Leonardo da Vinci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 166:
*Alcuni gentili chiamati Guzzarati non si cibano dicosa alcuna che tenga sangue, ne fra essi loro consentono che si noccia adalcuna cosa animata, come it nostro Leonardo da Vinci. ([[Andrea Corsali]])
*Anche nella prosa Leonardo è inventore. Non diremo più il [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]] padre della prosa italiana, se mai a simili metafore familiari ci piacesse ricorrere. Certo anche in lui si trovano momenti di prosa, lavorata con animo di storico e di filosofo, ma nel suo insieme la prosa del Boccaccio tende alla sintassi lirica, come rappresentazione e numero poetico. Prosa fu quella del Convivio di [[Dante Alighieri|Dante]] e di alcune cronache e trattati; ma la prosa grande, la prima prosa grande d'Italia, è da trovare negli scritti di Leonardo: la prosa più alta del primo [[Rinascimento]], sebbene in tutto aliena dal modello umanistico, e liberamente esemplata sul comune discorso. ([[Francesco Flora]])
*Cerca dovunque raccoglimento e pace; la vita gli è cara fuori di ogni tumulto e scompiglio; lascia che altri curi i destini in patria, ai quali lui, artista e investigatore della natura, sottratto alle agitazioni e tempeste politiche, non poteva attendere; e muore in terra straniera, reclinato sempre sul pensier suo solitario. Tutte le speculazioni non portano frutto, se non si ponderano e vagliano, a mente serena e concentrata, possibilmente fuori delle stanze de' palazzi, dove il pensiero si smarrisce. Le abitazioni piccole, soleva dire Leonardo, «ravvivano lo ingegno e le grandi lo sviano». ([[Arturo Farinelli]])
*Cosa avrebbe inventato Leonardo dopo un espresso ristretto? Con la [[amfetamina|simpamina]] sarebbe arrivato subito alla bomba atomica. ([[Marcello Marchesi]])
*De' cavalli si dilettò molto, e particularmente di tutti gli altri animali, i quali con grandissimo amore e pacienza governava; e mostrollo, che spesso, passando dai luoghi dove si vendevano uccelli, di sua mano cavandoli di gabbia e pagatogli a chi li vendeva il prezzo che n'era richiesto, li lasciava in aria a volo, restituendoli la perduta libertà. ([[Giorgio Vasari]])