Guido Morselli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Diario: aggiungo e ordino
Riga 17:
*Il castigo, in quanto sia sofferenza, è sempre ingiusto perché sempre sproporzionato alla colpa. Infatti il piacere che sentiamo commettendo il male, non incide mai profondamente come il dolore. Carattere di quello è la labilità, di questo, la stabilità. Il piacere non impegna quasi mai l'animo, il dolore, anche fisico, sì. Il piacere sfiora, il dolore si radica. (12 agosto 1944)
*Preferisco non avere un Dio, che averne uno malvagio. (24 agosto 1944)
*Per ben vivere (o soltanto per vivere) occorre che l'uomo spregi il passato, che ami il presente e confidi nell'avvenire. È un'infelice e innaturale condizione, quella di chi ama il passato dispregia il presente e teme l'avvenire [...]. (24 settembre 1944)
e teme l'avvenire [...]. (24 settembre 1944)
*[[suicidio|Suicida]] per amore della vita. (13 gennaio 1945)
*I nostri rapporti con una donna possono a un certo punto divenire una consuetudine. Forse questo è il punto «cruciale» di ogni amore. Poiché la consuetudine approfondisce l'amore, o lo riduce a un involucro di gesti senz'anima. (30 giugno 1946)