Julien Green: differenze tra le versioni

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*L'anima umana è come un abisso che attira Dio, e Dio vi si getta.<ref>Da ''Diario'', 26 marzo 1961.</ref><ref name=sordi>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*La [[psicoanalisi]] mi sembra una forma moderna dell'[[ateismo]].<ref>Da ''Autobiografia''; citato in [[Piero Viotto]], ''Grandi amicizie: i Maritain e i loro contemporanei'', Città Nuova, Roma, 2008, p. 30.</ref>
*{{NDR|[[Agostino d'Ippona]]}} |Sant'Agostino]] non delude mai... è sempre in anticipo sui tempi in cui si legge.<ref>Citato in ''Corriere della sera'', 28 gennaio 2010</ref>
 
==''Diario 1940 – 1943''==
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*Nella parte alta del [[viso|volto]] sta l'uomo spirituale; nella parte bassa l'uomo carnale. Non si deve permettere alla parte bassa del volto di prevalere sulla parte alta, occorre sempre conservare e nutrire in fondo a se stessi una piccola parte del grande sogno universale, quello d'una perfezione inaccessibile. (dalla nota di diario di martedì 1° ottobre 1940, p. 33)
*Non vi furono mai se non [[Gli uomini si dividono in due categorie|due tipi d'umanità]] che io abbia capito davvero bene, il mistico e il dissoluto, perché tutti e due vanno agli estremi e cercano, l'uno e l'altro a suo modo, l'assoluto; ma dei due mi pare più misterioso il dissoluto, che non si stanca mai del piatto unico che gli viene eternamente servito dalla sua fame e del quale si ciba come se fosse sempre la prima volta. Dipende certamente da ciò se io sono stato sempre propenso a considerare un appetito smodato del piacere come una forma ammessa di demenza. (dalla nota di diario di giovedì 19 dicembre 1940, p. 45)
*La facoltà di [[meravigliastupore|stupirsi]] costituisce il genio dell'infanzia così rapidamente smussato dall'abitudine e dall'educazione, e nessuno potrà mai riunire un certo numero di parole in un ordine accettabile se non sa vedere un poco la creazione con gli occhi di Adamo. In arte la verità sta nella sorpresa. (dalla nota di diario del 26 gennaio 1940, p. 52)
*Quando si guarda una [[pietra]] come una montagna in piccolo, si comincia a vederla qual essa è. (dalla nota di diario del 26 gennaio 1941, p. 52)
*Noi entriamo tutti nella notte oscura ove non ci sarà nemmeno possibile vegliare su quest'anima nei monasteri, ma andremo a Dio come vengono inghiottite le acque dal gorgo vorticoso del [[Maelstrom|Maelström]]. Tutto è perduto, ma tutto è guadagnato. All'estremo punto della disperazione ricomincia la speranza che conduce sino alle stelle. (dalla nota di diario del 31 gennaio 1941, p. 53)
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{{interprogetto}}
 
== Opere ==
{{Pedia|Adrienne Mesurat (romanzo)|''Adrienne Mesurat''|(1927)}}
{{Pedia|Partire prima di giorno||(1966)}}