Paul Valéry: differenze tra le versioni

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*[[Genova]]. Giro verso le ''Grazie'', ''Castello'' con Broche... Adesso ho fatto, con le persiane, la penombra del mezzogiorno nella grande camera a mosaico. In attesa dell'ora del ricevimento solenne all'Università.<br>C'è del silenzio vicino e del rumore lontano - Le stesse campane che ho inteso bambino.<br>- Si va. Palazzo, Cortile a scalinata sconosciuto... Sala vasta e ''grandiloquente'' - Bei damaschi del tavolo e poltrone dorate. Discorsi brevi del rettore e di Celesia - Lungo e scemotto di Broche. Io parlo di Genova...<ref name=cahiers1933>Da ''Cahiers'', maggio 1933; in Marcenaro e Boragina, p. 41</ref>
*Il [[genialità|genio]] si muove nella follia, nel senso che si tiene a galla là dove il [[demenza|demente]] annega.<ref>Citato in Serena Zoli, Giovanni B. Cassano, ''E liberaci dal male oscuro'', TEA, Milano, 2009, p. 467. ISBN 978-88-502-0209-6</ref>
*Il me è odioso, ... ma si tratta di quello degli altri.
:Le moi est haïssable, ... mais il s'agit de celui des autres.<ref> Da ''Melanges'' (Gallimard), citato in Gabriel Pomerand, p. 278.</ref>
*{{NDR|Su [[Marcel Proust]]}} Il suo modo di scrivere si collega senza dubbio alla nostra migliore tradizione. Qualcuno fa notare che le sue opere non sono di lettura molto facile. Ma io non mi stancherò mai di affermare che dobbiamo accogliere con entusiasmo gli autori difficili del nostro tempo. Se qualcuno li leggerà, non sarà solamente per la loro piacevolezza. Essi ci riportano a [[Montaigne]], a [[Descartes]], a [[Bossuet]] e ad altri che vale forse ancora la pena di leggere.<ref>Citato in François Cruciani, ''Marcel Proust'', traduzione di Claudio Pavese e Manuela Pulga, I Giganti Mondadori, 1974, p. 123.</ref>
*Il vero [[snob]] è colui che non osa confessare che s'annoia quando s'annoia e che si diverte quando si diverte.<ref>Da ''Melange''</ref>
*L'[[amore]] consiste nell'essere cretini insieme.<ref>Da ''La serata con il signor Teste''; citato in Aa. Vv., ''Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore'', a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.</ref>
*L’essenziale si oppone alla vita.<ref>Da ''Il signor Teste''. Citato in {{cita web|https://www.ilpost.it/2019/09/27/monsieur-teste-valery/|Siamo distrazioni che divagano|}}</ref>
*La [[fede]] (religiosa) è forse un mito. I credenti che si incontrano sono posseduti innanzitutto dai propri interessi. Ma se si prescinde dalla loro sorte, dalle loro paure, dai loro bisogni − la loro fede non è niente.<ref>Da ''Quaderni, 1894-1945''</ref>
*La Francia, dove l'indifferenza in materia di religione è tanto comune, è anche il paese dei miracoli più recenti. Negli stessi anni in cui [[Ernest Renan|Renan]] sviluppava la sua critica e il positivismo o l'agnosticismo si diffondevano, un'apparizione illuminava la grotta di Lourdes.<ref>Citato in Fraternità delle Piccole sorelle di Gesù (a cura di), ''Magdeleine di Gesù: fondatrice delle Piccole sorelle'', Jaca Book, Milano, 1999, ISBN 88-16-30347-6, [http://books.google.it/books?id=etnJLzRm1AAC&pg=PA11 p. 11]</ref>
*La marchesa uscì alle cinque.<ref>È un ''incipit'', per così dire, «allo stato puro». Venne infatti inventato da Valéry — è riportato da [[André Breton|A. Breton]] nel primo ''Manifesto del surrealismo'' (1924) — come esempio del modo più insulso di avviare una storia. Due varianti «a scelta» dello stesso ''incipit'' figurano nei ''Quaderni'' di Valéry in data 1913; a) «La contessa prese il treno delle 8»; b) «La marchesa prese il treno delle 9».</ref><ref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993</ref>
*La [[bugia|menzogna]] e la [[credulità]] si accoppiano e generano l'[[opinione]].
:''Le mensonge et la crédulité s'accouplent et engendrent l'opinion.''<ref>Da ''Melange'' (Gallimard), citato in Gabriel Pomerand, p. 304.</ref>
*La [[Storia]] è il prodotto più pericoloso che la chimica dell'intelletto abbia mai elaborato. Le sue proprietà sono ben note. Fa sognare, inebria i popoli, genera in loro falsi ricordi, ne esaspera i riflessi, ne alimenta le antiche piaghe, li tormenta nel riposo li trascina al delirio di grandezza o a quello di persecuzione, e rende le nazioni amare e superbe, insopportabili e vane. La Storia giustifica qualsiasi cosa. Non insegna assolutamente nulla poiché contiene tutto, e di tutto fornisce esempi.<ref>Da ''Sguardi sul mondo attuale'', Adelphi, Milano, 1994, p. 36; citato in [[Luigi Fenizi]], ''Icaro è caduto {{small|Parabola storica dell'utopia moderna}}'', Bardi Editore, Roma, 2003, p. 418.</ref>
*La venerazione del passato conduce a un pessimismo ingiustificato sul presente e impedisce di capire che l'avvenire non è già più quello che era.<ref>Da ''Letterature''</ref>
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*Sogno spesso il piacere che sarebbe per me errare con voi per [[Genova|Zena]]. Che città singolare e completa! Purtroppo non ha avuto né un Canaletto, né un Guardi. Nessuno ha esplorato queste inesauribili atmosfere da incisione all'acquaforte. È stata un poco guastata. Voi non avete conosciuto il [[Molo Vecchio]], nè le straduccole che si annodavano e reggevano il serpeggiante strascico al posto dell'infame [[Via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]]...<ref name=lettera-larbaud/>
*Tempo semigrigio - mare scialbo, nomi conosciuti - Albenga, Albissola, Finale, Pegli, Sestri - - Stazione Broche e Console. Andiamo a piedi all'hotel de Genes - Via Nuova, Via Cairoli, Via Belli {{NDR|Balbi? NdT}}. Trovo [[Genova]] più bella di quanto la pensassi nel ricordo - Circolazione molto vivace - Ai piedi della Salita san Francesco, vista della casa - cena solo - Mediocre - Esco e scendo nel dedalo - San Matteo - Campetto - di notte. Penso di perdermi.<ref name=cahiers1933/>
*Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia.<ref>Da ''L'idée fixe''.</ref><ref name=diz/>
*[[Verona]], con le sue vecchie mura che l'attorniano, i suoi ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi ricordi del medio evo, ha una grande aria che incute rispetto.<ref>Citato in {{cita web|url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html|titolo=Verona e gli stranieri <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html}}</ref>
 
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*Il [[misticismo]] è presente ogni volta che facciamo qualcosa di diverso dal... ripeterci!
*Il nostro mondo è circoscritto dall'insiemo combinato delle nostre percezioni e dei nostri atti.
 
==''Melanges''==
*Bisogna sempre scusarsi di agir bene; nulla ferisce di più.<ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*Gli uomini si distinguono da ciò che mostrano e si assomigliano in ciò che nascondono.<ref name=diz/>
*Il me è odioso, ... ma si tratta di quello degli altri.
:Le moi est haïssable, ... mais il s'agit de celui des autres.<ref> Da ''Melanges'' (Gallimard), citatoCitato in Gabriel Pomerand, p. 278.</ref>
*Il talento senza genio è poca cosa. Il genio senza talento non è nulla.<ref name=diz/>
*Il vero [[snob]] è colui che non osa confessare che s'annoia quando s'annoia e che si diverte quando si diverte.<ref>Da ''Melange''</ref>
*La [[bugia|menzogna]] e la [[credulità]] si accoppiano e generano l'[[opinione]].
:''Le mensonge et la crédulité s'accouplent et engendrent l'opinion.''<ref>Da ''Melange'' (Gallimard), citatoCitato in Gabriel Pomerand, p. 304.</ref>
 
===''Monsieur Teste''===
===[[Incipit]]===
La stupidità non è il mio forte.<brref name=incipit/>
 
===Citazioni===
*L'[[amore]] consiste nell'essere cretini insieme.<ref>Da ''La serata con il signor Teste''; citatoCitato in Aa. Vv., ''Dammi mille baci, e ancora cento. Le più belle citazioni sull'amore'', a cura delle Redazioni Garzanti, Garzanti, 2013.</ref>
*L’essenziale si oppone alla vita.<ref>Da ''Il signor Teste''. Citato in {{cita web|https://www.ilpost.it/2019/09/27/monsieur-teste-valery/|Siamo distrazioni che divagano|}}</ref>
*L'infinito, caro mio, non è più un gran che, è una faccenda di scrittura. L'universo esiste solo sulla carta.<ref name=diz/>
 
==''Tel Quel''==
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*La [[storia]] è la scienza delle cose che non si ripetono. (IV)
 
==[[Incipit]] di alcune''Il operecimitero marino''==
===''Il cimitero marino''===
<poem>
Questo tetto tranquillo, passeggio di colombe,
palpita tra i pinastri, tra le tombe.
{{NDR|citato</poem><ref name=incipit>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}.</ref>
</poem>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
===''Monsieur Teste''===
La stupidità non è il mio forte.<br />
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
==Citazioni su Paul Valéry==