Civiltà romana: differenze tra le versioni

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*Gli antichi romani, appaiono inumani fino all'incredibile per gente come noi, formata dalla civiltà cristiana. Le loro grandi distrazioni sono le carneficine dei gladiatori, il loro piacere i massacri del circo. Le «belle domeniche» romane sono bagni di sangue. ([[Georges Roux]])
*I robusti Quiriti avevano la lingua sciolta, e quando si trattava di dir la loro non c'era verso di farli stare zitti. Questo, si può dire, è uno dei lati più caratteristici dell'indole romana. La maldicenza, sconfinata e ostinata, affondava le sue radici in un inveterato spirito di libertà; al popolo, provato in mille battaglie, si potevano imporre i sacrifici più duri, e, al campo, la più rigida disciplina; ma non di tenere la lingua a freno quando l'obbligo del silenzio sarebbe apparso inutili compressione e intollerabile oltraggio alla fierezza dei signori del mondo. L'''italum acetum'' è un prodotto vernacolo, che ha caratteri propri e inconfondibili; e la potenza del motteggio in Roma è infinita. ([[Ugo Enrico Paoli]])
*Il principale successo dei romani fu che riuscirono a creare un senso di identità, romanitas. Dal Portogallo all'Iraq, dalla Scozia alla Libia, su enormi estensioni territoriali i romani spinsero i popoli a convincersi di essere parte di una stessa cultura. A Londra siamo fortunati, abbiamo gente che parla trecento lingue diverse, è fantastico, ci arricchisce. Ma voglio che la nostra sia una città unita, voglio che abbia una identità condivisa, che sia leale alla comunità, che tutti parlino anche l'inglese, per capire i nostri valori. ([[Boris Johnson]])
*La civiltà romana ci appare oggi, nello scorcio dei secoli, come una civiltà essenzialmente urbana. Eppure non è così che gli stessi Romani erano soliti considerarsi. Per tutto il corso della loro storia, a dispetto delle smentite che i fatti fornivano loro, amarono considerarsi "contadini". ([[Pierre Grimal]])
*La potenza romana poggia sui costumi e gli uomini antichi. ([[Quinto Ennio]])