Grey's Anatomy (sesta stagione): differenze tra le versioni

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==Episodio 1, ''Cordoglio''==
*Secondo Elizabeth Kübler Ross quando stiamo per morire, o abbiamo subito una perdita drammatica, tutti noi passiamo attraverso cinque diverse fasi del dolore. C'è la fase del rifiuto, perché la perdita è talmente impensabile, che non possiamo credere che sia vera. La rabbia esplode contro tutti, rabbia contro chi sopravvive, rabbia contro noi stessi, poi patteggiamo. Preghiamo. Imploriamo. Offriamo tutto ciò che abbiamo, offriamo la nostra anima in cambio anche di un solo giorno in più. Quando il patteggiamento fallisce ed è troppo difficile contenere la rabbia, cadiamo nella depressione, nella disperazione, finché alla fine ammettiamo di aver fatto tutto il possibile e ci abbandoniamo. Ci abbandoniamo, ed arriviamo all'accettazione. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*Alla facoltà di medicina abbiamo centinaia di lezioni per imparare a combattere la morte... e neanche una che c'insegni come continuare a vivere. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 2, ''Addio''==
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==Episodio 3, ''Qualcuno mi osserva''==
*La [[paranoia]]. Dà un vantaggio in sala operatoria. I chirurghi immaginano gli scenari peggiori... Sei pronto a chiudere, hai fermato l'emorragia, lo sai. Ma c'è quella vocina nella testa che ti dice: «E se non fosse andata bene? E se il paziente morisse quando tu avresti potuto salvarlo?». E così controlli il tuo lavoro un'ultima volta prima di chiudere. La paranoia è il miglior amico di un chirurgo. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*'''Arizona''': Io odio, odio, odio questa fusione. Perché odio i rapporti d'amore a distanza, non ci credo. Perciò... non puoi andare a Portland.<br />'''Callie''': Quando te ne ho parlato, oggi, sembrava che non te ne importasse. Sembrava un "Vai a Portland".<br />'''Arizona''': Non sapevo che potesse importarmene, non sapevo che fossimo fidanzate, ma poi hai detto "fidanzata", mi hai definito la tua fidanzata, perciò lo devo sapere. Sono la tua fidanzata?<br />'''Callie''': Si.<br />'''Arizona''': Okay. Forte. Allora, sì, no, non vai a Portland. No, ma quello che devi fare è andare dal capo e pregarlo...<br />'''Callie''': Non intendo supplicare. <br />'''Arizona''': Sì, invece. Perciò non ti mettere contro di me.
 
*Siamo tutti vulnerabili per il timore, l'ansia di non sapere ciò che accadrà. E alla fine è inutile, perché tutte le preoccupazioni e tutto il pianificare cose che potrebbero o non potrebbero accadere peggiorano solo la situazione. E allora porta a spasso il cane, o fa un riposino, insomma fa qualunque cosa ma smettila di preoccuparti. Perché l'unica cura contro la paranoia è essere, qui, così come sei. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 4, ''Obblighi forzati''==
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*{{NDR|Al padre di Callie}} Molti pensano che mi chiami così per lo stato, ma non è vero. Mi chiamo come una nave da guerra, la USS Arizona. Mio nonno era in servizio sull'Arizona quando i [[Attacco di Pearl Harbor|giapponesi bombardarono Pearl Harbor]] e salvò diciannove uomini prima di annegare. In pratica, mio padre, per tutta la vita non ha fatto altro che onorare quel sacrificio. Mi hanno cresciuta per essere un bravo marinaio nelle tempeste. Educata ad amare il mio paese, la mia famiglia e a proteggere le cose che amo. Quando mio padre, il colonnello Daniel Robbins del corpo dei Marines, ha saputo che ero lesbica, ha detto di volermi fare una domanda. Io mi ero preparata a "Quanto ci metti ad andare fuori dalla mia casa?" e, invece, mi ha chiesto "Arizona, sei ancora la donna che ho cresciuto?". Mio padre crede nella patria come lei crede in Dio e... mio padre non è un uomo che si piega ma si è piegato per me perché sono sua figlia. Io sono un bravo marinaio nelle tempeste. Amo sua figlia e proteggo le cose che amo, non che serva, lei non ne ha bisogno, è forte e generosa, una persona per bene e lei è la donna che lei ha cresciuto. ('''Arizona''')
 
*Che cosa fai quando l'[[infezione]] ti colpisce, quando prende il sopravvento? Fai quello che devi fare e prendi i farmaci. O impari a conviverci e speri che un giorno se ne vada. Oppure ti arrendi del tutto e lasci che l'infezione ti uccida. ('''Meredith''')
 
==Episodio 6, ''Ho visto ciò che ho visto''==
*Per fare una buona diagnosi, i medici devono cambiare continuamente prospettiva. Iniziamo ascoltando il punto di vista del paziente, che spesso non ha idea di ciò che gli accade. Perciò osserviamo il paziente da ogni angolazione possibile. Escludiamo delle cose, scopriamo nuove informazioni, cercando di capire ciò che effettivamente non va. Ci viene chiesto un secondo parere, nella speranza che qualcuno di noi veda ciò che è sfuggito ad altri. Per il paziente, un nuovo punto di vista può fare la differenza tra vivere o morire. Per il medico, può significare uno scontro con tutti coloro che sono venuti prima di lui. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*Quando arriviamo ad una diagnosi troppo orribile da accettare, andiamo a cercare un altro parere. E qualche volta, la risposta che otteniamo conferma le nostre peggiori paure. Ma altre volte, può far luce sul problema, fartelo vedere in un modo del tutto diverso. Dopo che tutte le opinioni sono state ascoltate, e tutti i punti di vista sono stati valutati, finalmente scopri quello che cercavi. La verità. Ma la verità non è la fine di tutto, è il nuovo punto di partenza con una nuova serie di domande. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 7, ''Diamo una possibilità alla pace''==
*Se chiedete ai chirurghi perché sono diventati chirurghi, la maggior parte di loro vi dirà la stessa cosa: per l'esaltazione, l'adrenalina, l'ebbrezza che provi mentre apri una persona e le salvi la vita. Per me è stato diverso, forse perché sono cresciuto in una famiglia con quattro sorelle. No, sicuramente per questo, perché è stata la calma a portarmi alla chirurgia. La sala operatoria è un posto tranquillo, sereno. Deve esserlo perché si possa restare concentrati e prevenire complicanze. In sala operatoria, col paziente sul tavolo, tutto il frastuono del mondo, tutte le preoccupazioni che porta con sé, spariscono. La calma scende su di te, il tempo passa senza pensieri, in quel momento, ti senti completamente in pace. ('''Derek''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
* {{NDR|a Jackson}} "ehi(!) mi sono messa un pannolone ieri(?) sì! e ne metterò uno oggi, se così aiuterò Shepherd a terminare l'intervento, mi metterò un pannolone, perché il mio pannolone è stupendo, il mio pannolone è fichissimo, vorresti averle tu le palle per metterti il mio pannolone. Lo metterò e lo porterò con orgoglio e se dovrò farci la pipì, oh ci farò la pipì, perché sono un chirurgo, questa è l'America, e io faccio ciò che è meglio fare, perciò tu puoi baciare le mie fichissime chiappe con il pannolone! ('''Lexie''')
 
*La pace non è uno stato permanente, esiste a momenti, è fugace, svanisce prima ancora che ce ne accorgiamo. Possiamo sperimentarla in qualsiasi occasione, nell'atto di gentilezza di uno sconosciuto, in un compito che richiede concentrazione totale o semplicemente nel conforto di una vecchia abitudine. Ogni giorno sperimentiamo momenti di pace. Il trucco è capire quando arrivano per poterli godere appieno e viverli. E alla fine lasciarli andare. ('''Derek''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 8, ''Rischiare per amore''==
*Voglio che capiate che gestisco la mia unità di pediatria in modo un po' diverso dal consueto. Questa non è chirurgia generale in miniatura. Questi sono i piccoli umani. Questi sono bambini. Loro credono nella magia, giocano a fare finta, nelle sacche di soluzione salina c'è la polvere di stelle. Loro sperano e incrociano le dita ed esprimono desideri e questo li rende più forti degli adulti. Guariscono prima, sopravvivono al peggio. Loro credono. In pediatria ci sono i miracoli e la magia. In pediatria tutto è possibile. ('''Arizona''')
 
*È impossibile spiegare come il panico ti assale se sei un chirurgo e il tuo cercapersone suona nel bel mezzo della notte. Il cuore batte all'impazzata, la mente è come paralizzata, le dita intorpidite, ti senti coinvolto. Si tratta della madre di qualcuno, del padre di qualcuno, del figlio di qualcuno e adesso tocca a te. Perché la vita di quella persona ora è nelle tue mani. In quanto chirurghi siamo sempre concentrati sui nostri pazienti. Ma quando il paziente è un bambino non siamo solo concentrati, siamo anche responsabili. Responsabili del fatto che quel bambino sopravviva, che abbia un futuro. E basterebbe questo per terrorizzare chiunque. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*'''Cristina''': In sala operatoria ieri, non era solo... Si trattava di me, non te ne rendi conto?<br />'''Owen''': Di che cosa? Di che? Io... Non posso ignorare quello che hai fatto Cristina!<br />'''Cristina''': Ok! Mi dispiace. Senti so che, so che ho esagerato ma... Vieni a casa con me! Ti prego!<br />'''Owen''': Ok
 
*Dicono che più investi e più guadagni. Ma devi essere disposto a rischiare. Devi capire che potresti perdere tutto. Ma se corri il rischio, se investi in modo saggio, la ricompensa potrebbe sorprenderti. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 9, ''Nuova storia''==
 
*I medici vivono in un mondo in costante progresso, in continua evoluzione. Ti fermi un secondo e rimani indietro. Ma per quanto ci impegniamo ad andare avanti e per quanto tentiamo di non guardarci mai indietro, il passato torna sempre a morderci le chiappe. E come i corsi e ricorsi storici insegnano, chi dimentica il passato è condannato a ripeterlo. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*'''Cristina''': Teddy Altman, non l'ho mai sentita nominare. <br /> '''Teddy''': Cristina Yang, neanch'io l'ho mai sentita nominare. Direi che siamo pari.
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*'''Meredith''': Allora ti piace il tuo regalo? <br /> '''Cristina''': Chi? Il soldato Julia? Owen ha detto che mi avrebbe fatto una sorpresa, be', indovina un po'? Sorpresa! Non sa proprio operare!<br />'''Alex''': Lasciala in pace, è il primo giorno.<br />'''Cristina''': Perché la difendi? È andata all'università statale!<br />'''Alex''': Anch'io.<br />'''Cristina''': Be', è magra e bionda.<br />'''Alex''': Anche Meredith.<br />'''Cristina''': È fastidiosa!<br />'''Alex''': Anche tu!
 
*Alcune volte il passato è una cosa che non si riesce proprio a dimenticare e altre volte il passato è una cosa che faresti di tutto per dimenticare. E a volte impariamo qualcosa di nuovo dal passato, che cambia tutto ciò che sappiamo del presente. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 10, ''Conciati per le feste''==
 
*Il regalo di Natale più bello che abbia mai ricevuto è stato quando avevo 10 anni: il mio primo kit da suture. L'ho usato finché non mi sanguinarono le dita e poi ho cercato di usarlo per ricucirmi le dita. Mi ha messo sulla via per diventare chirurgo. Il punto è che, a volte, i regali più belli arrivano in pacchetti sorprendenti. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*Io ti amo! sto con te perché voglio stare con te... sto con te perché amo te! ('''Owen''') {{NDR|a Cristina}}
 
*Ogni giorno abbiamo occasione di dare il dono della vita, può essere doloroso, può essere spaventoso, ma alla fine ne vale la pena. Ogni volta, tutti noi abbiamo l'opportunità di dare. Magari i doni non saranno così eclatanti come quelli della sala operatoria. Forse il dono è semplicemente provare a chiedere scusa. Forse è capire il punto di vista di un'altra persona. Forse è mantenere il segreto di un amico. La gioia, a quanto sembra, è nel dare. Così, quando la gioia sparisce, quando dare comincia a diventare un peso, allora smetti. Ma se sei come la maggior parte delle persone che conosco, darai fino a stare male, e dopo darai ancora. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 11, ''Cambiamenti''==
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==Episodio 12, ''Mi piaci di più quando sei te stessa''==
*La prima [[Regole dalle serie televisive|regola]] di un [[chirurgia|chirurgo]] è limitare l'esposizione. Tenere pulite le mani, fare incisioni piccole e coprire le ferite. La seconda regola di un chirurgo è: quando la prima regola non funziona più, prova qualcosa di diverso. Perché a volte non puoi limitare l'esposizione, a volte la lesione è così estesa, che devi tagliare, e tagliare di netto. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*Stranamore fa lo strastronzo! ('''Meredith''')
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*{{NDR|A Cristina}} Mi hai fatto stare male.. Tu pensi che la chirurgia ti farà provare qualcosa ma invece, tu pensi che una carriera di successo ti renderà felice, tu sai tutto il resto non conta, nessuno altro conta, ma le persona contano! Io conto! Noi..Noi contiamo! Non puoi decidere di mettermi da parte (!) io non te lo permetto..! ('''Owen''')
 
*Nella chirurgia il processo di guarigione inizia con un taglio, un'incisione, la lacerazione della carne. Dobbiamo danneggiare il tessuto sano per mettere a nudo la parte malata. Sembra crudele, sembra contrario al buon senso, però funziona: rischi l'esposizione, per il bene della guarigione. E quando è finita, una volta che l'incisione viene chiusa, aspetti. Aspetti. E speri che il tuo paziente guarisca. E speri di non aver peggiorato le cose. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 13, ''Amore e fiducia''==
*Chiediamo tanto ai nostri pazienti: li addormentiamo, li apriamo, frughiamo nei loro cervelli, nei loro organi con strumenti affilati. Chiediamo loro di fidarsi ciecamente. L'ironia della sorte è che per un chirurgo fidarsi è difficile, perché impariamo, fin dal primo giorno, a fidarci soltanto di noi stessi. L'unico istinto sul quale contare, è il tuo. Le uniche capacità sulle quali contare, sono le tue. Finché un giorno, esci dall'aula ed entri in sala operatoria. Sei circondato da altre persone, un'intera equipe di altre persone. Un'equipe con la quale devi collaborare, che tu ti fidi o no. ('''Derek''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*Burke era... Lui ha preso qualcosa da me. Mi ha portato via dei pezzetti, un pezzo alla volta, pezzi così piccoli che non me ne sono neanche accorta. Voleva farmi essere qualcosa che non ero e mi sono trasformata in ciò che voleva. Un giorno ero io, Cristina Yang, e all'improvviso ho mentito per lui e ho messo a repentaglio la mia carriera e ho acconsentito a sposarlo e a portare un anello e ad essere sua moglie... Finché non mi sono trovata là, con l'abito bianco, senza sopracciglia e Cristina Yang non c'era più, e perfino allora l'avrei sposato, l'avrei fatto. Ho perso me stessa per un periodo lunghissimo e ora che finalmente sono di nuovo me stessa non posso.. Io ti amo, ti amo più di quanto non amassi Burke, ti amo e questo mi fa paura da morire perché chiedendomi di ignorare la chiamata di Teddy ti sei preso un pezzo di me e io te l'ho lasciato fare e non deve mai, mai più accadere. ('''Cristina''')
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==Episodio 18, ''Morire non è facile''==
* Morire non è facile, il corpo è stato fatto per rimanere in vita: cranio spesso, cuore forte, sensi acuti, quando il corpo comincia a cedere, la medicina interviene, i chirurghi sono talmente arroganti da credere che tutti possano essere salvati, come dicevo: morire non è facile. ('''Owen''')
* Vivere è meglio che morire, finché non lo è più. Ma anche se lasciar morire una persona è la cosa giusta da fare, i chirurghi non sono fatti per questo, noi siamo arroganti e competitivi, non ci piace perdere. La morte sembra una sconfitta, anche quando sappiamo che non lo è, sappiamo che è il momento, sappiamo che è giusto, sappiamo di aver fatto tutto ciò che potevamo. Ma è difficile liberarci dalla sensazione che avremmo potuto fare di più. ('''Owen''',) {{NDR|riflessione finale)}}
* Può darsi che si debba essere in punta di morte per capire, ma questa cosa succede veramente, la morte smette di fare paura e quello che incomincia a far paura è la speranza, perché non è reale... Anche se trovassero una cura per il cancro domani, sarebbe troppo tardi per me.. Aggrapparsi alla speranza farà star bene voi ma fa sentire me sola ed io non voglio morire sola. Io non ho alcuna paura di questo, lei si... perché le fa tanta paura lasciarmi morire? ('''Paziente''') {{NDR|a Owen}}
 
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* Gli psicologi ritengono che ogni aspetto della nostra vita, tutti i nostri processi mentali, gli schemi di comportamento siano il diretto risultato del rapporto coi nostri genitori. Che ogni rapporto umano che avremo sarà soltanto un'altra versione di quel primo rapporto. E noi cerchiamo continuamente di riuscire a capirlo. ('''Meredith''')
 
* È il mestiere più importante al mondo, probabilmente servirebbe un diploma per farlo ma la maggior parte di noi non supererebbe nemmeno l'esame scritto. Certe persone hanno un talento naturale, sono nate per farlo. Altre hanno altri talenti. Ma la buona notizia è che comanda la natura, non devi fare tutto da solo. Puoi sprecare la vita a chiedertelo, ma l'unico modo per sapere che tipo di genitore sarai, è smettere di parlarne e farlo. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 20, ''Amo, lenza e peccatore''==
*Siamo medici, siamo preparati per curare gli esseri umani e siamo più che sicuri di sapere cosa cercare. Infezioni, tagli, mutazioni genetiche. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*Come medici, abbiamo un arsenale di armi a portata di mano. Antibiotici per stroncare le infezioni. Sedativi per combattere il dolore. Bisturi e divaricatori per rimuovere ampie masse tumorali, per sradicare la minaccia. Ma soltanto la minaccia fisica, per tutte le altre sei da solo. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 21, ''La giornata della sensibilità''==
*La cute è l'organo più esteso del corpo, ci protegge, ci tiene insieme, ci dice letteralmente ciò che sentiamo. La pelle può essere morbida e delicata, altamente sensibile, facile da ferire. A noi chirurghi la pelle non interessa, la incidiamo e basta. Entriamo e scopriamo i segreti che nasconde. ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
*Non importa quanto cerchiamo di essere impermeabili. Sulla pelle ci sono milioni di terminazioni sensibili, aperte ed esposte, fin troppo sensibili. Anche se cerchiamo di evitare il dolore, a volte purtroppo è inevitabile, a volte l'unica cosa che ci resta è sentire. ('''Meredith''')
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==Episodio 23, ''Santuario''==
*Per la maggior parte della gente l'ospedale è un posto che fa paura, un posto ostile, un posto dove accadono cose brutte. La maggior parte della gente preferisce la chiesa, o la propria casa, ma io sono cresciuta qui. Mentre mia madre faceva il giro delle visite ho imparato a leggere nella galleria di chirurgia, giocavo nell' obitorio, disegnavo sulle vecchie cartelle del pronto soccorso... L'ospedale era la mia chiesa, la mia scuola, la mia casa: l'ospedale era il mio posto sicuro, il mio santuario. Io amo stare qui! Mi correggo... Amavo stare qui... ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione iniziale)}}
 
*Imparavo a leggere nella galleria di chirurgia, giocavo nell'obitorio, disegnavo sulle vecchie cartelle del pronto soccorso. L'ospedale era la mia chiesa, la mia scuola, la mia casa: era il mio posto sicuro, il mio santuario. Io amo stare qui. Mi correggo... Amavo stare qui... ('''Meredith''',) {{NDR|riflessione finale)}}
 
==Episodio 24, ''Vivere o morire''==
*La vita dell'uomo è fatta di scelte: sì o no. Dentro o fuori. Su o giù. E poi ci sono le scelte che contano. Amare o odiare. Essere un eroe o essere un codardo. Combattere o arrendersi. Vivere o morire. Vivere o morire. Essere un eroe o un codardo. Combattere o arrendersi. Lo dirò di nuovo per essere sicuro che tu mi senta. La vita umana è fatta di scelte. Vivere o morire: questa è la scelta importate. E non sempre dipende da noi. ('''Derek''',) {{NDR|voce narrante all'inizio dell'episodio)}}
*Io ti amo, ti prego non morire... Non devi morire! Hai capito? Io non posso vivere senza di te! Se tu muori muoio anche io! ('''Meredith''') {{NDR|a Derek}}