Diluvio universale: differenze tra le versioni

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*Il testo della Bibbia dice e ripete a sazietà, quasi prevedesse lo scempio che ne avrebbero fatto i concordisti, dice e ripete per lo meno questo: 1º, che tutta assolutamente la superficie abitata, anzi anche abitabile, della terra fu inondata dall'acqua del Diluvio, talmente che essa sorpassò di 15 cubiti la vetta della più alta montagna che sia fra tutte sulla terra; 2º, che non solo tutti gli uomini, ma tutti gli esseri viventi morirono sopra tutta la terra; 3º, che salvaronsi dal Diluvio i soli uomini e gli animali soli entrati con Noè nell'arca, e da essi è stata poi ripopolata la terra d'uomini e d'animale.<br>Questo permesso, noi sfidiamo qualunque concordista a sostenere, se ne ha coraggio, in pieno secolo XX: 1º, che tutte le specie d'animali esistenti sopra la terra – con o senza l'ipotesi dell'evoluzione – riuscirono ad essere introdotte, sì da potervi abitare un anno, quanto durò la loro permanenza, in quell'arca le cui misure esigono sia paragonata in grandezza ad un odierno piroscafo transatlantico, non dei più grossi; 2º, quando mai poté la terra essere tutta intera inondata dalle acque, e sommersa fino a 15 cubiti, cioè circa 8 metri, al disopra della più alta montagna, che è l'Himalaya. E a questi due quesiti siamo anche sicuri che il concordista non risponderà: perché qui non siamo più fra le difficoltà ed i sotterfugi, ma nell'assurdo e nell'impossibile.
*{{NDR|Paragonando il diluvio universale rappresentato nell<nowiki>'</nowiki>''[[epopea di Gilgamesh]]'' e la ''[[Genesi]]''}} Le relazioni intercedenti fra i due racconti, biblico e babilonese, sono molteplici e così intime, che a prima vista il lettore non ha tardato certo a riconoscerle. [...] Sin dal principio della narrazione, non si può far a meno di osservare la tendenza del testo babilonese a collimare col pensiero biblico, in quanto che gli Dei sono «incitati dal loro cuore» a mandare il Diluvio, così come Jahvé prova «dolore in cuor suo» dell'empietà degli uomini, e determina il grande gastigo. Ma il reciproco parallelismo è ancora manifesto nell'apparizione divina al patriarca, con la rivelazione del prossimo cataclisma, e la proposizione del navilio che gli bisogna fare, per salvarsi dalla morte che incombe.
*Si sa che i concordisti, i quali dalla pretesa universalità delle tradizioni diluviane concludevano che tutta l'umanità storicamente derivava da Noè, sono poi stati ridotti a mal partito dal fatto che la stirpe Negra e in genere l'Africa, Egitto compreso, non possedeva che scarse o punte tradizioni diluviane. Dunque i Negri non derivano da Noè?
 
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