Charles Bukowski: differenze tra le versioni

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*Nella prossima vita voglio essere un [[gatto]]. Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare. Starsene seduti a leccarsi il culo. Gli umani sono dei poveretti, rabbiosi e fissati. (2000)
*Non mi fido molto delle [[statistica|statistiche]], perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media. (2000)
*Il mondo vivrebbe molto più facilmente senza [[libro|libri]] che senza [[fognafognatura|fogne]]. E ci sono posti sulla terra dove ce ne sono pochi degli uni e poche delle altre. Io naturalmente preferirei vivere senza fogne, ma io sono malato. Eppure mi alzo e mi sento un guscio vuoto. (2000)
*Certe volte questa stanza è l'unico posto dove voglia stare. Eppure mi alzo, e mi sento un guscio vuoto. (2000)
*Non so gli altri, ma io al mattino quando mi chino per allacciarmi le scarpe penso: Cristo Onnipotente, e ora? La vita mi fotte, non ce la intendiamo. Devo prenderla a piccole dosi, non tutta assieme. (2000)
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*Sembrava più bella che mai. una bionda tiziano che scoppiava di vita; il naso un po' troppo berutto, un po' troppo grosso, ma una volta che ci avevi fatto l'abitudine, finivi per amare anche quello. sentiva il cuore che ticchettava come una bomba ad orologeria in uno sgabuzzino vuoto. era come se qualcuno gli avesse scodellato via le budella e che solo il cuore si trovasse al solito posto, a gemer vuoto.
*Quando arrivai a New Orleans mi assicurai di non alloggiare in un casino, anche se tutta la città ci assomigliava.
*Le feci tener su le calze e le scarpe coi tacchi alti. sono un [[fenomeni da baraccone|freak]]. Il corpo al naturale non lo reggo, ho bisogno di farmi ingannare. gli [[psichiatra|psichiatri]] hanno un termine specifico per questo, e io ho un termine specifico per gli psichiatri.
*E così per alcuni scrittori, incluso quell'impertinente glorioso di Bukowski, il [[sessualità|sesso]] è ovviamente tragicomico. non ne scrivo come di uno strumento ossessivo. ne scrivo come di una risata su un palcoscenico su cui dovete finire per piangere anche voi, come di un intermezzo, tra un atto e l'altro.
*Ovviamente è possibile amare un essere umano, se non lo si conosce abbastanza bene.