William Rowan Hamilton: differenze tra le versioni

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[[File:William Rowan Hamilton portrait oval combined.png|thumb|William Rowan Hamilton]]
Sir '''William Rowan Hamilton''' (1805 – 1865), matematico, fisico, astronomo e poliglotta irlandese.
 
*Mi ronzava nella mente una vaga sensazione che alla fine portò a un risultato [...]. Mi parve che si chiudesse un circuito elettrico, e scoccò una scintilla, foriera di molti lunghi anni.<ref>Da una lettera a suo figlio del 5 agosto 1865, che descrive la sua scoperta dei quaternioni del 16 ottobre 1843, in Robert Perceval Graves, ''Life of Sir William Rowan Hamilton'', [https://archive.org/details/lifeofsirwilliam02gravuoft Vol. 2], 1885, pp. 434-435. Citato in AA.VV., ''Il libro della matematica'', traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2020, p. 235. ISBN 9788858025857</ref>
 
==Citazioni su William Rowan Hamilton==
 
===[[Egmont Colerus]]===
*A dieci anni sapeva già a memoria tutto Omero, e cominciò a studiare l'arabo e il sanscrito. Pochi anni più tardi era padrone di tredici lingue. Fu anche poeta e amico di Wordsworth<ref>[[William Wordsworth]] (1770–1850), poeta inglese.</ref>. A ventitré anni ebbe, col titolo di "astronomo reale d'Irlanda", l'onorevole carica di direttore dell'Osservatorio astronomico di Dunsink presso Dublino, che tenne fino alla morte (1865).
 
*Durante la sua vita fu sempre fedele alle Muse e purtroppo anche a Bacco. Si racconta perfino che di notte doveva essere legato al telescopio dell'Osservatorio per non cadere. Le molteplici ebbrezze della poesia, della matematica superiore, della filosofia e dell'alcool finirono per offuscargli il cervello, sicché negli ultimi anni diventò d'umore strambo, se non proprio un anormale di mente.
 
*L'abbiamo già chiamato un genio bizzarro. Ma era qualcosa di più: un "puro folle" della nostra scienza, o meglio della nostra arte.