Karl Jaspers: differenze tra le versioni

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*Da dove viene questo [[Velo di Māyā|velo]]? Si tratta di una prima illusione originaria o di un processo storico in cui si è oscurato ciò che era chiaro? Oppure si tratta di un incantesimo che crea l'illusione della creazione del mondo? La risposta manca, oppure è data in cifre che ci fanno perdere proprio ciò di cui qui si tratta: l'oltrepassamento di tutte le cifre. Ma la visione dello stato del nostro mondo e del nostro sapere ci permette un altro pensiero {{NDR|''ein andere Denken''}} che infrange il velame. Quando l'origine dell'apparenza deriva da un rivolgimento {{NDR|''Umwendung''}}, il rivolgimento del rivolgimento è la conversione del primo nell'occultamento della conversione ottenuta.<ref>Da ''La fede filosofica di fronte alla rivelazione'', Longanesi, Milano, 1970, pp. 564-565; citato in [[Umberto Galimberti]], ''Il tramonto dell'Occidente: nella lettura di Heidegger e Jaspers'', Feltrinelli Editore, 2005, [https://books.google.it/books?id=bOvbdHIWiW0C&pg=PA63 p. 63]. ISBN 8807818493</ref>
*Guai al [[popolo]] che per la [[speranza]] di una grandezza impossibile o per semplice disperazione giunge a considerare il suo «Capo» come un [[essere]] provvidenziale e sacro, dotato di un [[potere]] magico e di un'onnipotenza miracolosa. Di sacro non c'è altro che il [[diritto]] [[Natura|naturale]] della persona umana. (da ''Realtà della Germania'')
*{{NDR|Riferendosi ai [[filosofo|filosofi]]}} La [[verità]] è per noi perenne, infinito movimento. [...] Scorgere la verità è la dignità dell'uomo. Solo attraverso la verità diveniamo liberi, e solo la libertà ci rende pronti incondizionatamente per la verità. (da ''Piccola scuola del pensiero filosofico'')
*L'idea dell'[[Università]] vive nei singoli studenti e professori e solo in seconda linea nelle forme dell'istituzione. Se questa [[vita]] si spegne, l'istituzione non si può salvare. (''Die Idee der Universität'')
*Lo spirito creativo dell'artista, pur condizionato dall'evolversi di una malattia, è al di là dell'opposizione tra normale e anormale e può essere metaforicamente rappresentato come la [[perla]] che nasce dalla malattia della conchiglia: come non si pensa alla malattia della conchiglia ammirandone la perla, così di fronte alla forza vitale dell'opera non pensiamo alla schizofrenia che forse era la condizione della sua nascita. (da ''Genio e follia. Strindbergh, Van Gogh, Swedenborg, Hölderlin'')