Persia: differenze tra le versioni

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*Quantunque i monarchi Persiani fossero oltremodo dati ai vizi, nondimeno troviamo ch'essi erano generalmente assai zelanti nell'amministrare la giustizia.
*Una bella persiana deve avere mediocre statura, lunghi capelli e neri, occhi grandi, sopracciglia inarcate, lunghe palpebre, bella carnagione con un po' di colore, bocca e naso piccioli, mento stretto, denti bianchi, collo lungo, seno modestamente ricco, piedi e mani piccole, corporatura leggera e pelle assai delicata. Gli uomini sono generalmente robusti, ma la siccità di un'atmosfera ardente e piena di parti saline li rende particolarmente soggetti alle oftalmie. I Persiani hanno in grande venerazione la barba, e gelosamente la conservano.
 
===[[Guillaume-Antoine Olivier]]===
*I Persiani sono grandi amatori del ghiaccio. [...] I Persiano lo mangiano di tempo in tempo o lo succhiano come si farebbe di un pezzo di zuccaro candito, e quando pigliano un sorbetto o bevono semplicemente dell'acqua schietta; vi gettano un pezzo di ghiaccio per rinfrescarla.
*I Turchi disprezzano gli altri popoli e rigettano con pertinacia tutto ciò che parte da chi non professa il culto di Maometto: i Persiani all'opposto li sanno valutare esattamente, e ricevono con piacere i lumi, qualunque ne sia l'origine.
*Il Persiano in generale mangia poche carni e fra esse non fa uso che di castrato, agnello, galline: di rado fa uso di carne bovina, di cammello, di piccione, e mai di maiale, selvaggine e pesci. Preferisce cibarsi di riso, latticioi, erbe e frutta. È ghiotto di confetture e dolci d'ogni specie: prepara una infinità di sorbetti col sugo de'frutti che aromatizza col muschio, coll'ambra, coll'acqua di rosa, salice, coll'essenza di garofano, di cannella ec.
*Il Turco vi assassinerebbe se parlaste davanti a lui con irriverenza di Maometto e delle sue leggi. Il Persiano vi guarda con compassione, fa dei voti al cielo perché la verità possa manifestarsi a voi nella sua piena luce; cessa di parlarvi di religione, ma non cessa di trattenervi con bontà ed amicizia.
*In Europa avvi una distanza immensa fra gli abitanti delle grandi città e quelli della campagna, fra l'uomo ben educato e fra quello che non lo è. In Persia noi non abbiamo trovato sì sensibile questa distanza. La classe povera delle città differisce pochissimo per l'ingegno, le cognizioni ed i costumi dell'abitante di campagna, così nella città non esiste una notabile differenza tra i ricchi e gl'indigenti. In quasi tutti ho osservato il medesimo contegno, la medesima maniera d'esprimersi. Oserei quasi dire, che hanno le stesse idee, la stessa istruzione.
*In Persia la medicina è più stimata di quello che lo sia in Turchia, e ciò nasce evidentemente dal maggior incivilimento e dalla maggior coltura dei Persiani. Però questa scienza non è insegnata nelle scuole pubbliche come in Europa. [...] La medicina de' Persiani non essendo oggi fondata né sulla notomia, né sulla fisica, si può considerare come scienza puramente conghietturale e di pratica, poco conducente a resultati certi.
*In Persia non avvi nessun titolo più onorevole di quello di dotto: l'individuo che coltiva gli studi può aspirare a tutti gl'impieghi proficui.
*Laddove i Turchi limitano l'istruzione a comentare l'alcorano, i Persiani insegnano la grammatica, la lingua turca ed araba, la retorica, la filosofia e la poesia.
*Un viaggiatore, che dall'impero Ottomanno entri in Persia, tosto ai suoi primi passi sente la differenza somma che 'avvi fra i due popoli. In Turchia tutto porta i caratteri della crudeltà e della barbarie: in Persia tutto annunzia un popolo dolce ed incivilito. Orgogliosi sono i Turchi, sprezzanti ed inospitali: i Persiani sono urbani, cerimoniosi ed affettuosi. I primi, trasportandosi dalle sponde dell'Jasarte e dell'Osso nelle deliziose province dell'Asia minore, fissandosi nella colta Grecia, hanno conservato tutta la rozzezza d'un popolo pastore e guerriero: i secondi frammezzo agli Arabi, Uzbecchi, Turcomanni, Curdi, Afgani, che a vicenda li hanno soggiogati ed opressi, non hanno perduto il gusto delle arti, l'amor delle lettere, l'inclinazione al commercio.
 
===[[Mohammad Reza Pahlavi]]===