Carlo Goldoni: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Carlo Goldoni==
*Come l'[[appetito]] rende saporite le vivande! (da ''Le memorie'', a cura di Rosolino Guastalla, La Nuova Italia, 1933; attribuita anche a [[Paolo Mantegazza]])▼
*''Era di notte e non ci si vedea, | perché Marfisa avea spento il lume. | Un rospo colla spada e la livrea | faceva un minuetto in mezzo al fiume. | L'altro giorno è da me venuto Enea, | e m'ha portato un orinal di piume. | Cleopatra ha scorticato Marcantonio; | le femmine son peggio del demonio''. (da ''Il poeta fanatico'', III, 7)
*Ero avvocato; ero stato presentato al tribunale: si trattava ora di trovare i clienti. Tutti i giorni andavo al palazzo per vedere arringare i maestri in quell'arte e, intanto, mi guardavo bene attorno, sperando che il mio aspetto potesse risultare gradevole a qualche difensore il quale decidesse così di affidarmi una causa in appello. Infatti un avvocato novello non può brillare e farsi onore nei tribunali di prima istanza; solo nelle corti superiori si può fare sfoggio della propria scienza, della propria eloquenza, della propria voce e della propria abilità: quattro mezzi tutti ugualmente necessari affinché un avvocato, a Venezia, sia di primo rango. (dalle ''Memorie'', Libro I, capitolo XXIV)▼
*Il [[mondo]] è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere. (da ''La Pamela'')
*Io non sapea quasi cosa mi fare nel terzo (atto), venutomi in mente che sogliono codeste lusinghiere donne, quando vedono nei loro lacci gli amanti, aspramente trattarli, ho voluto dare un esempio di questa barbara crudeltà, di questo ingiurioso disprezzo con cui si burlano dei miserabili, che hanno vinti per mettere in orrore la schiavitù, che si procurano gli sciagurati e rendere odioso il carattere delle incantatrici sirene. La scena dello ''stirare'', allora quando la Locandiera si burla del cavaliere, che languisce, non muove gli animi a sdegno contro colei che, dopo averlo innamorato, l'insulta? Oh bello specchio agli occhi della gioventù! Dio volesse, che io medesimo cotale specchio avessi avuto per tempo, che non avrei veduto ridere del mio pianto qualche barbara locandiera. (citato in Gerolamo Bottoni, prefazione a ''La locandiera'')
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===Citazioni===
*Io vedo, che in Francia, in Inghilterra, in Italia e per tutto il mondo le donne ne sanno una più del diavolo! (atto III, scena III)
==''Memorie di Carlo Goldoni''==
===[[Incipit]]===
Nacqui a Venezia, l'anno 1707, in grande e bella abitazione, situata tra il ponte di Nomboli e quello di Donna
Giulio Goldoni, mio padre, era nato nella medesima città: tutta la sua famiglia però era di Modena
===Citazioni===
▲*Come l'[[appetito]] rende saporite le vivande!
*[...] e finalmente arrivammo a [[Udine]], che è la capitale del Friuli veneziano. [...] Quasi tutte le terre sono feudali, e dipendono dai rispettivi loro sovrani, ed ha inoltre il castello d'Udine una sala di parlamento nella quale gli Stati si adunano; singolar privilegio, che non esiste in verun'altra provincia dell'Italia. [...] La città è bellissima: le chiese sono ricchissimamente decorate, e le pitture di Giovanni d'Udine, scolare di Raffaello, ne fanno il principale ornamento. Vi è un luogo per il passeggio nel mezzo della città, sobborghi piacevoli, e contorni deliziosi. Il palazzo immenso ed i magnifici giardini di Passarean dei conti Manini, nobili veneziani, formano un soggiorno da monarca. ([[s:Memorie di Carlo Goldoni/Parte prima/XV|parte prima, capitolo XV]])
▲*Ero già avvocato
==[[Incipit]] di alcune opere==
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Benché sia maomettano,
Se brama il mio favor, parli italiano.</poem>
▲Nacqui a Venezia l'anno 1707, in grande e bella abitazione situata tra il ponte di Nomboli e quello di Donna Onesta, al canto di via di Cà Cent'anni, nella parrocchia di San Tommaso.<br>
▲Giulio Goldoni, mio padre, era nato nella medesima città: tutta la sua famiglia però era di Modena. Carlo Goldoni mio avo fece i suoi studi nel famoso collegio di Parma.
===''Monsieur Petiton''===
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*Carlo Goldoni, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Le smanie per la villeggiatura]'', in "Opere", Ugo Mursia editore, 1969.
*Carlo Goldoni, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Le virtuose ridicole]'', ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Lo scozzese]'', ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Lo speziale]'', ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Lo spirito di contradizione]'', in "Tutte le opere", a cura di Giuseppe Ortolani, I Classici Mondadori, 1955.
*Carlo Goldoni, ''[[s:Memorie di Carlo Goldoni|Memorie di Carlo Goldoni]] {{small|scritte dal medesimo per l'
*Carlo Goldoni, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Monsieur Petiton]'', ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Pamela maritata]'', in "Tutte le opere", a cura di Giuseppe Ortolani, I Classici Mondadori, 1955.
*Carlo Goldoni, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/goldoni/index.htm Pamela nubile]'', in "Commedie scelte", Edoardo Sonzogno Editore, Milano, 1890.
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