>Citato in Winston Churchill, ''His complete speeches 1897-1963'', New York-Londra, 1974, p. 7069.</ref>
*Per quanto visto circa i nostri amici sovietici sono convinto che non vi sia nulla che essi ammirino e rispettino tanto come la forza e non vi è nulla verso cui abbiano minor rispetto che la debolezza militare.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Editori Laterza, Roma, 2008, p. 651. ISBN 978-88-420-8734-2</ref>
*Potevano scegliere fra il disonore e la [[guerra]]. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra. {{NDR|riferendosi agli accordi di Monaco di Baviera del 29-30 settembre 1938}} (citato<ref>Citato in G. Sabbatucci e V. Vidotto, ''Il mondo contemporaneo'', Laterza, 2006, p. 373).</ref>
*Prima siamo noi a dare forma agli edifici, poi sono questi a dare forma a noi.
*Quando penso ancora a tutte queste [[preoccupazione|preoccupazioni]], ricordo la storia di un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.
:''We shape our buildings, and afterwards our buildings shape us''.<ref>Discorso alla House of Commons, 28 ottobre 1943, sui piani per ricostruire la Camera distrutta da una bomba, in ''Never Give In!: The best of Winston Churchill’s Speeches'', Hyperion, 2003, p. 358. ISBN 1401300561</ref>
:''When I look back on all these worries I remember the story of the old man who said on his deathbed that he had had a lot of trouble in his life, most of which had never happened.''<ref>{{en}} Da ''The Second World War'', A&C Black, 2013, capitolo ''Desert Victory, December 1940-January 1941'',[https://books.google.it/books?hl=it&id=j9RBAgAAQBAJ&pg=PA380 p. 380]. ISBN 1472520890</ref>
*Questa è la risposta che darò al presidente [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]]: fidatevi di noi. Dateci la vostra benedizione, e con l'aiuto della Provvidenza alla fine andrà bene. Non intendiamo fallire o tentennare; non intendiamo indebolirci o stancarci. Né l'improvviso urto della battaglia, né le lunghe prove della vigilanza e del comando ci fiaccheranno. Dateci gli strumenti, e noi finiremo il lavoro.<ref>In un intervento alla BBC nel 1941 per richiedere aiuto dagli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.</ref><ref name=aldograsso/>
*Saluto il maresciallo [[Stalin]], il grande campione, e sono fermamente convinto che il nostro trattato di 20 anni con la Russia si dimostrerà uno dei fattori più duraturi e stabili nel preservare la pace, il buon ordine e il progresso dell'Europa.
:''I salute Marshal Stalin, the great champion, and I firmly believe that our 20 years' treaty with Russia will prove to be one of the most lasting and durable factors in preserving the peace and the good order and the progress of Europe.''<ref>Citato in Winston S. Churchill, [https://books.google.it/books?id=kWMqAAAAQBAJ ''The Dawn of Liberation, 1945''], Rosetta Books, 2013, ISBN 9780795329494</ref>
*Senza tradizione, l’arte è un gregge di pecore senza pastore. Senza innovazione, è un cadavere.<ref name=linkiesta/>
*Sfuggiremo all'assurdità di far crescere un pollo intero, solo per mangiarne il petto o l'ala, facendo crescere queste parti separatamente in un ambiente adatto. (da<ref>Da ''Fifty Years Hence'', ''The Strand Magazine'', dicembre 1931).</ref>
*Si pone la questione: che cosa succederà quando anche loro {{NDR|L'Unione Sovietica}} avranno la [[bomba atomica]] e ne avranno accumulate un bel po'? Potete giudicarlo da voi considerando ciò che sta avvenendo oggi. Se sono capaci di tanto in periodi di magra, che cosa faranno in momenti di abbondanza? Se, mese dopo mese, sono capaci di continuare nella loro opera di disturbo e di vessazione nei confronti del mondo, fiduciosi che noi, inibiti dalle nostre convinzioni cristiane ed altruistiche, non useremo questo strano nuovo potere contro di loro, ditemi voi, che cosa faranno nel momento in cui saranno anch'essi in possesso di una grande quantità di bombe atomiche? <ref>Da un discorso dell'ottobre 1948 citato da [[Henry Kissinger]] in ''Gli anni della Casa Bianca'', p. 63.</ref>
*Si ritiene che il coraggio sia la prima delle virtù umane. È giusto, perché è la qualità che garantisce tutte le altre.<ref name=linkiesta/>
*Si tratta di un indovinello, avvolto in un mistero all'interno di un enigma. (<ref>Da un discorso radiotrasmesso il 1° ottobre 1939, a proposito delle intenzioni dell'Unione Sovietica, dopo la spartizione militare della Polonia insieme alla Germania hitleriana)<ref>Il; il 17 settembre 1939, mentre le armate tedesche completavano la conquista della parte maggiore della Polonia, l'esercito sovietico entrava a sua volta da Nord ed occupava la parte nord-orientale della Polonia, congiungendosi a Brest-Litovsk con le armate tedesche, in ottemperanza agli accordi Molotov-Ribbentrop, che prevedevano la spartizione del paese fra Germania ed Unione Sovietica. (citatoCitato in Winston Churchill, ''op. cit.'', Volume I ''The Twilight War'', 3° capitolo ''The Ruin of Poland'', p. 42).</ref>
*Solo [[Lenin]] poteva condurre la Russia nella palude stregata; solo lui poteva trovare la via del ritorno.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 233. ISBN 9788858019429</ref>
*Sono fortemente a favore dell'uso di gas velenosi contro tribù non civilizzate.
*Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità [[Inghilterra|inglesi]]. (''Marlborough'', vol. I <ref>Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 113</ref>
:''I am strongly in favour of using poisoned gas against uncivilised tribes''.<ref>Discorso come Presidente dell'Air Council, War Office Departmental Minute, 12 maggio 1919; Churchill Papers 16/16, Churchill Archives Centre, Cambridge.</ref>
*Una pecora in abito da pecora. {{NDR|Riferendosi a [[Ramsay MacDonald]]}} (citato in Nigel Rees, ''Sayings of the Century'', p. 106, citando William Safire, ''Safire's Political Dictionary'', 1980. Citazione spesso erroneamente ritenuta riferita a [[Clement Attlee]])
*Stiamo aspettando l'invasione da tanto tempo promessa. Aspettano anche i pesci.<ref>Da una trasmissione radiofonica al popolo francese, 21 ottobre 1940.</ref><ref name=sordi/>
*Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità [[Inghilterra|inglesi]].<ref>Da (''Marlborough'', vol. I. <ref>Citato in John Lukacs, ''Churchill – Visionario Statista Storico'', p. 113.</ref>
*Una pecora in abito da pecora. {{NDR|Riferendosi a [[Ramsay MacDonald]]}} (citato<ref>Citato in Nigel Rees, ''Sayings of the Century'', p. 106, citando William Safire, ''Safire's Political Dictionary'', 1980. Citazione spesso erroneamente ritenuta riferita a [[Clement Attlee]]).</ref>
 
===Su Mussolini ed il fascismo===
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===Attribuite===
*C'è qualcosa nell'esteriorità di un cavallo che si attaglia all'interiorità di un [[uomo]].
:''There is nothing better for the inside of a man than the outside of a horse''.
::{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}}Secondo ''The quote verifier: who said what, where, and when'', Keyes, Macmillan, 2006, p. 91 ISBN 0312340044, ha citato questa frase riferita a Churchill, ma risale al diciannovesimo secolo, ed è stata di volta in volta attribuita tra gli altri ad [[Henry Ward Beecher]], [[Oliver Wendell Holmes]], [[Theodore Roosevelt]], [[Thomas Jefferson]], [[Will Rogers]] e Lord Palmerston. Risulta un uso documentato in George William Erskine Russell, ''Social Silhouettes'', 1906, p. 218, in cui la frase è attribuita a Lord Palmerston.
*Il [[cane e gatto|cane]] ti guarda dal basso in alto, il [[cane e gatto|gatto]] dall'alto in basso, ma il [[maiale]] da pari a pari.<ref name="mass">Citato in [[Jeffrey Moussaieff Masson]], ''Il maiale che cantava alla luna: la vita emotiva degli animali da fattoria'', traduzione di Giuditta Ghio, il Saggiatore, Milano, 2009, p. 27. ISBN 978-885650133-9</ref>
:Masson lo definisce «un vecchio adagio inglese [...] che è stato attribuito a vari personaggi, compreso Winston Churchill, ma che nessuno sa per certo da chi sia stato coniato».<ref name=mass/>
Line 79 ⟶ 91:
:''Success consists of going from failure to failure without loss of enthusiasm.''
::{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} In Richard M. Langworth (a cura di), ''Churchill by Himself: {{small|The Definitive Collection of Quotations}}'' si sostiene che la citazione non appartenga a Churchill. Sembrerebbe che l'aforisma sia comparso per la prima volta in David Guy Powers, ''How to Say a Few Words'' (1953).<ref>{{en}} [http://quoteinvestigator.com/2014/06/28/success/ Quote Investigator]</ref>
*{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} Il [[successo]] non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti.
:''Success is not final, failure is not fatal: it is the courage to continue that counts''.
::Attribuita a Winston Churchill da Ken Abraham and Daniel Hart in ''The Prodigal Project. Book I: Genesis'', 2003, p. 224, e altrove sebbene non sia indicata alcuna fonte. In realtà la frase nasce da una campagna pubblicitaria per la Budweiser alla fine degli anni '30.<ref>[http://quoteinvestigator.com/2013/09/03/success-final/ http://quoteinvestigator.com/2013/09/03/success-final/]</ref>
*La [[democrazia]] funziona quando a decidere siamo in due, e l'altro è malato.<ref>Citato in [[Enzo Biagi]], ''Quante storie'', Rizzoli, Milano, 1989, p. 37. ISBN 88-17-85322-4.</ref>
*Mostratemi un giovane conservatore e io vi mostrerò qualcuno senza cuore. Mostratemi un vecchio liberale<ref>In inglese ''liberal'', che in realtà significa "progressista".</ref> e vi mostrerò qualcuno senza cervello.
:{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La frase, al contrario di quanti molti riferiscono, non appartiene a Churchill.<ref>{{Cfr}} ''[http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_19/citazioni_bufale_610a343e-146f-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml Le dieci regine delle citazioni bufala]'', ''Corriere.it'', 19 marzo 2009.</ref>
*Non c'è bisogno di inasprire le pene per [[bigamia]], un bigamo ha due suocere e come punizione mi pare che basti.<ref>Citato in ''[[La banda dei Babbi Natale]]'' (2010).</ref>
:{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione viene spesso attribuita a Churchill ma fu in realtà [[Charles Russell (barone Russell di Killowen)|Charles Russell]] a rispondere per primo «Due suocere» alla domanda «Qual è la massima pena per la bigamia?».
*{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} Per quanto possa esser bella la strategia, occasionalmente si dovrebbe poter guardare ai risultati.
:''However beautiful the strategy, you should occasionally look at the results''.
::Secondo [https://richardlangworth.com/quotatioins Richard M. Langworth], Churchill non ha mai pronunciato questa frase.
*Un taxi vuoto si è fermato davanti al n. 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee.
:{{NDR|[[citazioni errate|Citazione errata]]}} Questa battuta sui giri di [[Clement Attlee]] dopo la Seconda Guerra Mondiale venne erroneamente attribuita a Churchill, che smentì riferendo a John Colville che «Attlee è un gentiluomo onorevole e prode, e un fedele collega che ha servito bene il suo Paese nel momento del massimo bisogno. Le sarei obbligato se chiarisse, alla prima occasione, che non avrei mai fatto una simile osservazione su di lui, e disapprovo fortemente chiunque lo faccia».<ref>Citato in Nigel Rees, ''Sayings of the Century'', p. 106.</ref>
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===Citazioni===
*Anche se ampi territori d'Europa e molti antichi e famosi stati sono caduti o stanno per cadere nelle grinfie della Gestapo e sotto le odiose norme dell'apparato nazista, noi non demorderemo né verremo meno. Noi procederemo fino alla fine. Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria. Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo. Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai; e anche se, cosa che io al momento non credo {{NDR|si avveri}}, quest'Isola o una gran parte di essa venisse sottomessa ed affamata, allora il nostro Impero d'oltremare, armato e difeso dalla Flotta Britannica, continuerà la battaglia finché, quando Dio vorrà, il Nuovo Mondo, con tutta la sua potenza e la sua forza, verrà a soccorrere ed a liberare il Vecchio. (dal<ref>Dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'', dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque) .</ref><ref name=Dunk>Citato in ''The second World War'', 3° volume: ''The Fall of France'', cap. 5°, ''The Deliverance of Dunkirk'', Ed. Cassel, London</ref>
*Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni. (dal<ref>Dal ''Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico'' dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque) .</ref><ref name=Dunk/>
*È ben noto che nessun popolo è più preciso dei [[Germania|tedeschi]] nella preparazione {{NDR|di una attività}} e nella pianificazione, ma ugualmente nessun popolo può risultare maggiormente sconvolto quando i suoi piani falliscono. Essi non sono in grado di improvvisare.<ref>Ed. Cassel & Co, Volume 2° ''The Twilight War'', 11° capitolo ''Before the storm'', p. 158</ref>
*I governi ed i popoli non sempre prendono decisioni razionali. Talvolta essi prendono decisioni pazzesche, oppure alcuni popoli impongono a tutti gli altri di seguirli nella loro follia.<ref>Detto a proposito dell'[[attacco di Pearl Harbor|attacco giapponese alla base americana di Pearl Harbor]] il 7 dicembre 1941. Vedi ''op. cit'', Ed. Cassel & Co, Volume 6°, ''War Comes to America'', p. 206.</ref>
*Il governo del mondo deve essere affidato a nazioni soddisfatte, che per se stesse non vogliano più di quanto già hanno. Se il governo del mondo si trovasse nelle mani di nazioni affamate, saremmo sempre in pericolo. Ma nessuno di noi ha alcun motivo per cercare qualcosa di più. La pace sarà mantenuta da popoli che vivranno a modo loro senza alcuna ambizione. La nostra potenza ci ha posti al di sopra degli altri. Siamo come ricchi che vivono in pace nelle loro case. (<ref>Ed. Houghton Mifflin, London, 1951, vol. V, p. 382; citato in Noam Chomsky, ''Pirati e imperatori. Reagan, Bush I, Bush II: la guerra infinita al terrorismo'' (2002), traduzione di Pino Modola, Marco Tropea Editore, 2004. ISBN 9788843804276, p. 33). ISBN 9788843804276</ref>
*Il [[vizio]] inerente al capitalismo è la divisione ineguale dei beni; la [[virtù]] inerente al [[socialismo]] è l'eguale condivisione della miseria.
*In guerra risoluzione, nella sconfitta sfida, nella vittoria magnanimità, in pace buona volontà.<ref name=Storm>Citato in ''The second Worl War'', 1° volume: ''The Gathering Storm'', (1948), ''Moral of the Work'', Ed. Cassel – London</ref>
:''The inherent vice of capitalism is the unequal sharing of blessings. The inherent virtue of Socialism is the equal sharing of miseries''.<ref>Discorso alla House of Commons, 22 ottobre 1945, "[http://hansard.millbanksystems.com/commons/1945/oct/22/demobilisation#column_1703 Demobilisation]".</ref>
*La Repubblica di Weimar, con i suoi simboli ed incoraggiamenti progressisti, era vista come un'imposizione del nemico. Essa non poteva ottenere la lealtà e catturare l'immaginazione del popolo tedesco. Per un momento {{NDR|il popolo tedesco, N.di R.}} cercò di si aggrapparsi come per disperazione al vecchio Maresciallo Hindenburg. Dopo di che potenti forze andarono alla deriva, si aprì un vuoto e dopo breve tempo in questo vuoto avanzò a grandi passi un maniaco dalla genialità feroce, il deposito e l'espressione del più virulento odio che abbia mai corroso il petto umano — il [[Adolf Hitler|caporale Hitler]]<ref>Ed. Cassel & Co, Volume I ''The gathering storm'', 1° capitolo ''The Folies of the Victors, 1919 &ndash; 1929''</ref>
*In guerra risoluzione, nella sconfitta sfida, nella vittoria magnanimità, in pace buona volontà.<ref name=Storm>Citato in ''The second WorlWorld War'', 1° volume: ''The Gathering Storm'', (1948), ''Moral of the Work'', Ed. Cassel – London.</ref>
*In tempi di guerra la [[verità e bugia|verità]] è così preziosa che deve sempre essere protetta da una cortina di [[verità e bugia|bugie]].<ref name=linkiesta/>
:''In war time truth is so precious that she should always be attended by a bodyguard of lies.''<ref>{{en}} Da ''The second world war'', Volume X ''Assault from the Air'', capitolo IV, Cassel & Company LTD, Londra, 1964, p. 51.</ref>
*La Repubblica di Weimar, con i suoi simboli ed incoraggiamenti progressisti, era vista come un'imposizione del nemico. Essa non poteva ottenere la lealtà e catturare l'immaginazione del popolo tedesco. Per un momento {{NDR|il popolo tedesco, N.di R.}} cercò di si aggrapparsi come per disperazione al vecchio Maresciallo Hindenburg. Dopo di che potenti forze andarono alla deriva, si aprì un vuoto e dopo breve tempo in questo vuoto avanzò a grandi passi un maniaco dalla genialità feroce, il deposito e l'espressione del più virulento odio che abbia mai corroso il petto umano — il [[Adolf Hitler|caporale Hitler]]<ref>Ed. Cassel & Co, Volume I ''The gathering storm'', 1° capitolo ''The Folies of the Victors, 1919 &ndash; 1929''.</ref>
*Mai nell'ambito dei conflitti umani, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi. {{NDR|a proposito della battaglia d'Inghilterra dell'estate 1940}} (da un discorso alla Camera dei Comuni)<ref>Winston Churchill, ''The Second World War'', Volume 4 ''The Commonwelth alone'', 1° capitolo ''The battle of Britain'', ed. Cassel & Co.</ref>
*Nessuno può garantire il successo in [[guerra]], può solo meritarlo. (da ''Storia della Seconda guerra mondiale'')
*Si può quasi dire: prima di Alamein non avevamo mai vinto, dopo Alamein non perdemmo più.<ref>Ed. Cassel & Co, Volume 8 ''Victory in Africa'', 10° capitolo ''The battle of Alamein''</ref>
*Non esisterà mai una [[guerra]] né piacevole, né veloce. (Winston Churchill, <ref>''The Second World War'', Houghton Mifflin, London, 1951).</ref>
*Questo genio diabolico {{NDR|Hitler}} emerso dagli abissi della miseria, infiammato dalla sconfitta, divorato da odio e spirito di vendetta ed ossessionato dal suo disegno di fare di quella tedesca la razza dominante dell'Europa e forse del mondo intero.<ref>Ed. Cassel & Co, Vol I ''The gathering Storm'', Cap. 14° ''Mr. Eden at Foreign Office. His resignation''</ref>
*Quando penso ancora a tutte queste [[preoccupazione|preoccupazioni]], ricordo la storia di un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.
*Se [[Adolf Hitler|Hitler]] invadesse l'inferno io farei quanto meno un rapporto favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni. (frase detta al proprio segretario privato, John Colville, poco prima del discorso alla BBC delle ore 21 del 21 giugno 1941 <ref>Ed. Cassel & Company LTD, Volume V, ''Germany Drives East'', 20° capitolo ''The Soviet Nemesis'', p. 337.</ref>)
:''When I look back on all these worries I remember the story of the old man who said on his deathbed that he had had a lot of trouble in his life, most of which had never happened.''<ref>{{en}} Da ''The Second World War'', A&C Black, 2013, capitolo ''Desert Victory, December 1940-January 1941'',[https://books.google.it/books?hl=it&id=j9RBAgAAQBAJ&pg=PA380 p. 380]. ISBN 1472520890</ref>
*Quando si deve uccidere un [[uomo]] essere gentili non costa nulla.
:''When you have to kill a man it costs nothing to be polite''.<ref>Volume III: ''The Grand Alliance'', 1950, cap. 32, "Pearl Harbor".</ref>
*Questo genio diabolico {{NDR|Hitler}} emerso dagli abissi della miseria, infiammato dalla sconfitta, divorato da odio e spirito di vendetta ed ossessionato dal suo disegno di fare di quella tedesca la razza dominante dell'Europa e forse del mondo intero.<ref>Ed. Cassel & Co, Vol I ''The gathering Storm'', Cap. 14° ''Mr. Eden at Foreign Office. His resignation''.</ref>
*Se [[Adolf Hitler|Hitler]] invadesse l'inferno io farei quanto meno un rapporto favorevole al diavolo alla Camera dei Comuni. (frase<ref>Frase detta al proprio segretario privato, John Colville, poco prima del discorso alla BBC delle ore 21 del 21 giugno 1941. <ref>Ed. Cassel & Company LTD, Volume V, ''Germany Drives East'', 20° capitolo ''The Soviet Nemesis'', p. 337.</ref>)
*Si può quasi dire: prima di Alamein non avevamo mai vinto, dopo Alamein non perdemmo più.<ref>Ed. Cassel & Co, Volume 8 ''Victory in Africa'', 10° capitolo ''The battle of Alamein''.</ref>
 
==[[Incipit]] de ''Gli anni della mia giovinezza''==