Alessandro Baricco: differenze tra le versioni

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*Se salti le mediazioni, metti fuori gioco la casta dei mediatori e alla lunga a niente tutte le vecchie élite. Il postino, il libraio, il docente universitario: tutti sacerdoti, seppure in modo diverso, tutti i membri di un’élite a cui si era soliti riconoscere una particolare competenza, un’autorità e alla fine un certo potere. (p. 76)
*La conseguenza inevitabile e che in un numero significativo di umani si fa largo la convinzione che si possa fare a meno delle mediazioni, degli esperti, dei sacerdoti: molti ne deducono di essere stati garbati per secoli. Si guardano intorno e, animati da una certa comprensibile venatura di sentimento, cercano la prossima mediazione da distruggere, il prossimo passaggio da saltare, la prossima casta sacerdotale da rendere inutile. Se hai scoperto di poter allegramente fare a meno del tuo agente di viaggio, perché non iniziare a pensare di fare fuori il medico di famiglia? in un ambito che largamente sopravvalutato, cioè la politica, l’attuale individuazione degli elettori per una qualche forma di leaderismo populista che tende a saltare la mediazione dei partiti tradizionali, e in fondo anche dei ragionamenti, può dare un’idea particolarmente chiara del fenomeno. Ma si tratta, come dico, solo di un esempio, e neanche di quello più importante. (p. 77)
*C'era questo mio figlio piccolo, un omino di tre anni, che si era inerpicato su una sedia per guardare da vicino il [[giornale]] che avevo lasciato aperto sul tavolo. Non intendeva leggerlo, non era cosi intelligente. L'aveva attirato la foto di un calciatore, ed era salito sulla sedia per guardarsela bene. Io lo controllavo dalla stanza vicina, giusto per vedere che non cadesse giú. Ma invece di cadere iniziò a sfiorare la foto con un dito, proprio come faceva il vecchio [[Steve Jobs|Jobs]], quel giorno, davanti a tutta quella gente. Lo fece una, due, tre volte. Lo vidi constatare, seccato, che non succedeva niente. Senza grandi illusioni provò a zoomare, proprio in quel modo là, pollice e indice ad allontanarsi, dolcemente. Niente. Allora rimase per un attimo interdetto a fissare quella fissità e io sapevo che stava misurando la disfatta di un'intera civiltà, la mia. Capii in quel momento che da grande non avrebbe letto giornali cartacei e a scuola si sarebbe rotto i coglioni a palla. (p. 130)
 
==''Tre volte all'alba''==