Fustel de Coulanges: differenze tra le versioni

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*Una città, presso gli antichi, non si formava a poco a poco, per l'accrescersi lento del numero degli uomini e delle costruzioni: si fondava di colpo, tutta in un giorno.<br>Ma bisognava che prima fosse costituita la cittadinanza, ed era l'opera più difficile, e, di solito, la più lunga. Una volta che le famiglie, le fratrie e le tribù s'erano messe d'accordo d'unirsi e d'avere uno stesso culto, subito si fondava la città perché fosse il santuario del culto comune: così la fondazione d'una città era sempre un atto religioso. (''La città'', pp. 114-115)
 
*Niente stava più a cuore a una città che il ricordo della sua fondazione. Quando Pausania viaggiò per la Grecia, nel secondo secolo dell'{{sic|èra}} nostra, ogni città poté dirgli il nome del fondatore con la genealogia e i principali fatti della sua vita: questo nome e questi fatti non potevano uscir di mente, perché facevano parte della religione, ed eran ricordati ogni anno nelle cerimonie sacre. (''Il culto del fondatore: la leggenda d'Enea'', p. 122)
 
==Bibliografia==