Jared Diamond: differenze tra le versioni

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*I popoli nativi americani, dal punto di vista dei requisiti biologici necessari per diventare frutticoltori, erano esattamente uguali a quelli europei, e le mele selvatiche avevano le stesse caratteristiche sulle due sponde dell'Atlantico (tanto che i frutti che troviamo oggi al supermercato sono a volte ibridi di varietà europee e americane). La ragione per cui gli indiani non riuscirono a coltivare le mele sta nell'intero complesso di specie animali e vegetali che avevano a disposizione nel loro territorio: un insieme dallo scarso potenziale, responsabile della partenza ritardata dell'America nella corsa alla produzione di cibo. (VIII cap. p. 119)
*In Eurasia c'è una grande varietà di mammiferi terrestri, domesticabili o meno. [...] Questo per il semplice motivo che è la più estesa massa continentale del globo, e che contiene una grande varietà di ambienti naturali: dalle foreste pluviali tropicali ai deserti, dalle paludi alle praterie. [...] Un buon motivo per cui l'Eurasia ha fatto la parte del leone nella storia della domesticazione è quindi dato dalla sua ricchezza di specie di partenza, ricchezza che è stata minata dalle grandi estinzioni molto meno che altrove. (IX cap. 123-124)
*Quali sono le caratteristiche che fanno bollare un animale come intrattibile? [...] Non tutti gli erbivori vanno ugualmente bene: alcuni, come il koala, sono troppo schizzinosi per essere nutriti con efficienza. [...] Un animale domestico, per avere valore, deve crescere in fretta. Questo elimina dalla lista gorilla ed elefanti, anche se sono erbivori dalla dieta assai varia e non problematica. [...] L'uomo non gradisce che altri lo guardino mentre si accoppia; e così la pensano alcuni animali. Ecco perché, ad esempio, non siamo riusciti a domesticare i ghepardi, i più veloci tra gli animali terrestri, nonostante millenni di tentativi. [...] Qualsiasi animale di taglia sufficientemente grossa è in grado di uccidere un uomo: tra i responsabili di incidenti mortali abbiamo maiali, cavalli, cammelli e buoi. È però indubbio che certe specie sono molto più intrattabili di altre, e alcune sono inguaribilmente feroci. [...] Ovviamente gli animali più nervosi sono difficili da tenere in cattività. Messi in un recinto, sono presi dal panico; molti muoiono di paura o nel tentativo al di là della barriera. [...] Tutte o quasi le specie domesticate in passato hanno in comune tre caratteristiche: vivono in branchi, hanno una struttura gerarchica organizzata, e non sono rigidamente territoriali (cioè branchi diversi possono avere parti di territorio in comune). [...] È una struttura ideale per la domesticazione, perché gli uomini ci si possono inserire. [...] Però non tutte le specie dalla struttura sociale adatta sono automaticamente domesticabili. In primo luogo, molti animali sociali sono rigidamente territoriali e non si lasciano raggruppare: unire in uno stesso recinto due branchi con questa caratteristica è difficile quanto far convivere due felini adulti. [...] Infine, molti animali sociali (antilopi e cervidi, ancora una volta) non possiedono una gerarchia ben definita e non hanno la capacità istintiva di seguire un leader, umano o così sia. [...] In Eurasia era concentrato il maggior numero di mammiferi di grossa taglia domesticabili, molto più che negli altri continenti. (IX cap. pp. 128-133
*La conoscenza è potere. La [[scrittura]] è fonte di potere nelle società moderne, perché rende possibile trasmettere conoscenza meglio, più rapidamente e più lontano. (XII cap.)
*I re e i sacerdoti sumeri volevano che i caratteri cuneiformi servissero agli scribi per tenere il conto delle tasse, non al popolo per poetare e ordire complotti. Come dice [[Claude Lévi-Strauss]], la funzione principale della scrittura nel tempo antico era quella di «facilitare l'asservimento di altri esseri umani». (XII cap.)