Regina di Saba: differenze tra le versioni

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'''Regina di Saba''', sovrana assoluta del Regno di Saba, citata nella [[Bibbia]], nel [[Corano]] e nel [[Gloria dei Re|Kebra Nagast]].
[[File:BlackSheba-Text.jpg|thumb|Conrad Kyeser, ''Regina di Saba'', 1405 circa.]]
 
==Citazioni della Regina di Saba==
*Sono rapita dall'amore per il sapere, sono avvolta dalle corde della filosofia; poiché la saggezza ha molto più valore di qualsiasi tesoro d'argento e d'oro, ed è quanto di migliore sia stato creato sulla terra. Orbene, a cosa sotto il cielo può essere paragonato la saggezza? Essa è più dolce del miele e inebria più del vino, ed è luminosa persino più del Sole, perciò deve essere amata più di tutte le pietre preziose al mondo. È liscia e impingua più dell'olio, e soddisfa gli appetiti umani più di ogni squisita carne, e dà [all'uomo] più ricca ricompensa di migliaia di pezzi d'oro e d'argento. È fonte di gioia per lo spirito, la luce e il luccichìo dell'occhio, l'aumento di velocità del piede, la protezione del petto, l'elmo per la testa, una catena per il collo, e una cintura per i fianchi. La sapienza fa ascoltare le orecchie e dà la comprensione ai cuori, è l'insegnante di coloro che imparano, è consigliera per coloro che sono discreti e prudenti e dà fama a coloro che la cercano. Per quanto riguarda il regno, esso non può sorreggersi senza la saggezza, né le ricchezze essere conservate; il piede non può tenere il luogo che ha raggiunto senza sapienza. Senza conoscenza ciò che la lingua dice è inaccettabile. La saggezza è il migliore tra tutti i tesori. Chi accumula oro e argento non ne può trarre alcun vantaggio senza di essa; ma colui che accumula saggezza, possiede qualcosa che non potrà essergli mai sottratto dal cuore. Perciò, quello che gli stolti accumulano, sarà consumato dal saggio. Per la debolezza di coloro che peccano, i giusti sono lodati; e sempre per gli atti corrotti degli stolti, i saggi sono amati. La sapienza è qualcosa di esaltante e prezioso: la amerò come una madre, ed essa mi abbraccerà come una figlia. Seguirò le orme della conoscenza ed essa mi proteggerà per sempre; la cercherò, ed essa sarà con me per sempre; seguirò le sue tracce, e non mi farà perdere; starò su di essa, e sarà per me un muro di diamante; troverò riparo in lei, e mi darà potere e forza; gioirò in lei, e sarà per me abbondante soddisfazione. Perciò è giusto che noi seguiamo le impronte della saggezza, affinché le suole dei nostri piedi possano varcare la soglia delle porte della sapienza. Perciò chiamiamola e la troveremo; amiamola e non si nasconderà da noi; inseguiamola e la raggiungeremo; chiediamo e riceveremo; lasciamo volgere verso di lei i nostri cuori affinché non possiamo mai dimenticarla. Se [noi] la ricordiamo, essa ci ricorderà; e con gli stolti non spartirete la saggezza, poiché non la stimano onorevolmente, ed essa non li ama. Onorare la sapienza è l'onore del saggio, e l'amore della sapienza è l'amore del saggio. Amate chi è saggio, e non vi allontanate da lui, e dalla sua vista anche voi diverrete saggi; ascoltate i discorsi della sua parola, affinché possiate essere come lui; guardate laddove questi ha posto il piede, e non lasciatelo, cosicché voi possiate ricevere il ricordo della sua sapienza. Io amo costui semplicemente ascoltando parlare di lui, senza neanche averlo visto, e tutta la sua storia che mi è stata riferita è come il desiderio del mio cuore è come acqua per l'assetato. (''[[Gloria dei Re]]'')
 
==Citazioni sulla Regina di Saba==
*Il Sabellico Eneide prima lib. 9. & il Tiraquello legge 11. connurbiali, hanno creduto che il nome proprio di quella Regina fosse Saba, nel che si sono ingannati, perche Saba è il paese, nel quale regnò questa Principessa, del qual paese parleremo poi. Quale fosse il nome proprio di lei non si hà di certo. Gioseffo, e Pietro Comestore nell'historia Scolastica la chiamano Nicaule. Giovanni da Barros nell'historia delle cose di Persia decade 3. lib. 4. cap. 2. & il Genebrardo nella cronologia dell'anno del mondo 3150. tengono, che havesse questi due nomi proprii Macheda, e Nicaule. Altri stimano, che si chiamasse Candace, che fù nome commune della Regina d'Etiopia, come lo dice [[Plinio]] lib. 6. c. 9. con queste parole. ([[Giovanni Stefano Menochio]])
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==Altri progetti==
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