Alessandro Baricco: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su ''[[Andre Agassi#Open. La mia storia|Open]]''}} In genere, quando un libro riesce a ottenere un simile risultato contiene una di queste quattro domande: chi è l'assassino? Il protagonista troverà se stesso? Ma alla fine si sposeranno? Chi dei due vincerà? Open ne contiene tre su quattro, e le intreccia molto bene: le possibilità di sottrarsi alla trappola sono pari a zero. (Manca l'omicidio, ma se si largheggia un po', l'idea di far allenare il proprio figlio di sette anni tirandogli 2.500 palline al giorno assomiglia molto a una specie di avvelenamento metodico, e quella era l'idea di educazione che aveva in testa il padre di Agassi).<ref name=agassi/>
*{{NDR|Su [[Wikipedia]]}} L'enciclopedia on line che ha ufficializzato il primato della velocità sull'esattezza.<ref>Da [http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/09/21/news/il_mondo_senza_nome_dei_nuovi_barbari-7270756/index.html?ref=search ''Il mondo senza nome dei nuovi barbari''], ''Repubblica.it'', 21 settembre 2010.</ref>
*Questo ostinato sospetto che la percezione del mondo dettata dalle nuove tecnologie si perda tutta una parte della realtà, probabilmente la migliore: quella che pulsa sotto la superficie delle cose, là dove solo un cammino paziente, faticoso e raffinato può condurre. È un luogo per cui abbiamo coniato, in passato, una parola poi divenuta totemica: PROFONDITÀ. <ref>Alessandro Baricco, ''The game'', Einaudi ISBN 978-88-06-23555-0 p.18</ref>
*[[Rugby]], gioco da psiche cubista – deliberatamente si scelsero un pallone ovale, cioè imprevedibile (rimbalza sull'erba come una frase di Joyce sulla sintassi) per immettere il caos nell'altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno – gioco elementare perché è primordiale lotta per portare avanti i confini, lo steccato, l' orlo della tua ambizione – guerra, dunque, in qualche modo, come qualsiasi sport, ma lì quasi letterale, con lo scontro fisico cercato, desiderato, programmato – guerra paradossale perché legata a una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all'indietro, movimento e contromovimento, avanti e indietro, solo certi pesci, e nella fantasia, si muovono così. Una partita a scacchi giocata in velocità, dicono. Nata più di un secolo fa dalla follia estemporanea di un giocatore di calcio: prese la palla in mano, esasperato da quel titic titoc di piedi, e si fece tutto il campo correndo come un ossesso. Quando arrivò dall'altra parte del campo, posò la palla a terra: e intorno fu un'apoteosi, pubblico e colleghi, tutti a gridare, come colti da improvvisa illuminazione. Avevano inventato il rugby. Qualsiasi partita di rugby è una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia.<ref>Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/03/23/la-grande-sfida-del-pallone-ovale-murrayfield.html La grande sfida del pallone ovale ]'', ''la Repubblica'', 23 marzo 1998.</ref>
*Stiamo generando una civiltà piacevole ma che non sembra in grado di reggere l'onda d'urto del reale. E una civiltà festiva, ma il mondo e la storia non lo sono: smantellare la nostra capacità di pazienza, fatica, lentezza non finirà per produrre generazioni incapaci di resistere ai rovesci della sorte o anche solo alla violenza inevitabile di qualsiasi sorte? A furia di allenare skill leggere — si inizia a pensare - stiamo perdendo la forza muscolare necessaria al corpo a corpo col reale: da qui una certa tendenza a sfumarlo, il reale, a evitarlo, a sostituirlo con rappresentazioni leggere che ne adattano i contenuti rendendoli compatibili con i nostri device e con il tipo di intelligenza che si è sviluppata nelle loro logiche. Siamo sicuri che non sia una tattica suicida?<ref>Alessandro Baricco, ''The game'', Einaudi ISBN 978-88-06-23555-0 p.17</ref>
{{Int|Da ''Essere Roger Federer''|Pubblicato inizialmente su ''Robinson'', n. 32, 9 luglio 2017; consultabile su ''[https://thecatcher.it/roger-federer-wimbledon-43ed860cf77d TheCatcher.it]''.}}
*Ci sono molti modi per scoprire cos'è la solitudine, ma solo due prevedono che lo si faccia in compagnia di un'altra persona e costretti in pochi metri quadri: il [[matrimonio]] e il [[tennis]]. Entrambi godono, giustamente, di una vasta platea di appassionati.
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*Col tempo iniziò a concedersi un piacere che prima si era sempre negato: a coloro che andavano a trovarlo, raccontava dei suoi viaggi. Ascoltandolo, la gente di Lavilledieu imparava il mondo e i bambini scoprivano cos'era la meraviglia. Lui raccontava piano, guardando nell'aria cose che gli altri non vedevano.
*Tutto li stupiva:in segreto, anche la loro felicità.
== ''The Game'' ==
 
=== [[Incipit]] ===
*Una decina di anni fa ho scritto un libro che si intitolava ''I barbari''. A quei tempi accadeva a molte persone normali, e a quasi tutte quelle che avevano studiato, di ritrovarsi a denunciare un fatto sconcertante: alcuni dei gesti piú alti, belli e dotati di senso che gli umani avessero messo a punto in secoli di applicazione stavano perdendo ciò che avevano di pili prezioso, scivolando apparentemente verso un fare disattento e semplicistico. Che si trattasse di mangiare, studiare, divertirsi, viaggiare o scopare, cambiava poco: gli umani sembravano aver disimparato a fare tutte quelle cose in bel modo, con la dovuta attenzione e con la cura sapiente che avevano imparato dai loro padri. Si sarebbe detto che preferissero tirarle via velocemente e in modo superficiale.
=== Citazioni ===
*Stiamo generando una civiltà piacevole ma che non sembra in grado di reggere l'onda d'urto del reale. E una civiltà festiva, ma il mondo e la storia non lo sono: smantellare la nostra capacità di pazienza, fatica, lentezza non finirà per produrre generazioni incapaci di resistere ai rovesci della sorte o anche solo alla violenza inevitabile di qualsiasi sorte? A furia di allenare skill leggere — si inizia a pensare - stiamo perdendo la forza muscolare necessaria al corpo a corpo col reale: da qui una certa tendenza a sfumarlo, il reale, a evitarlo, a sostituirlo con rappresentazioni leggere che ne adattano i contenuti rendendoli compatibili con i nostri device e con il tipo di intelligenza che si è sviluppata nelle loro logiche. Siamo sicuri che non sia una tattica suicida?<ref>Alessandro Baricco, ''The game'', Einaudi ISBN 978-88-06-23555-0 (p. 17</ref>)
*Questo ostinato sospetto che la percezione del mondo dettata dalle nuove tecnologie si perda tutta una parte della realtà, probabilmente la migliore: quella che pulsa sotto la superficie delle cose, là dove solo un cammino paziente, faticoso e raffinato può condurre. È un luogo per cui abbiamo coniato, in passato, una parola poi divenuta totemica: PROFONDITÀ. <ref>Alessandro Baricco, ''The game'', Einaudi ISBN 978-88-06-23555-0 (p. 18</ref>)
*CREDIAMO CHE LA RIVOLUZIONE MENTALE SIA UN EFFETTO DELLA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA, E INVECE DOVREMMO CAPIRE CHE È VERO IL CONTRARIO. pensiamo che il mondo digitale sia la causa di tutto e dovremmo, al contrario, leggerlo per quello che probabilmente è, cioè un effetto: la conseguenza di una qualche rivoluzione mentale. Guardiamo la mappa alla rovescia, giuro. Bisogna girarla. Bisogna invertire quella dannata sequenza: ''prima'' la rivoluzione mentale, ''poi'' quella tecnologica. Pensiamo che i computer abbiano generato una nuova forma di intelligenza (o stupidità, chiamatela come volete): invertite la sequenza, subito: un nuovo tipo di intelligenza a generato i computer. Che vuol dire: una certa mutazione mentale si è procurata gli strumenti adatti al suo modo di stare al mondo e l’ho fatto molto velocemente: quel che ha fatto lo chiamiamo rivoluzione digitale. (p. 31)
==''Tre volte all'alba''==
===[[Incipit]]===
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*Alessandro Baricco, ''Senza sangue'', Rizzoli, 2002. ISBN 881787017X
*Alessandro Baricco, ''Seta'', Rizzoli, 1996.
*Alessandro Baricco, ''The game'', Einaudi, 2018. ISBN 978-88-06-23555-0
*Alessandro Baricco, ''Tre volte all'alba'', Feltrinelli, 2012. ISBN 9788807019050
*Alessandro Baricco, ''Smith & Wesson'', Feltrinelli, 2014. ISBN 9788807031229