Jorge Luis Borges: differenze tra le versioni

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*Vedo me stesso essenzialmente come un lettore. Mi è accaduto di avventurarmi a scrivere, ma ritengo che quello che ho letto sia molto più importante di quello che ho scritto.<ref>Da ''Il credo di un poeta''; citato in ''Poesia'', anno XIV, maggio 2001, n. 150, Crocetti Editore.</ref>
 
{{Int|Recensione di ''Quarto potere''|Pubblicatapubblicazione su ''El Sur'', agosto 1941<ref>Citato; citato in Edgardo Cozarinsky (a cura di), ''Borges al cinema'', prefazione di Adolfo Bioy Casares, Il Formichiere, Milano 1979, pp. 58-59.</ref>)}
*Oso sospettare che ''[[Quarto potere|Citizen Kane]]'' perdurerà come "perdurano" certi film di [[David Wark Griffith|Griffith]] o di [[Vsevolod Illarionovič Pudovkin|Pudovkin]], il cui valore storico nessuno nega, ma che nessuno si rassegna a rivedere. Soffre di gigantismo, pedanteria, tedio. Non è intelligente, è geniale: nel senso più notturno e tedesco di questa mala parola.
 
*{{NDR|''Quarto potere'' è la}} ricerca dell'anima segreta di un uomo, attraverso le opere che ha costruito, le parole che ha pronunciato, i molti destini che ha spezzato. Il procedimento è quello di [[Joseph Conrad]] in ''Chance'' (1914) e del bel film ''The Power and the Glory'': la rapsodia di scene eterogenee, senza ordine cronologico. [...] In uno dei racconti di [[Chesterton]] – ''The Head of Caesar'', credo – l’eroe osserva che nulla è più terrificante di un labirinto senza centro. Questo film è esattamente quel labirinto.