Giuseppe Ricuperati: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Giuseppe Ricuperati==
*È ancor oggi quasi incomprensibile il modo con cui quest'uomo {{NDR|[[Jean Meslier]]}} dall'intelligenza straordinaria […] abbia potuto ripercorrere – ed in qualche modo ricavarsi da solo – tutti i fili del complesso discorso che dal libertinismo portano al materialismo e al radicalismo settecenteschi. Un solo esempio: ci sono molti tratti del suo pensiero che hanno fatto pensare a critici non sprovveduti (da Lanson a Verniére) ad un'influenza di [[Spinoza]]. È stato invece dimostrato incontrovertibilmente che il Meslier non aveva letto nulla di Spinoza e che aveva ricavato il suo «[[spinozismo]]» dalle letture di [[Descartes]] e [[Malebranche]].<ref>Da ''Materialismo e utopia nel Settecento europeo'', in Aa. Vv., ''Lezioni sull'illuminismo'', Milano, 1980; citato in Gino Ditadi, ''Introduzione: L'animale buono da pensare'', in ''I filosofi e gli animali'', vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 140. ISBN 88-85944-12-4</ref>
*Volendo imprigionare il mondo in un gioco di parole, si può dire che la [[istruzione in Italia|scuola pubblica]] è passata da [[Benedetto Croce|Croce]] e delizia, a una riforma che... [[Riforma Gentile|Gentile]] non era, perché aristocraticamente arrogante e idealistica, ma che è stata colpita a morte da chi non essendo né Croce, né Gentile, trasformava tutto in imperfetta [[Riforma Moratti|Letizia]].<ref>Da ''Le cicale e le formiche, ovvero la sconfitta di un'ape ingegnosa''; citato in [[Gian Luigi Beccaria]] (a cura di), ''Tre più due uguale zero'', Garzanti, Milano, 2004, p. 71. ISBN 8811740444</ref>
 
==Note==