Karl Marx: differenze tra le versioni

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*La [[borghesia]] ha avuto da svolgere nella storia un còmpito sommamente rivoluzionario.<ref name=Ricossa>Citato in [[Sergio Ricossa]], ''Straborghese'', Editoriale Nuova, 1980.</ref>
*La ''natura umana'' è la ''vera comunità umana''. Come il disperato isolamento da essa è incomparabilmente più universale, insopportabile, pauroso, contraddittorio dell'isolamento dalla comunità politica, così anche la soppressione di tale isolamento e anche una reazione parziale, una ''rivolta'' contro di esso, è tanto più infinita quanto più infinito è l'''uomo'' rispetto al ''cittadino'' e la ''vita umana'' rispetto alla ''vita politica''. La rivolta ''[[industria]]le'', perciò può essere ''parziale'' fin che si vuole, essa racchiude in sé un'anima universale; la rivolta ''politica'' può essere universale fin che si vuole, essa cela sotto le forme ''più colossali'' uno spirito ''angusto''.<ref>Da ''La Questione Ebraica'' – Editori Riuniti 1974, poi eliminato nelle edizioni contemporanee. Glosse marginali di critica all'articolo ''Il re di Prussia e la riforma sociale'', firmato "un prussiano", pubblicato sul numero 60 del ''Vorwarts.'', ''Vorwarts'' n. 63, 1844.</ref>
*La prima [[libertà di stampa|libertà della stampa]] consiste nel non essere un mestiere. Allo scrittore che la degrada a mezzo materiale spetta, come punizione di questa mancanza di libertà interiore, la privazione della libertà esteriore, cioè la [[censura]]; del resto già la sua esistenza è una punizione.<ref>Da ''Dibattiti sulla libertà di stampa'', ''Scritti politici giovanili'', p. 121.</ref>
*La soggezione economica del lavoratore [...] forma la base della servitù in tutte le sue forme, la base di ogni miseria sociale, di ogni degradazione spirituale e dipendenza politica. Di conseguenza l'emancipazione economica della classe operaia e il grande fine qui deve essere subordinato, come mezzo, ogni movimento politico.<ref>Citato in Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto, Il mondo contemporaneo. Dal 1848 a oggi, Editori Laterza, Roma, 2008, <nowiki>ISBN 978-88-420-8741-0</nowiki>, pag. 34.</ref>
*Le idee non possono realizzare nulla. Per realizzare le idee, c'è bisogno degli uomini, che mettono in gioco una forza pratica.<ref>Da ''La Sacra Famiglia''.</ref><ref name=Garaudy/>