Miguel de Cervantes: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Don Chisciotte a Sancho}} [...] siccome non sei esperto delle cose del mondo, tutto ciò che è un po' difficile ti pare impossibile [...]. (XXIII; 2007)
*— Non fugge chi si ritira<ref>{{Cfr}} quanto detto ''supra'' da Sancho: «[...] ritirarsi non è fuggire [...]».</ref> — rispose Don Chisciotte; — perché devi sapere, Sancio, che il valore non basato sulla prudenza si chiama [[temerarietà]]<ref>{{Cfr}} quanto detto ''supra'' da Sancho: «[...] fra i due estremi, codardia e temerità [...].»</ref> e le prodezze del temerario meglio vanno attribuite alla buona fortuna che al suo coraggio. (XXVIII; 2007)
*{{NDR|Don Chisciotte a Sancho}} [[Asino]] sei, asino sarai e asino finirai quando si compirà il corso di tua vita; perché ritengo che prima questa giungerà al suo ultimo termine che tu t'accorga e comprenda d'essere una bestia. {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} (XXVIII; 2007)
*{{NDR|Don Chisciotte}} [...] non v'ha padre o madre a cui paiano brutti i [[figlio|figli]]; il quale inganno più spesso si riscontra fra coloro che esibiscono i parti del loro ingegno. (XXVIII; 2007)
*{{NDR|Sancho}} [...] a quanto ho sentito dire dal mio signore, più vale il buon nome che le ricchezze. (XXX; 2007)
*{{NDR|Don Chisciotte a Sancho}} [...] nuovo buffone e vecchio imbecille [...]. {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} (XXXII; 2011)
*{{NDR|Duca}} La [[caccia]] è un'immagine della guerra: vi si usano stratagemmi, astuzie, insidie per vincere senza averne danno, il nemico; vi si soffrono freddi intensissimi e calori insopportabili; vi si hanno in dispregio l'ozio e il sonno, le forze di chi la pratica vi acquistano nuovo vigore e agilità le membra; insomma, è un esercizio che può farsi senza danno d'alcuno e con diletto di molti. (XXXIV; 2007)
*{{NDR|Sancho}} — Signora, dove c'è [[musica]] non ci può essere cosa cattiva. (XXXIV; 2007)
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*{{NDR|Don Chisciotte}} [...] a me sembra che il [[Traduzione|tradurre]] da una lingua in un'altra [...] sia come guardare gli arazzi fiamminghi da rovescio, ché, sebbene le figure si vedano, sono però piene di filamenti che le fanno confuse sì che non appaiono nitide e a vivi colori come da diritto. (LVII; 2007)
*{{NDR|Don Chisciotte}} — La [[libertà]], Sancio, è uno dei più preziosi doni che i cieli abbiano mai dato agli uomini; né i tesori che racchiude la terra né che {{Sic|cuopre}} il mare sono da paragonare ad essa; per la libertà, come per l'onore, si può e si deve mettere a repentaglio la vita; la schiavitù invece è il peggiore dei mali che agli uomini possono toccare. (LVIII; 2007)
*{{NDR|Don Chisciotte}} — È possibile, Sancio, che ci sia uno in tutto l'orbe terraqueo il quale non affermi che sei stupido e di stupidaggini foderato, con in più non so quali frange di maligno e di birbante? {{NDR|[[Insulti dai libri|insulto]]}} (LVIII; 2007)
*{{NDR|Sancho}} [...] fino alla morte, tutto è vita [...]. (LIX; 2011)
*{{NDR|Don Chisciotte}} Io, Sancio, nacqui per vivere morendo, e tu per morire mangiando. (LIX; 2007)