Ruggero Zangrandi: differenze tra le versioni

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*[...], poterono intervenire ai Littoriali giovani fascisti ortodossi, giovani critici o dissidenti e anche non pochi giovani di sentimenti più o meno decisamente antifascisti i quali andavano anch'essi là, a discutere, per tentare di seminare, di compiere opera di propaganda per le proprie idee, non di rado per svolgere opera di provocazione. (cap. 7, p. 105)
 
*Con l'intervento dell'Italia nel conflitto, un elemento appare subito chiaro, sconcertante e, per molti aspetti, mortificante: che, mentre la Germania per due anni ancora [...], proseguì nei suoi strabilianti successi militari, accentuando l'impressione d'invincibilità, l'Italia subì, invece, fin dall'inizio e quasi ininterrottamente, rovesci altrettanto sensazionali e venne così ad assumere ben presto, malgrado l'originaria alleanza, il ruolo di un Paese quanto meno "protetto," praticamente dominato come tutti gli altri dell'Europa continentale, dal padrone nazista. (Compendio cronologico 6, p. 306)
 
*Dei vecchi esponenti politici che appoggiarono o non contrastarono il fascismo, [[Luigi Sturzo|Sturzo]] fu quello che ne comprese prima la natura reazionaria e, più ancora forse, vide il germe del disastro che recava in seno. In questa relativa preveggenza (è degli inizi del '23) Sturzo fu, però, fortemente condizionato dal Vaticano, che esercitò su di lui pressioni e ricatti, fino a costringerlo ad abbandonare, nel luglio '23, la direzione del P.P.<ref>Partito Popolare Italiano.</ref> e, nell'ottobre '24, l'Italia. (Appendice 1, p. 343)