Giampiero Mughini: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Zdeněk Zeman]]}} [...] grande allenatore ma anche un impagabile cabarettista quando si tratta di lanciare veleno anti-Juve.<ref>da ''Libero'' del 23 agosto 2012, trascrita su ''[http://juvemania.it/mughini-giustizia-sportiva-al-rovinio/ Mughini "Giustizia sportiva al rovinìo"]''</ref>
*[[Beppe Grillo|Grillo]]? È un miliardario che si veste da baracconato e va gridando pezzenterie. Sono totalmente insensibile a Grillo, come i film che non mi piacciono e non guardo. Di lui non mi arriva nulla, sento solo una gran fanfaronata molto furbetta. Non penso che creda alle cose che dice, come il voler prendere il cento per cento. Ormai Grillo è una macchinetta, metti una moneta ed esce una nenia, come aver messo un gettone in un jukebox.<ref name=zanzara>Dalla trasmissione radiofonica ''La Zanzara'', Radio 24; citato in Gisella Ruccia, ''[http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/03/11/mughini-grillo-milionario-che-si-veste-da-baracconato-e-grida-pezzenterie/224304/#commenti-mobile Mughini: "Grillo? Milionario che si veste da baracconato e grida pezzenterie"]'', ''Tv.Ilfattoquotidiano.it'', 11 marzo 2013.</ref>
*[...], il 7 luglio {{NDR|1943}}, a poche ore dallo sbarco alleato in Sicilia, Interlandi affonda nuovamente il fioretto, questa volta dalla prima pagina del «Tevere». Contro chi? Contro [[Vittorio Cramer]]. E chi diavolo è Cramer? È l'annunciatore radiofonico del bollettino di guerra, un ebreo. La qual cosa a Interlandi non va proprio giù, la prende come un indebolimento della volontà di guerra, uno sconciare l'identità nazionale. Il suo corsivo è talmente spropositato da mandare su tutte le furie Fernando Mezzasoma, il direttore generale per il servizio della stampa italiana, che, appena presa in mano la copia del «Tevere», telefona a Interlandi ad abbaiargli se è quello il momento di prendersela con un annunciatore radiofonico perché ebreo.<ref>Da ''A via della Mercede c'era un razzista'', RCS Rizzoli Libri, Milano, 1991, ISBN 88-17-84100-5, p. 185.</ref>
*Il governatore di [[New York]] [Eliot Spitzer] è stato un gran bugiardo e un grande ipocrita, certo che per questo andava punito. Ma solo per questo. Perché per il resto l'andare a puttane è affare strettamente privato, e ognuno ne risponde (se vuole) alla propria coscienza, eventualmente alla propria donna.<ref name=Apologo1/>
*Il [[pornografia|porno]] è una cosa seria. È molto più seria di quanto dicano e io potrei tranquillamente tenere lezioni all'università. È arte pura. [...] In occasione dell'Isola dei Famosi un brillante giornalista italiano ha parlato della [[masturbazione]] come fosse una malattia, invece è una di quelle cose che Dio ci ha dato e di cui gli siamo grati. Anche io mi masturbo davanti a un film porno. Chi non l'ha mai fatto è un degenere, anche se li guardo solo per completare la ricchezza del mio patrimonio conoscitivo.<ref>Dalla trasmissione radiofonica ''La Zanzara'', Radio 24; citato in [http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11773414/Giampiero-Mughini---Il-porno.html ''Giampiero Mughini: "Il porno è una cosa seria. Chi non si masturba è un degenere. Ho una collezione di 20 cassette hard"''], ''Libero quotidiano.it'', 30 marzo 2015.</ref>
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*{{NDR|Sulla Juventus}} [...] la squadra che un italiano su tre considera la sua "fidanzata" ideale e mentre gli altri due italiani su tre la reputano invece il Male Assoluto.<ref name=dagonove>Da ''[http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/nove-anni-fa-juve-distrutta-serie-nostri-campioni-zambrotta-100540.htm Nove anni fa. La Juve distrutta è in Serie B]'', ''Dagospia.com'', 14 maggio 2015.</ref>
*[[Mani pulite]] fu un regolamento di conti mafioso. Uccise il Psi, la [[Democrazia Cristiana|Dc]] e gli altri partiti che avevano costruito la democrazia italiana; così vennero fuori l'[[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Msi]], la [[Lega Nord|Lega]] e un partito costruito dagli impiegati di Publitalia. Il crollo culturale è evidente.<ref>Dall'intervista di Aldo Cazzullo, ''[http://www.corriere.it/cronache/18_marzo_25/mughini-parigi-pave-polizia-craxi-50f47fa8-2fa1-11e8-8bb6-779994a184b2.shtml Mughini: «A Parigi nel ‘68 tiravo pavé sulla polizia, poi mi innamorai di Craxi»]'', ''Corriere.it'', 24 marzo 2018.</ref>
*Per molti anni ha scritto a mano, secco e perentorio, con una penna stilografica Parker nera a inchiostro verde, l'inchiostro poi prediletto da Palmiro Togliatti, e tenendosi sulle ginocchia il figlio Cesare, avvolti entrambi in una nube di fumo, il fumo di qualcuna delle cento sigarette che [[Telesio Interlandi|Interlandi]] padre consuma in un giorno. Da alcuni anni ha preso invece a usare la Olivetti rossa. Batte lentamente, con l'indice della mano destra coadiuvato solo di tanto in tanto dall'indice della mano sinistra. Finisce comunque rapidamente, come sempre. Secco e perentorio. È di quelli che hanno inventato il giornalismo moderno, quel fraseggiare scarno, essenziale, che mira subito al cuore dell'argomento. Sin dalla fine degli anni Venti, Leo Longanesi, che se ne intendeva più di chiunque altro, aveva scritto che di giornalisti pari a Interlandi il fascismo non ne aveva.<ref>Da ''A via della Mercede c'era un razzista'', RCS Rizzoli Libri, Milano, 1991, ISBN 88-17-84100-5, p. 14.</ref>
*Poche cose sono certe e continuative nella [[storia]] dell'[[umanità]] come l'andare a puttane. Tolgo di mezzo subito un possibile equivoco. Non sono un praticante della cosa. Non ci vado adesso né ci andavo a venti o trent'anni, salvo in un paio di occasioni di cui la sola emozione che ricordo è la noia.<ref name=Apologo1/>
*{{NDR|La [[prostituzione]]}} Quella che [[Leonardo Sciascia]] definiva il più innocente dei peccati capitali.<ref name=Apologo1>Dall'apologo ''[http://web.archive.org/web/20080321225848/http://notizie.tiscali.it/giampieromughini/articoli/marzo/scappatelle_squillo_999.html Scappatelle con le squillo? Un fatto privato]'', ''Tiscali.it''.</ref>
*Una foto di prima pagina ci fa sapere che a Macallè è sorta la sede del Guf.<br>È per l'appunto il tempo dell'imbecille coloniale, così come più tardi sarà il tempo dell'imbecille neorealista, e, via via che ci avviciniamo agli anni nostri, dell'imbecille terzomondista, dell'imbecille operaista, dell'imbecille pacifista, dell'imbecille ecologico. Ogni epoca ha i suoi di imbecilli, e se li tiene preziosi.<ref>Da ''A via della Mercede c'era un razzista'', RCS Rizzoli Libri, Milano, 1991, ISBN 88-17-84100-5, p. 133.</ref>
*{{NDR|Sulla Juventus}} Una squadra che è tornata ad essere l'orgoglio del calcio italiano alla faccia di tutti i club "Juve merda" disseminati per lo stivale. Una squadra che è una scuola del carattere, uno stemma, un brand. L'unico brand italiano del 1930 tuttora in voga.<ref name=dagonove/>
*[[Roberto Vecchioni|Vecchioni]]? Sulla [[Sicilia]] ha fatto benissimo, io l'ho detto non so quante volte che odio la Sicilia. Che sentimento vuoi provare quando vedi l'assemblea regionale? E poi è chiaro che Vecchioni ha pronunciato quelle parole perché prova un sentimento di amore-odio. Leonardo Sciascia diceva: mi alzo delle mattine e penso della Sicilia ciò che ne pensa la Liga Veneta. La Sicilia è la terra dove è sepolta mia madre, io dico che la odio. Ma si deve capire l'intensità di questo sentimento. Guardate l'assemblea regionale siciliana, che sentimenti puoi provare?<ref>Dal programma radiofonico ''La Zanzara'', ''Radio 24''; citato in ''[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/cronaca/15_dicembre_11/siciliano-mughini-da-manforte-vecchioni-le-frasi-sicilia-ha-fatto-bene-io-odio-ede57dae-a037-11e5-8a29-067d1ea8259f.shtml?cmpid=SF020103COR Il siciliano Mughini dà manforte a Vecchioni: «Le frasi sulla Sicilia? Ha fatto bene, io la odio»]'', ''Corrieredelmezzogiorno.corriere.it'', 11 dicembre 2015.</ref>
 
==''A via della Mercede c'era un razzista''==
*Per molti anni ha scritto a mano, secco e perentorio, con una penna stilografica Parker nera a inchiostro verde, l'inchiostro poi prediletto da Palmiro Togliatti, e tenendosi sulle ginocchia il figlio Cesare, avvolti entrambi in una nube di fumo, il fumo di qualcuna delle cento sigarette che [[Telesio Interlandi|Interlandi]] padre consuma in un giorno. Da alcuni anni ha preso invece a usare la Olivetti rossa. Batte lentamente, con l'indice della mano destra coadiuvato solo di tanto in tanto dall'indice della mano sinistra. Finisce comunque rapidamente, come sempre. Secco e perentorio. È di quelli che hanno inventato il giornalismo moderno, quel fraseggiare scarno, essenziale, che mira subito al cuore dell'argomento. Sin dalla fine degli anni Venti, Leo Longanesi, che se ne intendeva più di chiunque altro, aveva scritto che di giornalisti pari a Interlandi il fascismo non ne aveva.<ref>Da ''A via della Mercede c'era un razzista'', RCS Rizzoli Libri, Milano, 1991, ISBN 88-17-84100-5, (p. 14.</ref>)
*Una foto di prima pagina ci fa sapere che a Macallè è sorta la sede del Guf.<br>È per l'appunto il tempo dell'imbecille coloniale, così come più tardi sarà il tempo dell'imbecille neorealista, e, via via che ci avviciniamo agli anni nostri, dell'imbecille terzomondista, dell'imbecille operaista, dell'imbecille pacifista, dell'imbecille ecologico. Ogni epoca ha i suoi di imbecilli, e se li tiene preziosi.<ref>Da ''A via della Mercede c'era un razzista'', RCS Rizzoli Libri, Milano, 1991, ISBN 88-17-84100-5, (p. 133.</ref>)
*[...], il 7 luglio {{NDR|1943}}, a poche ore dallo sbarco alleato in Sicilia, Interlandi affonda nuovamente il fioretto, questa volta dalla prima pagina del «Tevere». Contro chi? Contro [[Vittorio Cramer]]. E chi diavolo è Cramer? È l'annunciatore radiofonico del bollettino di guerra, un ebreo. La qual cosa a Interlandi non va proprio giù, la prende come un indebolimento della volontà di guerra, uno sconciare l'identità nazionale. Il suo corsivo è talmente spropositato da mandare su tutte le furie Fernando Mezzasoma, il direttore generale per il servizio della stampa italiana, che, appena presa in mano la copia del «Tevere», telefona a Interlandi ad abbaiargli se è quello il momento di prendersela con un annunciatore radiofonico perché ebreo.<ref>Da ''A via della Mercede c'era un razzista'', RCS Rizzoli Libri, Milano, 1991, ISBN 88-17-84100-5, (p. 185.</ref>)
 
==[[Incipit]] de ''La collezione''==