Pellegrino Artusi: differenze tra le versioni

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*Una volta si diceva che la [[minestra]] era la biada dell'uomo. ([[s:Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene/Minestre|Minestre]])
*Il troppo salato è il peggior difetto delle vivande. ([[:s:Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene/Umidi/255. Fricandò|Umidi; 255, ''Fricandò'']])
*Non crediate che io abbia la pretensione d'insegnarvi a far le [[polpetta|polpette]]. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano. ([[:s:Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene/Umidi/314. Polpette|Umidi; 314, ''Polpette'']])
*La gran questione dei Bianchi e dei Neri che fece seguito a quella dei Guelfi e dei Ghibellini e che desolò per tanto tempo l'Italia, minaccia di riaccendersi a proposito dei tartufi, ma consolatevi, lettori miei, che questa volta non ci sarà spargimento di sangue; i partigiani dei bianchi e dei neri, di cui ora si tratta, sono di natura molto più benevola di quei feroci d'allora. Io mi schiero dalla parte dei bianchi e dico e sostengo che il ''tartufo nero'' è il peggiore di tutti; gli altri non sono del mio avviso e sentenziano che il nero è più odoroso e il bianco è di sapore più delicato: ma non riflettono che i neri perdono presto l'odore. I bianchi di Piemonte sono da tutti riconosciuti pregevoli, e i bianchi di Romagna, che nascono in terreno sabbioso, benché sappiano d'aglio, hanno molto profumo. ([[s:Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene/Erbaggi e legumi/408. Tartufi alla bolognese, crudi, ecc.|Erbaggi e legumi; 408, ''Tartufi alla bolognese, crudi, ecc.'']])
*A tutti è nota la natura calida di questo cibo, quindi mi astengo dal parlarne perché potrei dirne delle graziose. Pare che i tartufi venissero per la prima volta conosciuti in Francia nel Périgord sotto Carlo V. Io li ho conservati a lungo nel seguente modo, ma non sempre mi è riuscito: tagliati a fette sottili, asciugati al fuoco, conditi con sale e pepe, coperti d'olio e messi al fuoco per far loro alzare il bollore. Da crudi si usa tenerli fra il riso per comunicare a questo il loro profumo. ([[s:Scienza in cucina e l'arte di mangiar bene/Erbaggi e legumi/408. Tartufi alla bolognese, crudi, ecc.|Erbaggi e legumi; 408, ''Tartufi alla bolognese, crudi, ecc.'']])