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====''La battaglia di Armaghedon''====
*{{NDR|Sull'[[America]]}} La persona riflessiva e imparziale non può aver dubbi che le peculiari circostanze della scoperta di questo continente e della edificazione di questa nazione sul suo vergine suolo, il respirare la sua aria di libertà e lo sviluppo delle sue meravigliose risorse, sia stato un passo nel corso della divina provvidenza. (p. 123)
*A quale alunno americano non è stata indicata la possibilità di diventare un giorno presidente del paese? Infatti, tutte le realizzazioni di grandi uomini di ogni livello e condizione sono state viste come future possibilità di tutti i giovani americani. Nulla nello spirito delle sue istituzioni ha mai frenato tale ambizione; ma, al contrario, è sempre stata stimolata e incoraggiata. (p. 125)
*Il pericolo è il sistema cattolico – romano. Tuttavia questo pericolo non è generalmente percepito, poiché Roma sta compiendo qui le sue conquiste con l’arte dell’astuzia e semplici lusinghe. Ella professa grande ammirazione per le libere istituzioni e l’autogoverno degli Stati Uniti; corteggia e lusinga gli “eretici” protestanti che formano una così larga proporzione della popolazione intelligente, ed ora li chiama i suoi “fratelli separati”, per i quali ha un “affetto imperituro”; e tuttavia, allo stesso tempo, pone le sue viscide mani sul sistema della scuola pubblica, che è ansiosa di trasformare in un agente della futura espansione delle sue dottrine e della sua influenza. (p. 126)
*Il [[Comunismo]] propone un sistema sociale in cui ci saranno i beni in comune; in cui tutta la proprietà sarà posseduta in comune e gestita nell’interesse generale e tutti i profitti del lavoro saranno dedicati al benessere generale – “per ciascuno secondo il suo bisogno.” [...] Commenteremo alcuni lineamenti del Comunismo (vedere Socialismo), ma nell’insieme è alquanto impraticabile. Una tale disposizione andrebbe probabilmente bene per i cieli, dove tutti sono perfetti, puri e buoni e dove regna l’amore; ma un momento di riflessione dovrebbe provare ad ogni uomo di giudizio e di esperienza che nella presente condizione del cuore degli uomini un tale schema è completamente impraticabile. La tendenza sarebbe di rendere tutti improduttivi. Avremmo presto competizione per chi possa fare il minore e peggior lavoro; e la società ben presto scivolerebbe nella barbarie e nell’immoralità, tendendo alla rapida estinzione della specie. (p. 429)
* Nel linguaggio simbolico della Rivelazione, la Rivoluzione Francese fu veramente un “gran terremoto” – uno shock sociale così grande che tutta la “Cristianità” tremò finché non fu passato; e quella terribile e improvvisa esplosione della rabbia di una sola nazione, solo un secolo fa, può dare un’idea della furia della veniente tempesta, quando la rabbia di tutte le nazioni adirate farà saltare i legami della legge e dell’ordine e causerà un regno di anarchia universale. Si dovrebbe ricordare, inoltre, che quella calamità accadde in ciò che fu allora il medesimo cuore della Cristianità, nel centro di ciò che era considerata come una delle nazioni più completamente cristiane, la nazione che per mille anni era stato il principale sostegno del Papato. Una nazione ebbra del vino di false dottrine di Babilonia su chiesa e stato, e a lungo incatenata dal clericalismo e dalla superstizione, ha vomitato il suo veleno e sfogato la forza della sua rabbia impazzita. In effetti la Rivoluzione Francese sembra sia menzionata dal nostro Signore nella sua Rivelazione a Giovanni in Patmos quale preludio e illustrazione della grande crisi che ora si avvicina. (p. 482)
*La Rivoluzione Francese fu la lotta di una misura di luce contro le tenebre grezze, dello spirito vitalizzante della libertà contro una oppressione da lungo stabilita e di una misura di verità contro vecchi errori e vecchie superstizioni, a lungo incoraggiati e nutriti dai poteri civile ed ecclesiastico per accrescere se stessi e opprimere il popolo. (p. 485)
*Il corso del Padre Celeste contro Satana è stato di consentirgli di prendere la sua strada, eccetto quando ciò sarà in conflitto con il piano divino, e in modo tale da controllare i suoi malvagi disegni, usandoli nel sostegno del piano divino. Quindi Satana, benché conosca la Bibbia da lungo tempo, non ne ha capito che ben poco, per la stessa ragione per cui non l’ha capita neppure l’uomo; poiché scritta in parabole, simboli e figure di linguaggio. Ed ora che queste cose devono essere capite, il loro intendimento è limitato a coloro che hanno la guida dello Spirito santo, il quale, come il nostro Signore promise “vi guiderà nella verità”, ma che il mondo non può ricevere. Satana non possiede lo Spirito santo e non ne riceve la guida, e di conseguenza molto della Parola divina è per lui sciocchezza. Ma senza dubbio ne ha compreso almeno quanto ne ha compreso il mondo, così che – “il segreto dell’Eterno è rivelato a quelli che lo temono.” (Salmo 25:14) Possiamo presumere, di conseguenza, che i suoi rappresentanti, gli angeli caduti, sono con frequenza presenti a piccole conferenze e studi biblici, ecc., del vero popolo consacrato di Dio, per apprendere qualcosa del piano divino. (p. 550)
 
===Citazioni su Charles Taze Russell===