Alfred Polgar: differenze tra le versioni

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'''Alfred Polgar''' (1873 – 1955), scrittore austriaco.
 
==''Piccole storie senza morale''==
*La perspicacia va lontano anche se nel colpire manca il bersaglio, e arriva dappertutto anche se il traguardo non è stato fissato. Il suo stemma araldico è un fascio di saette. La perspicacia è sicura di sé, e per questo così insopportabile. È di una estrema creatività, capace com'è di stabilire rapporti dove non ce ne sono affatto, di dimostrare tutto, anche il contrario di ciò che ha appena affermato, e di confondere con la sua dialettica persino le cose più palmari ed evidenti. La perspicacia difficilmente penetra i fenomeni, in compenso li intuisce scoprendoli da dietro; e lì rimane, volgendo lo sguardo al sedere del mondo (concezione del mondo). Di tutto dubita l'individuo perspicace fuorché della propria perspicacia. La grandezza non lo spaventa, perché è comunque relativa, e con la scintilla divina, ammesso che ce l'abbia, si accende il sigaro. (p. 123)
*Si è già parecchie volte dato il caso che carenze di talento siano state più che colmate dagli [[refuso|errori di stampa]], e spesso solamente i compositori riescono a donare al testo quell'ambigua e cangiante iridescenza che lo scrittore, con le sue sole forze, non ha saputo donargli.<br>Non lamentiamoci degli errori di stampa. Chi mai può sapere che cosa ci rende profondi. (p. 202)
*L'austriaco è tedesco quanto il suo Danubio è blu. Ma quest'ultimo, come tutti sanno, sebbene il walzer si ostini ad affermare il contrario, non è blu affatto. Forse lo è stato una volta... nell'idea. Però, dopo una lunga carriera come torrente, il Danubio ha un aspetto tale che sembra che tutti i pennelli con cui è stata dipinta di mille colori la campagna all'intorno, il buon Dio li abbia poi lavati nelle sue acque. (p. 258)
*Se un'altezza, una dignità – per dirla con Schiller – non allontanassero la confidenza, all'imputato piacerebbe moltissimo domandare ai signori che hanno la facoltà di giudicarlo se la sostanza della quale sono impastati sia forse l'amianto, e in particolare se là, nella zona che sta sotto la cintura, dove altri hanno il diavolo, essi hanno forse un'angioletto. (p. 313)