Scrittore: differenze tra le versioni

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*A una certa età gli scrittori si trasformano in tante Vecchie Mamme Hubbard, le scrittrici in tante Giovanne d'Arco senza battaglie. ([[Ernest Hemingway]])
*[[Abba Eban]], ministro degli Esteri d'Israele, è convinto che per uno scrittore la maggior fonte d'ispirazione è di sapere che, se non scrive, deve restituire l'anticipo che ha ricevuto per i diritti d'autore. ([[Leonard Lyons]])
*Agli scrittori piace annusare solamente la propria merda. Io sono uno di loro. Non mi piace neppure parlare agli scrittori, guardarli o, ancor peggio, ascoltarli. E la cosa peggiore è bere insieme a loro, si sbavano addosso, sono davvero pietosi, come se stessero cercando l'ala protettiva della madre. <br/ > Preferisco pensare alla morte piuttosto che agli scrittori. Molto più piacevole. ([[Charles Bukowski]])
*Be', sai, tu sei uno scrittore... E gli scrittori sono artisti... E, molti artisti sono un po' checche. (''[[Tutti pazzi per Mary]]'')
*Che Dio ci guardi dagli autori candidi, col cuore in mano, che giurano di non aver maniera! ([[Emilio Cecchi]])
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*{{NDR|Allo scrittore d'oggi}} vengono spesso in mente pensieri di natura eterna, massime formulate in tono semplice e nobile, popolare allo stesso tempo che rigoroso. Non le scrive per il timore di apparire austero. Per questo timore, anzi, scrive a volte frasi un poco malvagie, un poco frivole, un poco disdicevoli. Stiamo passando uno di quei periodi in cui l'uomo ha più paura d'essere morale che stupido. ([[Virgilio Lilli]])
*Vi sono soltanto due modi per essere un buono scrittore: accettare la vita nella sua interezza come Omero, Shakespeare o Goethe, oppure, come Pascal, Proust, Leopardi, Baudelaire, rifiutarsi in ogni momento di perdere di vista il suo orrore. ([[Cyril Connolly]])
 
===[[Charles Bukowski]]===
*Agli scrittori piace annusare solamente la propria merda. Io sono uno di loro. Non mi piace neppure parlare agli scrittori, guardarli o, ancor peggio, ascoltarli. E la cosa peggiore è bere insieme a loro, si sbavano addosso, sono davvero pietosi, come se stessero cercando l'ala protettiva della madre. <br/ > Preferisco pensare alla morte piuttosto che agli scrittori. Molto più piacevole. ([[Charles Bukowski]])
*Ecco qual era il guaio di essere scrittore, il problema maggiore è dato dal tempo libero, troppo tempo libero. Dovevi stare ad aspettare l'ispirazione finché potevi scrivere e mentre aspettavi impazzivi bevevi e più bevevi più impazzivi. Non c'era proprio niente di bello nella vita di uno scrittore o di un bevitore.
*Per essere uno scrittore istintivamente fai ciò che nutre te e le parole, che ti protegge contro la morte in vita. Per ognuno è una cosa diversa. E per ognuno è una cosa che cambia. Per me una volta significava bere tantissimo, bere fino a uscire pazzo. Mi affilava le parole, le portava fuori. E avevo bisogno di pericolo. Avevo bisogno di mettermi in situazioni pericolose. Con gli uomini. Con le donne. Con le automobili. Con il gioco. Con la fame. Con qualsiasi cosa. Nutriva le parole. Per decenni è stato così. Ora è cambiato. Ora ho bisogno di qualcosa di più sottile, di più invisibile. È una sensazione nell'aria. Parole dette, parole sentite. Cose viste. Qualche bicchiere mi serve sempre. Ma ora cerco le sfumature e le ombre. Le parole mi vengono da cose di cui sono quasi inconsapevole. Va bene. Ora scrivo porcherie di genere diverso. Qualcuno se n'è accorto.
*Preferisco bere da solo. Uno scrittore non deve nulla a nessuno eccetto che alla propria scrittura. Non deve nulla ai lettori se non la disponibilità della pagina stampata. E peggio ancora alcuni di questi bussatori-di-porta non sono nemmeno tuoi lettori. Hanno solo sentito qualcosa in giro. Il miglior lettore e il miglior essere umano sono quelli o quelle che mi premiano con la loro assenza.
*Tanto lo scrittore che cos'è? Uno scrittore è una specie di puttana. Si usa e poi te ne scordi. <br /> Tutti pensano che tanto, se soffre, allo scrittore finirà per fargli bene. Tutte stronzate. La sofferenza è come qualsiasi altra cosa: beccane troppa e alla fine ti ammazza. È il fatto di sfuggire alla sofferenza che fa i ''grandi'' scrittori: uno si sente così bene che fa sentire bene i lettori.
*Tutti gli scrittori sono dei coglioni. Ecco perché sentono il bisogno di scrivere.
 
===[[Aldo Busi]]===