Javier Zanetti: differenze tra le versioni

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*Javier Zanetti è una figurina che ogni padre metterebbe in mano al proprio figlio come un santino, a prescindere dal campanile del tifo: gioca come lui, comportati come lui. Il capitano nerazzurro è da anni una stella polare indicata ai giovani che si incamminano nello sport. La sua lezione più preziosa è la dignitosa accettazione della sconfitta e l'orgoglioso sforzo per ripartire. Una lezione straordinariamente moderna oggi che ai ragazzi si insegna altro: che la sconfitta è la spia del fallimento, da evitare in tutti i modi, e non un passaggio naturale e istruttivo per migliorarsi. ([[Luigi Garlando]])
*L'avversario più difficile che abbia mai incontrato è stato Javier Zanetti. Lo incontrai per la prima volta nel '99, ai quarti di Champions. Lui terzino destro, io ala sinistra. M'impressionò per le sue qualità: rapido, potente, intelligente, esperto. Ci ho giocato contro altre due volte. È stato l'avversario più duro in assoluto. Un campione completo. ([[Ryan Giggs]])
*Non c'è un solo modo di essere [[Leadership|leader]] e non esiste una sola strada per farsi ascoltare. Spesso alzare la voce non è utile. Prendete l'esempio di Zanetti, lui è stato un gran capitano, ma non ha mai urlato ai compagni, né imponeva la propria [[personalità]]. Lui era l'esempio da seguire, perché si allenava con costanza, metteva la squadra davanti a tutto, non ha mai fatto un minuto di ritardo, sempre il primo a sacrificarsi e l'ultimo a mollare. I suoi compagni seguivano l'esempio che lui dettava in silenzio, semplicemente eseguendo il suo lavoro in maniera praticamente impeccabile. ([[Mauro Milanese]])
*Primissimo allenamento, facciamo possesso palla. Lui non la perde mai, gli resta sempre incollata al piede. Quel giorno pensai che avrebbe fatto la storia dell'Inter. ([[Giuseppe Bergomi]])
*Pupi, ti voglio molto bene, lo sai, e ho grande ammirazione per tutto quello che continui a fare all'Inter. ([[Diego Simeone]])