Cibo: differenze tra le versioni

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[[File:Vincent Van Gogh - The Potato Eaters.png|thumb|[[Vincent Van Gogh|Van Gogh]], ''I mangiatori di patate'']]
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Citazioni sul '''cibo''' e sul '''mangiare'''.
 
==Citazioni==
*Bisogna mangiare per vivere, non vivere per mangiare. (''[[Rhetorica ad Herennium]]'')
*Dove si cura troppo il cibo, ivi si cura poco la virtù. ([[Ammiano Marcellino]])
*– È incredibile quanto tu riesca a mangiare.<br />– Già, mio nonno diceva sempre: «Finché ce ne sta, perché fermarsi, giusto?». (''[[Mila e Shiro - Il sogno continua]]'')
*È venuto infatti [[Giovanni Battista|Giovanni il Battista]] che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. ([[Gesù]], ''[[Vangelo secondo Luca]]'')
*Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. (''[[Genesi]]'')
*Ho mangiato cose che si lamentavano meno! (''[[L'era glaciale]]'')
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*Il cibo sano lo si prende senza reti né trappole. ([[William Blake]])
*In realtà nessun essere umano indifferente al cibo è degno di fiducia. ([[Manuel Vázquez Montalbán]])
*L'uomo è ciò che mangia. ([[Ludwig Feuerbach]])
*La scuola è fatta per avere il diploma. E il diploma? Il diploma è fatto per avere il posto. E il posto? Il posto è fatto per guadagnare. E guadagnare? È fatto per mangiare. Non c'è che il mangiare che abbia fine a se stesso, sia cioè un ideale. Salvo in coloro, in cui ha per fine il bere. ([[Giuseppe Prezzolini]])
*Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo. ([[Ippocrate]])
*''Mangè, mangè, | nu séi chi ve mangià.''<ref>«''Mangiate, mangiate, | non sapete chi vi mangerà''.»</ref> ([[Fabrizio De André]])
*''Mangia il doganiere, | Mangia la guardia, mangiano gli agenti, | Mangia (e forse anche troppo) l'ingegnere, | Insomma, mangi tu, mangio ancor io, | Mangiamo tutti col nome di Dio!'' ([[Antonio Guadagnoli]])
*Mangiando, tutti gli affanni passano in seconda linea; dove manca il pane, non c'è bene che s'affacci né male che non sia di troppo, non c'è piacere che duri né soddisfazione che regga; tutti bisticciano senza sapere perché, nessuno ha colpa e ciascuno l'attribuisce all'altro, tutti fanno piani chimerici e tutto allora è repubblica e sofisma. ([[Mateo Alemán]])
*Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida. ([[Gesualdo Bufalino]])
*Mangiare da soli ci dà la sensazione di una solitudine particolare, a volte penosa. Invece, nel condividere cibo e bevande, penetriamo nel cuore della nostra condizione socioculturale. Le implicazioni simboliche e materiali di quell'azione sono quasi universali: comprendono il rituale religioso, le strutture e le divisioni dei ruoli fra i sessi, il campo erotico, le complicità e gli scontri politici, le opposizioni giocose o serie nel discorso, i riti del matrimonio o del lutto. ([[George Steiner]])
*Non esiste società che tratti il cibo in modo razionale, tenendo solamente conto del valore nutritivo degli alimenti, ed è per questo che, per ciascuno di noi, le valenze dell'alimentazione sono radicate, oltre che su complessi valori culturali, sulle consuetudini della propria famiglia e sulla carica emotiva che ne deriva. ([[Nella Livings]])
*Non si dovrebbe mai mangiare troppo quando si ha l'anima sottosopra. Perché causa vertigini romantiche, slanci macabri, disperazioni liriche. ([[Amélie Nothomb]])
*Più che mangiare, siamo mangiati dal cibo che ci impongono. ([[Eduardo Galeano]])
*''Poiché il cibo, sicuramente, previene la decadenza; | il cibo è degno di venerazione, così dicono. | Il cibo è la vita degli animali, supremo; | il cibo è guaritore, così dicono.'' (''[[Maitrī Upaniṣad]]'')
*Prima pane e poi religione. Noi li riempiamo troppo con la religione, quando i poveri stanno morendo di fame. Nessun dogma soddisferà i morsi della fame. ([[Vivekananda]])
*Prima si mangia e poi si parla di quello che si è mangiato. Fatica doppia! È un po' come mangiare due volte. (''[[Prima della rivoluzione]]'')
*Quando i tempi sono incerti, la gente si sente costretta a mangiare in eccesso. Blacksmith è piena di simili adulti e bambini obesi, pance cascanti, gambe corte, che si muovono come anatre. Faticano a emergere dalle utilitarie, si mettono in tuta e corrono a famiglie intere in campagna; camminano per strada con il cibo dipinto in faccia; mangiano nei negozi, in auto, nei parcheggi, nelle code degli autobus e nelle sale del cinema, sotto la maestosità degli alberi. ([[Don DeLillo]])
*''Si rivolga adesso | Alla mensa il pensier, ch'anco l'afflitta | Níobe del cibo ricordossi il giorno | Che dodici figliuoi morti le furo.'' ([[Omero]], ''[[Iliade]]'')
*Solo le circostanze ambientali ci spinsero a diventare mangiatori di carne ed ora che questo ambiente è sotto il nostro controllo e che abbiamo a nostra disposizione raccolti elaboratamente coltivati, dovremmo prevedibilmente ritornare alle nostre abitudini alimentari da primati.<br />In sintesi, questo è il credo vegetariano (o fruttariano come si fa chiamare uno di questi culti), che però ha avuto scarso successo. ([[Desmond Morris]])
*Sono convinto che nei prossimi secoli la gente racconterà con orrore e ascolterà con dubbio come i loro antenati ammazzavano gli [[animali]] per mangiarli. Il [[vegetarismo]] si diffonde molto rapidamente. ([[Lev Tolstoj]])
*Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere. ([[Elias Canetti]])
*Una pietanza deve essere una gioia per la vista, per l'olfatto, per il gusto, certo, ma anche per il tatto, che così spesso orienta le scelte dello chef e ha il suo ruolo nella festa gastronomica. ([[Muriel Barbery]])
*Una ricetta universale per far felici le persone non esiste, ma una cosa è certa: facendole mangiare male, vai nella direzione contraria. ([[Marco Malvaldi]])
 
===[[Anthelme Brillat-Savarin]]===
*Dimmi quel che mangi e ti dirò chi sei.
*Gli animali si pascono, l'uomo mangia; solo l'uomo intelligente sa mangiare.
*Il piacere di mangiare è il solo che, preso modestamente, non è seguito da stanchezza.
*Mangiando proviamo un certo benessere indefinibile e particolare che ci deriva dall'istintiva coscienza che mangiando compensiamo le nostre perdite e prolunghiamo la vita.
*Solo un uomo saggio conosce l'arte di mangiare.
 
===[[Renato Kizito Sesana]]===