Luigi Russo: differenze tra le versioni

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==''I narratori''==
*{{NDR|[[Igino Ugo Tarchetti]]}} Ebbe una gioventù procellosa, una sensibilità femminea, malata, un'ansia sempre insoddisfatta di esperienze amorose. (p. 68)
*Il T. {{NDR|Tarchetti}} non ebbe temperamento di artista schietto; alternò nell'opera sua, dimostrazioni di tesi ed enunciazioni di filosofemi, e figurazioni assurde, malate, superstiziose, spiritistiche. I suoi protagonisti, per un gusto mistico-sensuale dell'orrido e del macabro, sono rappresentati non solo malati nello spirito ma anche nella carne; e quasi tutti finiscono tisici, pazzi, frequentano i cimiteri, convivono demonicamente con i trapassati e non tanto con le anime quanto con gli stessi corpi corrotti. (p. 69)
*La prosa dello scrittore {{NDR|[[Virgilio Brocchi]]}} è bolsa e opaca, enfatica senza essere impetuosa; dannunzieggiante nei suoi primi romanzi, il B. è venuto sempre più volgarizzando e ampliando il suo nativo dannunzianesimo con contaminazioni oratorie di tipo classico. E ne è venuto fuori un esemplare curioso di scrittura, in cui la rotonda frase accademica si cala di mezzo al discorso più triviale e pedestre. (p. 178)
*La P. {{NDR|[[Carola Prosperi|Prosperi]]}} nei suoi racconti colorisce con intensità di passione la vita umile e sognatrice delle piccole borghesi; le sue protagoniste non sono le donne peccatrici, ma neanche le donne dall'insipida onestà. Esse vivono sospese tra la realtà modesta e proba e il sogno ricco di fantasmi soavemente colpevoli; brave fanciulle o donne castigate che, nella loro vita di {{sic|rinunzie}} e di {{sic|sacrifizi}}, sentono con delizioso terrore il fascino della colpa e di una vita superiore e libera. (p. 248)