Ruggero Zangrandi: differenze tra le versioni

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*Dei vecchi esponenti politici che appoggiarono o non contrastarono il fascismo, [[Luigi Sturzo|Sturzo]] fu quello che ne comprese prima la natura reazionaria e, più ancora forse, vide il germe del disastro che recava in seno. In questa relativa preveggenza (è degli inizi del '23) Sturzo fu, però, fortemente condizionato dal Vaticano, che esercitò su di lui pressioni e ricatti, fino a costringerlo ad abbandonare, nel luglio '23, la direzione del P.P.<ref>Partito Popolare Italiano.</ref> e, nell'ottobre '24, l'Italia. (Appendice 1, p. 343)
 
*Salto a piè pari ciò che furono capaci di scrivere, nel corso del conflitto di Spagna, tra gli altri, inviati come Luigi Barzini senior, Indro Montanelli, Alberto Consiglio, Virgilio Lilli, Lamberti Sorrentino, Giovanni Artieri, Riccardo Forte., ecc. [...]<br>Mi limito per questo capitolo, a rammentare a mo' d'epigrafe le parole che [[Mario Missiroli]], un autore attento, misurato e cauto che aveva da difendere un passato e, più ancora, riuscì a salvaguardare, splendidamente, un avvenire di direttore di grandi quotidiani, seppe scrivere (''Raccolta'', giugno '40) in un articolo intitolato ''La guerra liberatrice'' che era tutto un atto di fede (di cattiva fede, evidentemente): "L'imperativo del Duce sarà gloriosamente attuato con una luminosa vittoria delle armi italiane: vinceremo perché è il Duce che ci guida!". (Appendice 4, pp. 414-415)
 
==Note==