Plutarco: differenze tra le versioni

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*{{NDR|[[Anassimandro]]}} Dice che la terra ha forma cilindrica e altezza corrispondente a un terzo della larghezza. Dice che quel che dall'eterno produce caldo e freddo si sparò alla nascita in questo mondo e che da esso una sfera di fuoco si distese intorno all'aria che avvolgeva la terra, come corteccia intorno all'albero: spaccatasi poi questa sfera e separatasi in taluni cerchi, si formarono il sole, la luna gli astri. Dice pure che da principio l'uomo fu generato da animali di altra specie.<ref name=Doxa>Da ''Doxa'' (opera generalmente attribuita a Plutarco ma di dubbia origine).</ref>
*Egli {{NDR|[[Anassimene]]}} sostiene che, solidificatasi l'aria, per prima si forma la terra la quale è molto piatta – e pertanto a ragione si mantiene sospesa nell'aria –: il sole, la luna, le altre stelle hanno il principio della nascita dalla terra. Afferma infatti che il sole è terra, la quale per la rapidità del movimento si è molto infocata ed è diventata incandescente.<ref name=Doxa/>
*I [[Giovinezza|giovani]] non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere.<ref>Citato in [[Michel de Montaigne]]; citato in Aa. Vv., ''Manuale di diagnostica per immagini, per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia'', Esculapio, Bologna, 2008, [http://books.google.it/books?id=OylyvtOodToC&pg=PA1 p. 1]. ISBN 978-88-7488-271-7</ref>
*La pittura è poesia slenziosa, e la poesia è pittura che parla.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dell'arte'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 12. ISBN 9788858018330</ref>
*Ma la [[Pesca (attività)|pesca]] con l'amo e le reti, per qualsiasi tipo di pesce, è chiaramente un colpevole atto di ghiottoneria e avidità da parte di chi desidera mangiare pesce; rappresenta inoltre un intorbidire le acque del mare, e un penetrare nelle sue profondità senza una buona ragione. [...] Infatti non soltanto tra gli [[Antico Egitto|Egizi]] e i Siriani, ma anche tra gli Elleni c'era un elemento di santità nell'astenersi dal mangiare pesce. Con l'aiuto della giustizia, penso che dovremmo respingere con orrore il lusso inutile del mangiare pesce.<ref>Da ''Dialoghi a tavola''; citato in Rynn Berry, ''Da Buddha ai Beatles: la vita e le ricette inedite dei grandi vegetariani della storia'', traduzione di Annamaria Pietrobono, Gruppo Futura – Jackson Libri, Bresso, 1996, p. 79. ISBN 88-256-1108-0</ref>