Roma: differenze tra le versioni

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*Oh! Roma!, patria dell'anima!, tu sei veramente la sola!, l'eterna! Al disopra d'ogni grandezza umana anche oggi... sotto qualunque degradazione! Il tuo risorgimento non può essere che una catastrofe da mettere a soqquadro il mondo! ([[Giuseppe Garibaldi]])
*Oh santa città di Roma, così amata da Dio, prediletta e privilegiata con sovrabbondanti doni di natura, di arte, di tradizioni, di religione e di grazia! possa tu in ogni tempo corrispondere alla tua preclara vocazione, in faccia al mondo ed al cospetto della Chiesa universale. Possa tu esprimere con la voce, con le opere, con gli esempi del popolo tuo nativo, squisitamente saggio e generoso, e di quanti dai vari punti d'Italia e del mondo qui convengono, esprimere — diciamo — la sostanza viva del Vangelo: che è annuncio di redenzione e di pace, presidio di vera civiltà, ornamento ed arricchimento della persona umana, delle famiglie e dei popoli. ([[Papa Giovanni XXIII]])
*Quando arrivai qui la settimana santa volgeva al termine. La folla straniera prossima a disperdersi riempiva ancora il corso e la piazza di Spagna. Roma ridiverrà se stessa soltanto alla partenza d'una folla che l'anima di una vita a lei estranea. Tuttavia il suo carattere è abbastanza profondo per liberarsi dal cerimoniale di questi giorni di festa; la sua severità assorbe le parole e le forme che le vengono prestate; i suoi edifici dai pesanti muri che anneriscono alle esalazioni d'un fiume melmoso, le sue strade lunghe e buie sembrano consigliare il raccoglimento nell'effusione del loro cupo corruccio. L'architettura ha quella pesantezza che esprime la potenza materiale, l'anima non si riflette da nessuna parte e le eleganze che lo stile del [[Rinascimento]] ha prodotto qua e là sembrano spaesate: ciò che colpisce è ora il monumento dello splendore cesariano, ora la casa irregolare del [[Medioevo]]. Se ci si allontana dal centro della città, si calcano, su un lastricato umido, delle vie deserte. Appena, di tanto in tanto, vi si incontra qualche «pifferaro», o un gruppo di scioperati che giocano alla «morra». Angusti giardini, ornati d'aranci che fioriscono nell'ombra, separano canove e rovine, o ci si può fermare su vaste piazze dove antichi palagi dormono sull'erba. La piazza di San Giovanni in Laterano offre la più nobile solitudine. ([[Octave Pirmez]])
*Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l'amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto. ([[Giacomo Leopardi]])
*Quest'è l'unico luogo della terra che dia materia maggiore a conoscere i legami che uniscono il vecchio mondo al mondo attuale; quest'è l'unico luogo, dove si possono più ampiamente meditare, e con profitto più grande, gli esemplari della bellezza nelle arti, e trarne quanto guadagno da esse è possibile alle speculazioni della filosofia. ([[Giuseppe Bianchetti]])