Fernanda Pivano: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Walt Whitman]]}} Centocinquant'anni sono passati da quando questo ragazzaccio scamiciato, col cappello da cowboy, fascinoso di un'ambigua bellezza, giornalista e tipografo, figlio di un falegname, detestato dai professori e adorato dai ragazzi del suo tempo, capace di abbracciare tutti e di lasciarsi abbracciare da tutti, ricco di un vibrante ritmo americano, diretto e sincero, capace di affrontare il problema della situazione del Nuovo mondo, ha pubblicato a sue spese un libretto piccolino chiamandolo Leaves of Grass (Foglie d'erba). Questo ragazzaccio, capace in una ventina di anni di diventare il poeta più importante della letteratura americana di tutti i tempi, quel suo po' di educazione rudimentale l'ha ricevuta nei sei anni che ha frequentato la scuola pubblica, cominciando nel 1825 e finendo a undici anni, quando si è impiegato come fattorino in un ufficio di avvocati.<ref name=whitman>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/24/dai_versi_Whitman_rinacque_America_co_9_051224006.shtml Dai versi di Whitman rinacque l'America]'', ''Corriere della Sera'', 24 dicembre 2005, p. 41.</ref>
*{{NDR|Riferito agli attentati terroristici dell'11 settembre 2001}} Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perché ho lavorato 70 anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il pianeta cosparso di sangue. (Dall'homepage del suo [http://www.fernandapivano.it/ sito personale]).
* {{NDR|Parlando della traduzione dell'[[Antologia di Spoon River]]}}Così cominciano le definizioni dei biografi: [[Walt Whitman|Whitman]] come hegeliano, come trascendentalista, come profeta del personalismo o del governo del mondo o del Cristo del nostro tempo, e chissà quante altre che ora non mi vengono in mente ma a me piace una definizione un po' patetica, un po' amorosa: «Whitman è il poeta americano, più genuinamente americano».<ref name=whitman/>
*{{NDR|Su [[Ottavio Rosati]]}} Quanti anni, 22, 2.000.000, una vita / breve per te, troppo lunga per me. / Che ti ho visto passare, silenzioso, amoroso / A aiutare anime stanche che parevano senza rimedio. / Un rimedio l’hai trovato per tutte, / sempre sornione, criptico in understatements / un po’ magici, un po’ furbacchioni, / sempre più generosi della realtà./ Grazie per tutti, trickster antico, / amico del Buddha e Buddha tu stesso. (Da: "Gli auguri di Fernanda a Ottavio" plays.it/ipod/scritti/pivano)
*{{NDR|Parlando della traduzione dell'[[Antologia di Spoon River]]}} Era superproibito quel libro in italia. Parlava della pace, contro la guerra, contro il capitalismo, contro in generale tutta la carica del convenzionalismo. Era tutto quello che il governo non ci permetteva di pensare [...], e mi hanno messo in prigione e sono molto contenta di averlo fatto. (dalla trasmissione ''[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=269 La Storia siamo noi]'', Raitre, 25 febbraio 2008)
*[[Ernest Hemingway]], pochi giorni prima di spararsi in bocca, mi aveva chiamata e mi aveva detto: «Non posso più bere, non posso più mangiare, non posso più andare a caccia, non posso più fare l'amore. Non posso più scrivere». La morte di cui Hemingway aveva condensato la tragedia della sua vita e aveva fatto visualizzare i molti piccoli preavvisi, le impalpabili previsioni, a chi lo aveva conosciuto; ma il dolore, l' orrore, lo spavento per il vuoto in cui ci aveva gettato ci aveva colti lo stesso di sorpresa.<ref name=wallace>Da ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/15/Foster_Wallace_addio_mago_della_co_9_080915066.shtml Foster Wallace : addio al mago della giovane prosa]'', ''Corriere della Sera'', 15 settembre 2008.</ref>