Luigi Tonelli: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: il commediografo verista italiano
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*Il romanticismo, come tutti sanno, ebbe due programmi da far valere: l'uno, ''negativo'', consistente nella violenta e assoluta opposizione al classicismo, con la sua estetica {{sic|dommatica}} e, da tempo immemorabile, cristallizzata; l'altro, ''positivo'', consistente nell'affermazione d'un nuovo etico-sentimentale. Orbene, se il primo trionfò completamente, decretando l'irreparabile sconfitta dell'estetica classicista, e rendendo possibile e facile un'ulteriore e infinitamente più feconda evoluzione letteraria; il secondo, invece, creato e determiunatro in un'epoca di «''{{sic|paroxisme}} de divagation''» (Laconte de Lisle) e di «''détraquement cérébral''» (Zola) non poteva essere di duratura e fortunata efficacia. (p. 146)
 
*Il ''[[verismo]]'' fu assai più modesto: si contentò di ritrarre la mediocre realtà circostante, e specialmente la piccola e grande borghesia italiana, con la maggiore fedeltà che potesse; e, quindi in particolar modo nella rappresentazione drammatica, si compiacque di far passare dinanzi allo spettatore, figure e figuri d'uomini e di donne di dubbia o almeno rilassata moralità. di ristretta mentalità d'ideali gretti e meschini. Ma, come nessun romanziere verista italiano è ispirato ed animato dal rivoluzionarismo socialista zoliano, e il Verga stesso ci fa intravedere appena un sentimento di simpatia verso gli umili e i diseredati: così, nessun drammaturgo nazionale dello stesso periodo, mostra di possedere quello spirito di supremo disprezzo e di feroce demolizione che è in Becque<ref>[[Henry Becque|Henry François Becque]] (1837 – 1899), drammaturgo francese.</ref>. In verità, il commediografo verista italiano rimane sempre essenzialmente borghese: il suo {{sic|borghesismo}} potrà apparire talvolta superiore a quello comune, anzi, diciamo che, appunto perché è d'un artista e però d'un uomo non volgare, apparirà il più delle volte, superiore al comune; ma in fondo, egli resta sempre nella cerchia dell'idealità borghese. (p. 234)
 
==Note==