Jared Diamond: differenze tra le versioni

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*L'agricoltura è un prerequisito necessario per arrivare alle armi, all'acciaio e alle malattie. (IV cap. p. 62)
*Un nomade può, di tanto in tanto, portare con sé più cibo di quanto non riesca a consumare in pochi giorni; ma alla lunga questa abbondanza non gli è utile perché non ha i mezzi per conservarla e custodirla. Un sedentario invece può immagazzinare molto cibo e fare la guardia perché non glielo rubino. Il surplus alimentare è essenziale per la nascita e la proliferazione di quelle figure sociali non dedite in permanenza alla produzione di cibo, figure che una popolazione nomade non può permettersi. (IV cap. p. 65)
*L'agricoltura e l'allevamento comparvero in modo spontaneo in poche aree del pianeta, con tempi assai diversi, e si diffusero da questi nuclei originari in due modi: tramite l'apprendimento delle tecniche da parte dei popoli confinanti, o con l'invasione da parte dei primi agricoltori – e anche questo avvenne in momenti assai diversi nelle varie parti del mondo. In alcune aree in cui le condizioni climatiche erano favorevoli, tuttavia, l'agricoltura non nacque mai spontaneamente, né fu portata in tempi preistorici, e l'uomo vi continuò a vivere per millenni come cacciatore e raccoglitore fino a quando non venne in collisione con il mondo moderno. I popoli che divennero agricoltori per primi, all'acciaio e alle malattie: da allora, la storia è stata una lunga serie di scontri impari tra chi aveva qualcosa e chi no. (V cap. p. 76)
*Negli ultimi 13 000 anni vivere di caccia e di raccolta è stato sempre più difficile, perché le specie su cui si può contare sono diventate (soprattutto gli animali) sempre meno numerose, o sono scomparse del tutto. [...] Quasi tutti i mammiferi di grossa taglia si sono estinti in America alla fine del Pleistocene; altri scomparvero dall'Eurasia e dall'Africa a causa di mutazioni climatiche o per colpa degli uomini, che erano diventati cacciatori sempre più numerosi e abili. Se anche si può discutere sul fatto che le estinzioni di massa spinsero americani, africani ed eurasiatici (dopo un bel po') nelle braccia dell'agricoltura, esistono casi recenti in cui le cose sono andate proprio così. I polinesiani, ad esempio, si diedero all'agricoltura intensiva solo dopo aver fatto altrettanto con le specie locali di uccelli su altre isole del Pacifico. I primi coloni sbarcati sull'Isola di Pasqua nel 500 d. C. si portarono appresso del pollame da allevare, ma non iniziarono a cibarsene prima di aver fatto fuori tutti gli uccelli selvatici e le focene del luogo. Qualcosa di simile, secondo alcuni studiosi, può essere accaduto nella Mezzaluna Fertile con il declino numerico delle gazzelle selvatiche locali, che erano la principale fonte di cibo dei cacciatori indigeni. (VI cap. p. 82)
*Il numero di calorie per ettaro fornite dalla coltivazione della terra è molto maggiore di quelle rese disponibili dalla caccia o dalla raccolta, e questo fa sì che più gente possa vivere nello stesso luogo. D'altra parte, l'aumento della densità umana durante il tardo Pleistocene è un fatto accertato comunque, dovuto ai progressi tecnologici che accrebbero l'efficienza nel procacciarsi il cibo. L'agricoltura si avvantaggiò di questa situazione, perché riusciva a nutrire un maggior numero di persone in modo più efficiente. (VI cap. p. 83)
*La conoscenza è potere. La [[scrittura]] è fonte di potere nelle società moderne, perché rende possibile trasmettere conoscenza meglio, più rapidamente e più lontano. (XII cap.)
*I re e i sacerdoti sumeri volevano che i caratteri cuneiformi servissero agli scribi per tenere il conto delle tasse, non al popolo per poetare e ordire complotti. Come dice [[Claude Lévi-Strauss]], la funzione principale della scrittura nel tempo antico era quella di «facilitare l'asservimento di altri esseri umani». (XII cap.)