Carl Friedrich Gauss: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Carl Friedrich Gauss==
*Ci sono problemi alla cui soluzione darei un'importanza infinitamente maggiore di quelli matematici, ad esempio quelli concernenti l'[[etica]], o la nostra relazione con Dio, o riguardanti il nostro [[destino]] e il [[futuro]]; ma la loro soluzione giace completamente oltre noi e completamente al di fuori del campo della [[scienza]].
*{{NDR|il suo secondo motto}} Tu, [[natura]], sei la mia dea; alle tue leggi si legano i miei servizi... (da ''Re Lear'')
:{{en}} ''There are problems to whose solution I would attach an infinitely greater importance than to those of mathematics, for example touching ethics, or our relation to God, or concerning our destiny and our future; but their solution lies wholly beyond us and completely outside the province of science''.<ref>Citato in ''The World of Mathematics'', a cura di J. R. Newman, 1956.</ref>
*{{NDR|In risposta ai tentativi di Olbers nel 1816 a convincerlo a lavorare sul teorema di [[Pierre de Fermat|Fermat]]}} Vi confesso che il [[Ultimo teorema di Fermat|Teorema di Fermat]] come proposizione isolata mi interessa veramente poco, perché potrei facilmente buttar giù una moltitudine di proposizioni del genere, che uno non possa né dimostrare né trattare. (citato in Simon Singh, ''L'ultimo teorema di Fermat'', Bur Saggi)
*Divento sempre più convinto che la necessità della nostra geometria non possa essere dimostrata: perlomeno né dall'intelletto umano né per esso... La geometria non deve essere messa nella stessa classe dell'aritmetica, che è aprioristica, ma in quella della meccanica.
:{{en}} ''I am coming more and more to the conviction that the necessity of our geometry cannot be demonstrated, at least neither by, nor for, the human intellect... Geometry should be ranked, not with arithmetic, which is purely aprioristic, but with mechanics''.<ref>Citato in Jan J. Koenderink, ''Solid Shape'', 1990.</ref>
*Dobbiamo umilmente ammettere che, mentre il [[numero]] è un puro prodotto delle nostre menti, lo [[spazio]] ha una realtà al di fuori delle nostre menti, così che non possiamo completamente descriverne le proprietà a priori.
:''Wir müssen in Demuth zugeben, dass wenn die Zahl bloss unseres Geistes Product ist, der Raum auch ausser unserm Geiste eine Realität hat, der wir a priori ihre Gesetze nicht vollständig vorschreiben können''<ref>Da una lettera a Friedrich Wilhelm Bessel, 9 aprile 1830; citato in ''Briefwechsel zwischen Gauss und Bessel'', Verlag von Wilhelm Engelmann, Lipsia, 1880, p. 497.</ref>
*{{en}} Finalmente l'altroieri ci sono riuscito – non per i miei sforzi, ma per la grazia del Signore. Come un lampo improvviso, l'indovinello è stato risolto. Non sono in grado di spiegare qual è stato il filo conduttore che ha connesso quello che già conoscevo con ciò che ha reso possibile il mio successo.
:''Finally, two days ago, I succeeded— not on account of my hard efforts, but by the grace of the Lord. Like a sudden flash of lightning, the riddle was solved. I am unable to say what was the conducting thread that connected what I previously knew with what made my success possible''.<ref>Citato in Howard W. Eves, ''Mathematical Circles Squared'', 1972.</ref>
*Ho trovato i miei risultati da tanto tempo: ma non conosco ancora come sono arrivato ad essi.
:*Posseggo questi risultati da molto tempo: ma non so ancora come posso arrivarci.
::{{en}} ''I have had my results for a long time: but I do not yet know how I am to arrive at them''.<ref>Citato in A. Arber, ''The Mind and the Eye'', 1954.</ref>
*Intendo la parola dimostrazione non nel senso degli [[avvocato|avvocati]], i quali stabiliscono che due mezze dimostrazioni ne uguagliano una intera, ma nel senso di un [[matematico]], dove mezza dimostrazione = 0, ed è richiesto per la dimostrazione che ogni dubbio diventi impossibile.
:{{en}} ''I mean the word proof not in the sense of the lawyers, who set two half proofs equal to a whole one, but in the sense of a mathematician, where ½ proof = 0, and it is demanded for proof that every doubt becomes impossible''.<ref>In una lettera ad Heinrich Wilhelm Matthias Olbers, 14 maggio 1826, difendendo il cavaliere d'Angos su una presunzione di colpevolezza (da parte di Johann Franz Encke ed altri), per aver falsamente dichiarato di aver scoperto una cometa nel 1784; citato in George F. Simmons, ''Calculus Gems'', 1992.</ref>
*Non avete idea di quanta poesia ci sia in una tavola dei logaritmi.
:{{en}} ''You have no idea how much poetry there is in a table of logarithms''.<ref>Citato in [[Marcus du Sautoy]], ''The Music of the Primes'', 2003.</ref>
*Non è la [[conoscenza]], ma l'atto di imparare; non il possesso ma l'atto di arrivarci, che dà la [[felicità|gioia]] maggiore. Quando ho chiarito e esaurito un argomento, mi ci allontano, per tornare nell'oscurità; l'[[uomo]] non soddisfatto è così strano, che se ha completato una struttura non ce la fa a restarci in pace, ma deve iniziarne un'altra. Immagino che si debba sentir così il conquistatore del [[mondo]] che, quando un regno è stato a malapena conquistato, si lancia subito verso un altro.
:''Wahrlich es ist nicht das Wissen, sondern das Lernen, nicht das Besitzen, sondern das Erwerben, nicht das Da-Seyn, sondern das Hinkommen, was den grössten Genuss gewährt. Wenn ich eine Sache ganz ins Klare gebracht und erschöpft habe, so wende ich mich davon weg, um wieder ins Dunkle zu gehe; so sonderbar ist der nimmersatte Mensch, hat er ein Gebäude vollendet so ist es nicht um nun ruhig darin zu wohnen, sondern um ein andres anzufangen. So stelle ich mir vor muss dem Welteroberer zu Muthe seyn, der nachdem ein Königreich kaum bezwungen ist, schon wieder nach andern seine Arme ausstreckt''.<ref>Da una lettera a Wolfgang Bolyai, Gottinga, 2 settembre 1808, in ''[http://www.archive.org/stream/briefwechselzwi00gausgoog#page/n124 Briefwechsel zwischen Carl Friedrich Gauss und Wolfgang Bolyai]'', a cura di Franz Schmidt e Paul Stäckel, B. G. Teubner, Lipsia, 1899, p. 94.</ref>
*Sapete che scrivo lentamente. Questo accade soprattutto perché non sono mai soddisfatto finché non ho detto il più possibile in poche parole, e scrivere in breve costa molto più tempo che scrivere in lungo.
:''Sie wissen, dass ich langsam schreibe, allein dies kommt hauptsächlich daher, weil ich mir nie anders gefallen kann, als wenn in kleinem Raum möglichst viel ist, und kurz zu schreiben viel mehr Zeit kostet als lang''.<ref>Da una lettera ad Heinrich Christian Schumacher, Gottinga, 2 aprile 1833, in ''[https://gdz.sub.uni-goettingen.de/id/PPN236018647 Carl Friedrich Gauss Werke, Zehnten Bandes Erste Abteilung]'', a cura della Königliche Gesellschaft der Wissenschaften di Gottinga, B. G. Teubner, Lipsia, 1917, p. 131.</ref>
*Se altri non facessero altro che riflettere sulle verità matematiche così in profondo e con continuità come ho fatto io, farebbero le mie scoperte.
:{{en}} ''If others would but reflect on mathematical truths as deeply and as continuously as I have, they would make my discoveries''.<ref>Citato in ''The World of Mathematics'', a cura di J. R. Newman, 1956.</ref>
*{{NDR|il suo secondo motto}} Tu, [[natura]], sei la mia dea; alle tue leggi si legano i miei servizi... (da<ref>Da ''Re Lear'').</ref>
*{{NDR|In risposta ai tentativi di Olbers nel 1816 a convincerlo a lavorare sul teorema di [[Pierre de Fermat|Fermat]]}} Vi confesso che il [[Ultimo teorema di Fermat|Teorema di Fermat]] come proposizione isolata mi interessa veramente poco, perché potrei facilmente buttar giù una moltitudine di proposizioni del genere, che uno non possa né dimostrare né trattare. (citato<ref>Citato in Simon Singh, ''L'ultimo teorema di Fermat'', Bur Saggi).</ref>
 
===Attribuite===
**La [[matematica]] è la regina delle scienze e la teoria dei numeri è la regina della matematica.
:''Die Mathematik ist die Königin der Wissenschaften, und die Arithmetik ist die Königin der Mathematik''.<ref>Citato in Wolfgang Sartorius von Waltershausen, ''[http://books.google.de/books?id=h_Q5AAAAcAAJ&pg=PA79 Gauss zum Gedächtniss]'', Verlag von S. Hirzel, Lipsia, 1856, p. 79.</ref>
*{{NDR|Attribuitagli da H.B Lübsen}} La [[teoria]] attrae la [[pratica]] come il magnete attrae il ferro.
*{{NDR|Il suo motto}} ''Pauca, sed matura'': poche cose, ma mature.
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==Citazioni su Carl Friedrich Gauss==
*Il Gauss, convinto dell'origine sperimentale della geometria, in un tempo nel quale il kantismo e il puro idealismo trionfavano, nulla pubblicò sulla geometria non euclidea perché, come scriveva, temette le strida dei beoti. ([[Giuseppe Veronese]])
 
*La mente di Gauss, come quella di Archimede, conteneva tre elementi costitutivi che determinarono a un tempo la sua singolarità. Gauss vedeva la matematica come una carta topografica, che bastava decifrare per collegar tra di loro le località più remote. Sapeva anche, da vero spirito prometeico, che la matematica non è fine a se stessa. Voleva non solo forgiare la spada, ma, come Sigfrido, colpire con essa cielo e terra. Diventò così un campione della matematica applicata, specialmente della geodesia, della fisica e dell'astronomia. In terzo luogo, e anche questo ci fa ripensare ad Archimede, non aveva bisogno di alcun aiuto estraneo per calcolare le cose più complicate e faticose. Calcolava con i numeri ordinari con la stessa diligenza come con gl'integrali, le variabili complesse e gli spazi curvi, oppure con le curve di probabilità e le congruenze. ([[Egmont Colerus]])
 
==Note==
<references />
 
==Altri progetti==