Michael Crichton: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 58:
 
*«Proviamo dunque, per trasmettere il nostro segnale, a scartare la fisica e a ricorrere alla biologia. Proviamo a creare un sistema di comunicazioni che non diminuisce con la distanza ma che, anche a milioni di chilometri, conserva la stessa potenza che aveva all'origine.<br>«In breve, cerchiamo un organismo che possa portare il nostro messaggio. L'organismo si riprodurrà da solo, costerà poco e potrà essere ottenuto in un numero pressoché infinito di esemplari. Per qualche dollaro se ne potrebbero produrre miliardi, da inviare nello spazio in tutte le direzioni. Organismi robusti, ovviamente, capaci di svilupparsi, riprodursi, dividersi, nonostante i rigori dello spazio. In due o tre anni la galassia ne ospiterebbe un numero infinito: in viaggio in tutte le direzioni, in attesa di venire a contatto con una forma di vita.<br>«E quando questo si verificasse? Ogni singolo organismo avrebbe il potenziale per svilupparsi in un organo completo, o in un completo organismo. Essi comincerebbero, al primo contatto con la vita, a crescere fino a trasformarsi in un completo meccanismo in grado di comunicare. Sarebbe come sparpagliare nello spazio un miliardo di cellule cerebrali, ciascuna delle quali capace di trasformarsi, nelle giuste circostanze, in un cervello completo. Allora il cervello appena cresciuto si rivolgerebbe alla cultura nuova, informandola della presenza dell'altra e spiegando in qual modo si potrebbe venire a contatto.» (Quarto giorno - ''Diffusione'', cap. 22 - ''L'analisi'', pp. 263-64) {{NDR|la teoria di Samuels dell'Organismo Messaggero}}
 
*« Be', mentre ero da Al mi sentivo bene. Mi girava un po' la testa e mi doleva lo stomaco, ma tutto sommato mi sentivo bene. Al e io eravamo seduti nell'ufficio, sa, a chiacchierare, e a un tratto lui grida: « Oh Dio, la mia testa! » Salta su e corre fuori, e cade per terra. Proprio là in mezzo alla strada, senza una parola. « Be', non sapevo che cosa pensare. Ho immaginato che avesse avuto un attacco di cuore, o un colpo, ma era piuttosto giovane, Al, per una cosa simile, e insomma gli sono corso dietro. Solo che lui era morto. Allora... hanno cominciato a uscire tutti. La prima, se non sbaglio, è stata la signora Langdon: la vedova Langdon. E poi non ricordo più bene, tanti erano. Correvano fuori come se avessero il demonio alle calcagna. E si portavano le mani al petto e cadevano per terra, come se fossero scivolati. Solo che dopo non si rialzavano più. E nessuno diceva una parola. » « Lei che cosa ha pensato? » « Non sapevo che cosa pensare. Non avevo mai visto una cosa simile. Avevo una gran fifa, glielo confesso, ma cercavo di stare calmo. Naturalmente non ci sono riuscito. Il cuore mi balzava in petto come una cavalletta, e mi sentivo mancare il respiro. Avevo una paura del diavolo. Credevo che fossero morti tutti. Poi ho sentito piangere il bambino, e allora ho capito che non potevano essere morti tutti. [...]» (Quarto giorno - ''Diffusione'', cap. 22 ''L'analisi'', p. 270)
 
*« Incredibile, » disse Stone con un filo di voce. « Nessuno spreco. Non ha bisogno di terreni. Si sviluppa in presenza di carbonio, ossigeno e luce solare. Punto e basta. » « Speriamo che non sia troppo tardi, » disse Leavitt, guardando ansiosamente il monitor sopra il quadro dei comandi del calcolatore. Stone annuì. « Se quest'organismo trasforma veramente la materia in energia, e l'energia in materia direttamente – allora funziona come un piccolo reattore. » « E lo scoppio di una bomba atomica... » (Quarto giorno - ''Diffusione'', cap. 24 ''Valutazione'', p. 283)
 
*Thomas Waldren, il neurofisiologo, un giorno aveva osservato, scherzando, che la principale differenza tra il cervello umano e quello dello [[scimpanzè]] consisteva nel fatto che « noi siamo capaci di usare lo scimpanzè come animale sperimentale e non viceversa». (Quarto giorno - ''Diffusione'', cap. 25 ''Willis'', p. 290)
 
*Sulla pelle, nell'aria, nei polmoni, nell'intestino e persino nel sistema circolatorio c'erano centinaia di virus e batteri diversi. Erano tutti, in potenza, micidiali, ma con gli anni l'uomo si era adattato, e solo qualcuno di essi riusciva ancora a provocare una malattia.<br>Tutto questo rappresentava una situazione in delicato equilibrio. Se in questa situazione si introduceva un nuovo farmaco capace di uccidere ''tutti'' i batteri, si rischiava di sconvolgere l'equilibrio e di distruggere il lavoro evolutivo di secoli, aprendo così la strada alla superinfezione, il problema dei nuovi organismi portatori di nuove malattie. [...] A un uomo si era enfiato il corpo, da capo a piedi, una mostruosa enfiagione durata fino a quando un edema polmonare non lo aveva soffocato. Un altro era caduto in preda a un organismo che gli aveva distrutto lo stomaco in poche ore. Un terzo era stato colpito da un virus che gli aveva ridotto il cervello in poltiglia. (Quarto giorno - ''Diffusione'', cap. 26 ''Il sigillo'', pp. 305-06)
 
*«''Ma che cosa succede quando il bambino smette di frignare?''»<br>Stone lo guardò fisso, senza dir niente.<br>«Insomma,» riprese Hall, «prima o poi quel bambino doveva pur smettere di piangere. Non poteva piangere in eterno. Prima o poi doveva fermarsi, e allora il suo equilibrio acido-basico sarebbe tornato alla normalità. E il bambino sarebbe ridiventato vulnerabile ad Andromeda.»<br>«Giusto.»<br>«Ma non è morto.»<br>«Forse qualche rapida forma d'immunità... »<br>« No. Impossibile. Ci sono solo due spiegazioni. Quando il bambino smetteva di frignare, o il microrganismo non c'era più – era stato spazzato via, sospinto dal vento - oppure...»<br>«Cambiato,» disse Stone.<br>«Mutato.» «Sì. Mutato in una forma non infettiva. E forse continua a mutare. Adesso non è più nocivo per l'uomo, ma corrode le guarnizioni di gomma.» (Quarto giorno - ''Diffusione'', cap. 28 ''La prova'', p. 316)
 
==''Il mondo perduto''==