Social network: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+ Lady Gaga; - Eco
m +1
Riga 5:
*Chi interviene in un blog, è osservatore e osservato. I suoi gusti sono monitorati sempre. La tua personalità viene trasferita interamente in Rete, fino al caso micidiale di [[Facebook]]. A quel punto non avrai più difese: c'è un'area del pudore che [[Internet]] violenta costantemente. [[Baudelaire]] diceva che l'artista è sempre quello che mantiene viva la sua vulnerabilità, la sua sensibilità. Quello che non viene ottuso dall'alienazione. Se non ti proteggi, ti offri alla violenza. Il web diventa uno spazio molto impudico. ([[Daniele Luttazzi]])
*Essere stato taggato sui social con [[Roberto Saviano|Roberto]] {{NDR|Saviano}} mi ha fatto capire cosa significhi ricevere insulti tutti i giorni, avere un corpo mediatico trafitto come quello di San Sebastiano: le frecce arrivano da tutte le parti. Non ci si può più limitare a prendere posizione solo una volta. E questo significa sporcarsi. Perché, se combatti nel fango, che tu vinca o perda alla fine qualche schizzo lo becchi comunque. ([[Sandro Veronesi]])
*I social divulgano solo un sentimento: l'[[indignazione]]. [...] È l'impulso che meno mi appartiene e più mi interessa, inafferrabile come è. Ogni giorno, ci sono centinaia di cose al mondo per cui varrebbe la pena incazzarsi e nessuno è ancora riuscito a capire perché i social scelgano, sistematicamente, la cosa più cretina. E, quando la scelta cade su una cosa giusta, la mobilitazione collettiva fa leva sulle ragioni sbagliate. È una legge dei social. Uno spettacolo strepitoso, che fa spavento. {{NDR|«Perché?»}} Perché l'indignazione social segue la dinamica della folla [[Alessandro Manzoni|manzoniana]], è capace di tutto, per i più futili motivi. Addita una persona per una leggerezza, una sbavatura, una smorfia, oppure un malinteso. E non c'è niente con cui, chi è messo alla gogna, può difendersi. Osservare questo movimento è come spiare, periodicamente, l'[[inferno]]. ([[Nadia Terranova]])
*I social network, ad esempio, fanno sì che tu resti a casa nella tua stanzetta a comunicare apparentemente con tutti gli altri, ma in realtà internet non è un qualcosa di esterno da te. Quando spegni internet spegni anche te stesso, o quantomeno una parte di te stesso. Magari una proiezione ideale di te stesso. Tutto questo comporta una forte dipendenza fisica, psicologica e la creazione di una realtà parallela. ([[Daniele Luttazzi]])
*''Non ho mai capito questi social network | per me servono solo a fare i porci a letto. | Ogni volta che nasce una nuova piattaforma | mi fa l'effetto | di un libro che ho già letto | e poi non ho tutti 'sti amici ma molti meno, | mi danno affetto ma poi m'affettano come Goemon.'' ([[Caparezza]])