I fratelli Karamazov: differenze tra le versioni

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*Vi sono tre forze, tre sole forze sulla Terra in grado di vincere e incatenare per sempre la coscienza di questi esseri miseri e ribelli, per garantire loro la [[felicità]]: il miracolo, il mistero e l'autorità. Tu rifiutasti la prima, la seconda e la terza, dando così l'esempio. (Ivàn/Il grande inquisitore: cap. V, 1994, p. 356)
*È mai possibile che tu abbia supposto [...] che, seguendoti, anche l'uomo sarebbe rimasto con Dio, senza bisogno di miracoli! Ma tu non sapevi che non appena l'uomo avesse rinnegato il [[miracolo]] avrebbe rinnegato anche Dio poiché l'uomo non cerca tanto Dio quanto i miracoli. E, non avendo la forza di rinunciare ai miracoli, l'uomo si creerà nuovi miracoli, suoi propri, e si inchinerà ai prodigi di un guaritore e alle stregonerie di una fattucchiera. (Ivàn/Il grande inquisitore: cap. V, 1994, p. 356)
*Tu non scendesti dalla [[Croce cristiana|croce]] quando, per schernirti e per deriderti, ti gridavano: "Scendi dalla croce e allora crederemo che sei tu". Tu non scendesti perché ancora una volta non volesti rendere schiavo l'uomo con un miracolo e bramavi una fede libera, non fondata sul miracolo. Bramavi un amore libero e non il servile fervore di uno schiavo dinanzi al potente che l'atterisce per sempre. Ma anche qui tu hai tenuto troppo in conto gli uomini poiché essi sono di certo degli schiavi. (Ivàn/Il grande inquisitore: cap. V, 1994, pp. 356-357)
*Ti giuro, l'uomo è stato creato più debole e più vile di quanto tu pensassi! Può forse eguagliarti in ciò che hai fatto? Stimandolo tanto, hai agito come se cessassi di averne compassione perché troppo hai preteso da lui, e chi ha fatto questo: Colui che l'amava più di se stesso! Se lo avessi stimato di meno, avresti preteso anche meno da lui, perché più lieve sarebbe stato il suo fardello. (Ivàn: cap. V, 1994, p. 357)
*E così inquietudine, sgomento e infelicità sono l'attuale sorte degli uomini dopo che tu hai sofferto tanto per la loro libertà! (Ivàn/Il grande inquisitore: cap. V, 1994, p. 357)