Luigi Bonazzi: differenze tra le versioni

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*Raro avveniva a quei tempi che un pittore potesse fare un quadro di testa sua. I comuni, i monasteri, le confraternite, le chiese davano non solo il soggetto del quadro, ma anche i particolari: le monache specialmente si adunavano a parlamento, e ciascuna nel quadro voleva il suo santo, e ne fissava l'atteggiamento, e perfino il vestito; e da ciò quel miscuglio di santi, quegli anacronismi di fogge e d'{{sic|accessorii}} che si trovano nei quadri del quattrocento. (vol. I, cap. XIII, pp. 762-763)
 
*Mano a mano che la truppa pontificia {{NDR|pontificia}} invadeva la lunga via che da S. Pietro va fino a S. Ercolano, erano poste a ruba ed a sangue le case e le botteghe dei mal capitati cittadini {{NDR|di Perugia}}, e cadevano miseramente come travolti dalla fiumana quanti al suo passaggio imbattevansi. Bastava ogni più lieve pretesto per penetrare nelle case e pretendere all'eccidio di tutti gli abitatori; il primo reo era il primo incontrato; e dove per avventura una frotta di soldati passava oltre rubando, un'altra sopraggiungeva a devastare, un'altra aad uccidere. (vol. II, cap. XXVII, p. 624)
 
*Vuolsi che il ministro Cavour nell'udire le [[stragi di Perugia]], uscisse in questa sentenza: essere stato assai meglio per la causa d'Italia che il pontefice<ref>[[Papa Pio IX|Pio IX]].</ref> apparisse in figura di carnefice che in figura di vittima. Certo è ad ogni modo che per quelle stragi, commentate e lamentate dalle deputazioni dei nuovi esuli perugini, egli depose la vecchia idea di limitare le annessioni al Rubicone; e gli eventi posteriori non fecero che confermarlo nella cangiata risoluzione. (vol. II, cap. XXVII, p. 630)