Edgar Allan Poe: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Citazioni: aggiungo
Riga 106:
*Ho una grande fiducia negli [[stupidità|stupidi]] – i miei amici la chiamerebbero sicurezza di sé [...]. (2019)
*Il [[naso]] è l'immaginazione della massa. Dal quale, sempre e comunque, essa si lascia tranquillamente menare. (2019)
*Il piacere che ricaviamo da qualunque esercizio di umana ingegnosità è direttamente proporzionale all'''approssimarsi'' a questa specie di reciprocità fra causa ed effetto. Per costruire una ''trama'', ad esempio, nella letteratura d'invenzione, dovremmo prefiggerci di organizzare gli elementi o episodi, in in modo tale da non poter discernere se uno qualunque di essi dipenda da un altro, o lo sorregga. (2019)
*[...] i romanzi alla moda sono proprio il genere di libri che circolano fra le classi non alla moda [...]. (1986)
*La filosofia riformista moderna che annienta l'individuo a forza di aiutare la massa, e la recente legislazione riformista che proibisce il piacere allo scopo di promuovere la felicità sembrano trucioli caduti dall'antico ceppo della legge feudale francese che, per impedire che si disturbassero le giovani pernici, multava sarchiatori e zappatori. (1986)
*Lo stile veramente [[concisione|conciso]] è quello che più rapidamente trasmette il senso. (2019)
*Nessuna eccezione, neanche in favore di Dante: l'unica cosa ben detta del [[Purgatorio]] è che si può andare più lontano e cascar peggio. (2019)
*Non è assolutamente una fantasia senza senso il fatto che, in una [[esistenza]] futura, quella che riteniamo la nostra esistenza presente sarà ai nostri occhi come un sogno. (2019)
*Non è davvero [[Coraggio e viltà|coraggioso]] colui che, quando gli fa comodo, teme di sembrare o di essere un [[Coraggio e viltà|codardo]]. (2019)
*Non è una legge che la [[necessità]] tende a generare quanto necessario? (2019)
*Non posso fare a meno di pensare che gli scrittori d'avventura in genere farebbero ogni tanto bene a prendere spunto dai cinesi che, nonostante che costruiscano le case dall'alto in basso, sono tanto ragionevoli da cominciare i libri dalla fine. (1986)
*Per [[Edward Gibbon|Gibbon]], esprimersi con chiarezza era un merito di gran lunga inferiore all'esprimersi in maniera scorrevole e concisa. (2019)
*Quando la [[musica]] ci smuove fino alle lacrime, in apparenza senza ragione, noi non piangiamo, come suppone Gravina, per «eccesso di piacere». Ma per l'eccesso di una pena impaziente e petulante. La pena di non potere, in quanto mortali, sederci al convito di quelle estasi soprannaturali di cui la musica ci fa intravvedere solo uno scorcio suggestivo, ma indistinto. (1986)
*Postulare che, in quanto uomini, diciamo in genere deliberatamente la verità è un errore radicale. Quasi ogni verità viene pronunciata d'impulso, ed è quindi detta, non scritta. Ma quando studiamo materiali storici, ci dimentichiamo di queste considerazioni. Stravediamo per documenti che di solito mentono; e trascuriamo la ''Cabala'' che ''non mente'', se la si interpreta a dovere. (1986)
*Quando la [[musica]] ci smuove finomuove alle lacrime, in apparenzaapparentemente senza ragione, noipiangiamo ''non piangiamo'', come suppone il Gravina, per «eccesso di piacere».; Mama per l'eccesso di unauno penasmanioso, impazientestizzoso edolore, petulante.dato Lache penanoi, disemplici mortali, non potere,siamo ancora in quantocondizione mortali,di sederci al convitopascerci di quelle estasi soprannaturalisuperne didelle cuiquali la musica ci faoffre intravvedereappena soloun unovago scorcioe suggestivo, mainvitante indistintobarlume. (19862019)
*Quando un uomo di genio parla del «difficile» intende, semplicemente, «l'impossibile». (2019)
*Quanti bei [[libri]] sono lasciati nel dimenticatoio per colpa dell'inefficacia del loro [[incipit|attacco]]! (1986)