Fëdor Dostoevskij: differenze tra le versioni

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*L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la [[bellezza]] non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.<ref>Citato in [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], ''[http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2009/november/documents/hf_ben-xvi_spe_20091121_artisti_it.html Incontro con gli Artisti nella Cappella Sistina]'', 21 novembre 2009.</ref>
*{{NDR|In relazione alla modestia dello stato unitario italiano rispetto alla sua storia}} L'unico grande diplomatico del secolo XIX è stato [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]] e anche lui non ha pensato a tutto.<ref>Citato in [[Francesco Cossiga]], Pasquale Chessa, ''Italiani sono sempre gli altri: controstoria d'Italia da Cavour a Berlusconi'', Mondadori, 2007.</ref>
*La bellezza salverà il mondo.<ref>Da ''Discorso su Puškin''. Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*La [[malattia]] e l'umore morboso stanno alla radice della nostra stessa società, e intanto chi osa notarlo e indicarlo ha subito contro di sé lo sdegno generale.<ref>Dalla lettera a E. A. Štakenštejner, 15 giugno 1879; citato in Fëdor Dostoevskij, ''I fratelli Karamàzov'', introduzione di Igor Sibaldi, Mondadori, 1994.</ref>
*La tragedia e la satira sono sorelle e vanno di pari passo; tutte e due prese insieme si chiamano verità.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>