Charles Bukowski: differenze tra le versioni

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==''Niente canzoni d'amore''==
*Il mondo era infelice. La gente camminava nell'oscurità. La gente era terrorizzata e delusa. La gente era presa in trappola. La gente era frenetica, e sempre sulla difensiva. Tutti si sentivano come se stessero sprecando la propria vita. Ed era vero. (da ''Vita Di Un Barbone''; p. 36)
*Eterna risorge sempre la [[speranza]], come un fungo velenoso. (''Azione'')
*Quando la morte verrà a pigliarci, [...]pensò Henry, ci sputerà via come un osso già spolpato e pulito da un pezzo, indurito e secco e... che cosa? E niente. (da ''Azione''; p. 66)
*Eterna risorge sempre la [[speranza]], come un fungo velenoso. (da ''Azione''; p.68)
*Quel bar non lo aveva mai visto così pieno. Sulla via per l'inferno c'è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine.<br />Si spinse avanti a gomitate per prendere la sua vodka liscia. (''Azione'')
*La schiavitù non era stata eliminata affatto, era solo stata allargata fino a comprendere i nove decimi della popolazione. (da ''Azione''; p. 72)
*Venne il momento della prima corsa. Henry si avviò verso il settore dei solitari, dei dementi e della brutta gente, quella coi tacchi delle scarpe consumati e con quelle facce, derubate di tutto da tempo immemore, di tutto, salvo la determinazione a tirare avanti, anche senza la minima traccia di speranza o di musica, anche senza la minima speranza di vittoria. (''Azione'')
*Quel bar non lo aveva mai visto così pieno. Sulla via per ldell'inferno c'è sempre un sacco di gente, ma è comunque una via che si percorre in solitudine.<br />Si(da spinse avanti a gomitate per prendere la sua vodka liscia. (''Azione''; p. 80)
*Il problema della storia dell'uomo è che non porta da nessuna parte se non verso la morte sicura dell'individuo, e questa è una cosa brutta e monotona, una semplice questione di nettezza urbana. (da ''Camus''; p. 89)
*”La maggior parte della gente è terribilmente incompetente da un punto di vista professionale. Io pure, forse. Non ne sono del tutto sicuro. Una cosa di cui sono proprio sicuro è che sono in grado di prenderti a calci in culo. Non che sia importante, ma in qualche modo mi tranquillizza...” (da ''Camus''; p. 90)
*Ma lei una ragione per fare la stronza la trovava sempre. Non mi capite male, era più o meno una brava persona, ma il mondo è pieno di persone più o meno brave e guarda come siamo ridotti: sempre in bilico sul baratro. Beh, voi lo sapete già. (da ''Volare senz'ali''; p. 105)
*Una volta, in un bar ho incontrato un tipo che sosteneva di mangiare la sua stessa carne, quindi in generale accettavo senza problemi le chiacchiere di tutti e senza problemi le lasciavo perdere. (da ''Volare senz'ali''; p. 109)
*”A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte lo so di sicuro.” (da ''Solo sulla vetta''; p. 176)
*Tanto lo scrittore che cos'è? Uno scrittore è una specie di puttana. Si usa e poi te ne scordi. <br /> Tutti pensano che tanto, se soffre, allo scrittore finirà per fargli bene. Tutte stronzate. La sofferenza è come qualsiasi altra cosa: beccane troppa e alla fine ti ammazza. È il fatto di sfuggire alla sofferenza che fa i ''grandi'' scrittori: uno si sente così bene che fa sentire bene i lettori. (da ''Pazzo abbastanza''; p. 212)
 
==''Panino al prosciutto''==
*La cosa più bella che avevo in camera era il letto. Mi piaceva starmene a letto per ore, anche durante il giorno, con le coperte tirate su fino al mento. Era bello starsene lì, non succedeva mai niente, non c'era gente, non c'era niente. (p. 39)
*Io non sapevo conversare né ballare. Tutti sapevano qualcosa che io non sapevo.
*”Non ricevi molto affetto dai tuoi genitori, vero?” <br /> “Non mi serve quella roba” le dissi. <br /> “Henry, tutti abbiamo bisogno d'amore.” <br /> “Io non ho bisogno di niente.” <br /> “Povero ragazzo.” (p. 59)
*Non valeva la pena di aver [[fiducia]] negli esseri umani. Qualunque cosa fosse, a dar fiducia, gli esseri umani non ce l'avevano.
*Non mi piaceva nessuno in quella scuola. Penso che lo sapessero. Penso che per questo motivo io non piacessi a loro. Non mi piaceva come camminavano, il loro aspetto, come parlavano, ma non mi piacevano neanche mio padre e mia madre. Avevo sempre la sensazione di essere circondato da uno spazio bianco, vuoto. (p. 90)
*Quando la [[verità]] di qualcuno è la tua stessa verità, e lui sembra dirla solo per te, è una cosa fantastica.
*Morale, ecco cosa volevano: bugie. Bugie bellissime. Ecco di cosa avevano bisogno. La gente era cretina. (p. 95)
*La maggior parte di noi, credo, riceveva poco affetto dai genitori, e non chiedeva amore o gentilezza a nessuno. Eravamo grotteschi, ma la gente stava attenta a non riderci in faccia. Era come se fossimo cresciuti troppo in fretta ed eravamo stufi di fare i bambini. Non avevamo rispetto per i nostri vecchi. Eravamo come tigri con la rogna. (p. 103)
*Bevvi ancora. Il sapore migliorava. […] <br /> Non mi ero mai sentito così bene. Era ancora meglio della masturbazione. <br /> Andavo di botte in botte. Era magico. Perché nessuno me ne aveva mai parlato? Così la vita era grandiosa, un uomo era perfetto, niente poteva toccarlo. (p. 109)
*Avevo sempre avuto problemi con le ragazze, ma adesso con l'acne era impossibile avvicinarle. Le ragazze non erano mai state così distanti. Alcune di loro erano davvero bellissime – i vestiti, i capelli, gli occhi, il modo di muoversi. Mi sarebbe bastato poco, anche solo camminare un pomeriggio per la strada con una di loro, parlare del più e del meno, penso che mi avrebbe fatto sentire proprio bene. (p. 140)
*Sperimentavano sui poveri e se funzionava utilizzavano il trattamento sui ricchi. E se non funzionava, avevano ancora tanti poveri a disposizione per la sperimentazione. (p. 157)
*Va bene, Dio, mettiamo pure che Tu esista veramente. Mi hai sistemato per benino. Vuoi mettermi alla prova. E se invece Ti mettessi io alla prova? E se dicessi che Tu non esisti? Mi hai sottoposto alla prova più ardua dandomi prima i miei genitori e poi questi bugni. Credo di aver superato la prova. Sono più forte di Te. Se discendessi qui, adesso. Ti sputerei in faccia, sempre ammesso che Tu ne abbia una. E la cacca la fai? Il prete non ha mai risposto a questa domanda. Ci ha detto che non dobbiamo dubitare. Dubitare di cosa? Credo che Tu mi abbia già dato troppe noie e quindi Ti chiedo di venire qui giù, così sarò io a mettere Te alla prova! <br /> Aspettai. Niente. Aspettai Dio. Aspettai e aspettai. Credo di essermi addormentato. (p. 162-163)
*Non sarei mai riuscito a essere a mio agio con la gente. Forse mi sarei fatto monaco. Avrei finto di credere in Dio e avrei vissuto in un buco di stanza, avrei suonato l'organo e mi sarei sbronzato di vino. Nessuno mi avrebbe rotto il cazzo. Avrei potuto isolarmi in una celletta per mesi di meditazione e non avrei dovuto guardare in faccia nessuno, bastava che mi portassero il vino. (p. 192)
*Non avevo interessi. Non m'importava di niente. Non avevo idea di come sarei riuscito a cavarmela. Almeno agli altri la vita piaceva. Sembrava capissero qualcosa che io non afferravo. Forse avevo qualche tara. Era possibile. Spesso mi sentivo inferiore. Volevo solo andarmene via da loro. Ma non c'era nessun posto dove andare. Suicidio? Cristo Santo, solo altro lavoro extra. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me l'avrebbero permesso. (p. 203)
*Mi immaginavo già la vita che mi aspettava. Ero povero e sarei rimasto povero. Ma non mi interessavano tanto i soldi. Non sapevo neanch'io cosa volevo. E invece sì che lo sapevo. Volevo un posto dove nascondermi, un posto dove non dovevo fare niente. Il pensiero di diventare qualcuno non solo mi terrorizzava, ma mi faceva proprio schifo. (p. 224)
*Io non sapevo conversarené fare conversazione né ballare. TuttiSapevano sapevanotutti qualcosa che io non sapevo. (p. 226)
*Il bere era la sola cosa che impediva a un uomo di sentirsi costantemente distrutto e inutile. Tutto il resto continuava a spolparti, spolparti e a staccare parti di te. (p. 287)
*La gente era limitata e diffidente, tutta uguale. E io devo vivere tutta la vita insieme a questi coglioni, pensavo. (p. 288)
*La guerra. Proprio io che ero ancora vergine. Vi immaginate farmi sparare nel culo per amore della storia prima ancora di sapere come era fatta una donna? O di possedere una macchina? E per proteggere chi? Qualcun altro, qualcuno a cui non sbatteva un cazzo di me. I morti in guerra non hanno mai fermato le guerre. (p. 312)
*Sapevo allora, come sapevo già fin da bambino, che c'era qualcosa di strano in me. Mi sentivo come se fossi predestinato a diventare un assassino, un rapinatore di banche, un santo, uno stupratore, un monaco, un eremita. Mi serviva un posto isolato dove nascondermi. I bassifondi erano disgustosi. La vita dei sani di mente, dell'uomo comune era noiosa, peggio della morte. Sembrava non esserci alternativa. (p. 324)
 
==''Post Office''==