Grecia: differenze tra le versioni

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*Amo questa Grecia al di sopra di tutto. Essa porta il color del mio cuore. Ovunque si guardi, giace sepolta una gioia. ([[Friedrich Hölderlin]])
*Chi si fida di greco, non ha il cervel seco. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]])
*Dio a noi diede i principii della scienza, ossia l'insegnamento filosofico. E quale! La cognizione dei fenomeni celesti la perfezionarono i Greci, pur servendosi delle prime osservazioni fatte presso i barbari a Babilonia. Lo studio della geometria, nato dalla geodesia in Egitto, prese qui il suo grande sviluppo. L'aritmetica, inventata dai mercanti Fenici, solo presso i Greci giunse al grado di scienza. I Greci stessi, infine, combinarono in una, mediante l'armonia dei numeri, le tre scienze, l'astronomia annettendo alla geometria, poi ad entrambe applicando l'aritmetica e meditando l'armonico vincolo che insieme le unisce. Di qui nacque presso loro la musica, per avere trovato la definizione delle leggi dell'armonia nella corrispondenza perfetta o quasi perfetta del suono con la facoltà di percepire. Debbo dunque citare per persona o per categoria? Uomini come [[Platone]], [[Socrate]], [[Aristide]], [[Cimone]], [[Talete]], [[Licurgo]], [[Agesilao]], [[Archidamo]], o, piuttosto, separatamente, la categoria dei filosofi, quella dei condottieri, quella degli artisti, quella dei legislatori? Si troverà subito che, fra i condottieri, i più crudeli e perversi hanno usato contro gli autori delle più gravi ingiurie maggior clemenza che non Mosè contro chi non aveva alcun torto. E quale regno dovrò citarvi? Quello di [[Perseo]] o di [[Eaco]] o di [[Minosse]] Cretese? ([[Flavio Claudio Giuliano]])
*Già altre volte prima di questa, riflettendoci su, mi sono stupito, e forse non cesserò mai di stupirmi, perché mai avvenga che, quantunque l'Ellade sia posta tutta sotto lo stesso cielo e i Greci siano tutti educati similmente, pure noi non abbiamo tutti la stessa costituzione morale. ([[Teofrasto]])
*Greco in mare, Greco in tavola, Greco non aver a far seco. ([[Proverbi italiani|proverbio italiano]])
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*L'Olimpo non è una città come la immaginavano i Romani. Non si ascende all'Olimpo lungo la Via Lattea, come ci racconta [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]]. In Grecia la città degli dèi non ha, come a Roma, le porte aperte e gli atri a destra e a sinistra abitati dalla nobiltà celeste. Non vi sono luoghi in disparte per la plebe e sulla facciata ai lati i potenti Penati. L'Olimpo non è il Palatino del cielo, non è una replica del mondo urbano con i bei quartieri delle classi ricche e la sede di Iuppiter, dove si esercita il potere e la politica. L'Olimpo è un PAESAGGIO.
*Quando bere del [[vino]] sarà come bere il dio stesso allora sì, avremo scoperto cosa vuol dire essere greci. Ma abbiamo ancora la curiosità del turista che cerca la ''retsina'' nei ristoranti della Plaka.
 
 
==Voci correlate==