Franz Krauspenhaar: differenze tra le versioni

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*''Cupo tempo. Quando bimbo | guardavo la tivù. Ero bimbo come | un uccello pallido, nel sole scuro. | I capelli di mia madre, di quel biondo | per dolciumi di miele. Era tempo vero.'' (da ''Franzwolf, un'autobiografia in versi'', p. 59)
 
*Mantenere una disperazione tutto sommato funzionale. A quello che si scrive. Siamo tutti infelici, per me è chiaro. La felicità è un prodotto dell'entertainment, come il cinema 3D. Quanto si può essere felici? Per poco: diciamo per il tempo necessario a [[eiaculazione|eiaculare]] dentro la donna che ami. Per il resto Dio ci ha scampati di una felicità perdurante. Sarebbe insostenibile, lo sappiamo anche se non possiamo provarlo. È sciocca la felicità, e ancor più sciocca è la sua ricerca. (da ''1975'', cap. 1, p. 1)
 
*È sempre il caso di appassionarsi a qualcosa. Il nostro strano mondo ha bisogno di passione, che si chiama così non solo perché passa, ma anche perché soffre. In questo, nella fine e nella sofferenza c'è il vulnus, il centro. Qualcosa che riesce a nominarsi amore, qualche volta. Se non passa così velocemente, se progredisce, se dura. (da ''La passione del calcio'', cap. 1, p. 1)